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N. 4.369 - ore 17:00 - Martedì 16 Dicembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | L’Onu, in Assemblea generale a New York, oggi, ha approvato la “Risoluzione sulle malattie non trasmissibili e sulla salute mentale”, in cui si riconosce la distinzione tra consumo e abuso di bevande alcoliche. Una distinzione importante, a cui già dopo la discussione di settembre 2025 avevano plaudito le organizzazioni di categoria del Belpaese, e su cui torna la Federvini, che plaude all’impegno sul tema del Governo italiano, sottolineando come “anche nei passaggi dedicati a possibili interventi in materia di pubblicità, accessibilità dei prodotti e fiscalità, il testo mantiene un approccio bilanciato, nel linguaggio e nei contenuti”. | |
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| | Senza dubbio, il debutto della Michelin nella “critica del vino”, con l’assegnazione dei “grappoli”, o meglio dei “Michelin Grapes” alle cantine (e non ai singoli vini, che resteranno, per ora, focus di “The Wine Advocate”, di cui pure la Michelin è proprietaria, e che, almeno nell’immediato futuro, continuerà il suo percorso attuale), con un giudizio da 1 a 3 “grappoli” (sulla scia delle “stelle” ai ristoranti e delle “chiavi” per gli hotel), come annunciato ad inizio dicembre, avrà un impatto significativo, vista la potenza comunicativa del gruppo e l’autorevolezza largamente (ma non in modo unanime, almeno tra gli addetti ai lavori, ndr) riconosciuta alla “Rossa”. Che dopo il core business storico dei ristoranti, di recente, ha lanciato anche la guida agli hotel, e dal 2026 lancerà, appunto, quella alle cantine di alcune prestigiose regioni, partendo, per ora, solo dalla Francia, e da Bordeaux e Borgogna. Ma se alcune cose sono già chiare (come il fatto, appunto, che saranno valutate le cantine, e non i singoli vini, secondo parametri ben definiti, dalla qualità dell’agronomia alla maestria in cantina, e la capacità di esprimere identità ed equilibro, ma anche qualità su tutta la produzione e nel corso delle annate, ovvero la consistenza, o ancora il fatto che gli “ispettori” saranno dipendenti Michelin, come avviene per ristoranti e hotel, ma non anonimi, e che saranno in parte alcuni degli attuali degustatori di “The Wine Advocate”, ma saranno anche altri professionisti selezionati nel settore, per esempio), altre, come è fisiologico in ogni nuovo progetto che comincia, hanno contorni molto più sfumati e meno definiti. Se, per esempio, la stessa Michelin ha annunciato che le prime selezioni enoiche riguarderanno territori come Bordeaux e Borgogna, è facile intuire che presto, in Francia, arriverà la Champagne, e che poi toccherà anche all’Italia, probabilmente, visto il blasone dei vini delle due regioni, partendo da Piemonte e Toscana (ma, stando ai soliti rumors, potrebbero anche arrivare Veneto o Sicilia, ndr). Sono gli aspetti più salienti che emergono dalle risposte della Michelin, alle domande che WineNews ha posto alla guida francese, ma anche alle indiscrezioni che abbiamo intercettato nel settore (in approfondimento). | |
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| | “L’artista ha una funzione essenziale, la sua maestria rimane indispensabile. Tuttavia tale maestria non sarà più solo dei grandi artisti famosi, sarà di tutti coloro che sapranno cimentarsi non solo nel produrre un’opera, ma nell’integrare la creazione nella convivenza sociale”. Parole di Michelangelo Pistoletto, un “gigante” dell’arte contemporanea, che sarà il presidente onorario - davvero d’eccezione - della giuria del “Vinitaly Design Award” (di cui fa parte anche WineNews, con il direttore Alessandro Regoli, ndr), dedicato all’eccellenza del packaging per vino, spirits, birra e olio. E che celebra l’edizione n. 30 (11 aprile al Teatro Ristori, a Verona, alla vigilia di Vinitaly 2026), ribadendo attraverso lo sguardo del grande artista sull’estetica del vino, il ruolo del design come linguaggio culturale e come forma di responsabilità verso il futuro. | |
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| | | Trovarsi con quasi il 10% di vino in più dello scorso anno in cantina, mentre il consumo, seppur lentamente, si contrae, non è propriamente l’ideale, per usare un eufemismo. Eppure è questo il quadro nelle aziende del Belpaese, come racconta l’aggiornamento al 30 novembre 2025, ovvero a vendemmia realmente finita, di “Cantina Italia”, redatto dall’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino pubblicati dal Ministero dell’Agricoltura, e secondo cui ci sono ben 53,4 milioni di ettolitri in giacenza, l’8,6% in più sulla stessa data del 2024, ben più di una vendemmia abbondante, ed a cui vanno aggiunti, peraltro, 9,5 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione, e 9,7 milioni di ettolitri di mosti. Al netto di questo dato, a suo modo preoccupante, per il resto poco cambia nella “geografia” degli stock di cantina: con il 60,7% dei vini detenuti al Nord, Veneto in testa, il 54,6% del vino detenuto a Dop, il 26,5% a Igp, con i vini varietali che costituiscono appena l’1,7% del totale, ed il 17,3% rappresentato da altri vini. Con le prime 20 Dop e Igp che (su un totale di 526) mettono insieme il 58,4% delle giacenze.Il Prosecco Doc, da solo, vale l’11,6% del vino Dop e Igp in cantina. | |
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| | | Fatturato superiore ai 213 milioni di euro (+0,32% sul precedente esercizio), un valore di conferimento ai soci di oltre 62 milioni di euro, un utile netto di 1,74 milioni di euro, un patrimonio netto di gruppo a 100 milioni di euro ed oltre 500 collaboratori: sono i numeri salienti del bilancio 2025 di Mezzacorona, gioiello della cooperazione trentina, guidato dal dg Francesco Giovannini e dal presidente Luca Rigotti. Che ha sottolineato come “nuovi scenari e nuove sfide sono all’orizzonte e dobbiamo raddoppiare gli sforzi perché il 2026 sarà un anno molto complesso” ... | |
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| | La “bella Arianna” che “con bianca mano versa la manna di Montepulciano” che “d’ogni vino è il re” sono tra i versi più belli del “Bacco in Toscana”, ditirambo buffonesco di elogio al vino toscano e importante fonte per la storia dell’enologia, scritto nel 1685 da Francesco Redi, scienziato, tra i più grandi biologi, naturalista, letterato e medico di corte dei Medici, al quale, nei 400 anni dalla nascita, la rinascimentale Montepulciano, patria del Vino Nobile che, ancora oggi, invecchia nelle cantine degli antichi palazzi tra le vie che portano a Piazza Grande, dedica nel 2026 un anno di eventi, svelati oggi dal Consorzio del Vino Nobile, a Milano, e con il clou in una grande mostra, dal 28 marzo al 30 giugno, nella Fortezza di Montepulciano (ed alla quale contribuirà con libri originali dell’autore anche la WineNews, ndr). | |
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| | | A WineNews le riflessioni del presidente di Ita - Italia Trade Agency (ex Ice), Matteo Zoppas. “È un sistema che bisogna conoscere e saper utilizzare, ma è fondamentale, così come lo è costruire rapporti e relazioni internazionali. Il riconoscimento Unesco alla Cucina Italiana apre un'autostrada mediatica per far crescere ancora di più l’agroalimentare. Che, fino ad oggi, ha tenuto, soprattutto per il food, mentre il vino sappiamo che soffre un po’ di più, soprattutto per i dazi Usa e per il cambio euro-dollaro che quasi li raddoppia, ma vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi”. | |
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