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N. 2.646 - ore 17:00 - Lunedì 29 Aprile 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Gli Stati Uniti, dove il mercato enoico vale 32 miliardi di dollari, poi la Cina (24 miliardi di dollari) e la Francia (14,4): sono i tre mercati più importanti del mondo per il giro d'affari del vino, secondo i dati relativi al 2018 messi in fila dal portale Statista.Com. Quinta piazza per l’Italia, con 9,7 miliardi di dollari, che si trova dietro anche all’Australia (10,3 miliardi di dollari). Nella “top 10” anche Uk (9,1 miliardi di dollari), Germania (7,9), Argentina (7,9), Canada (5,6) e Giappone (3,3). Con i primi 10 Paesi della lista che valgono da soli la metà di tutto il mercato del vino a livello mondiale, che per Iwsr supererà i 207 miliardi di dollari nel 2022. |
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Dopo gli assaggi delle scorse settimane, per i vini di Bordeaux, a loro modo “termometro” del mercato dei grandi vini a livello generale, ora l’attesa è tutta per il rilascio dei prezzi ex-chateaux. Tra i 5 premier cru (Lafite, Latour, Margaux, Haut-Brion e Mouton Rothschild), ancora, nessuno si è pronunciato, ed a “fare prezzo”, tra i nomi più importanti, per ora è stato solo Angelus, fissando il prezzo a bottiglia a 252 euro per la vendemmia 2018, l’8,7% in meno del 2017. E questo, secondo molti wine merchant, è un buon segnale per una campagna dei prezzi en primeur che molti, sperano, sia a ribasso rispetto al recente passato, per ridare slancio ad uno dei territori più importanti del vino mondiale che, al di là dei grandissimi nomi di assoluta eccellenza, in un’annata particolarmente florida come la 2016 è arrivata a produrre 770 milioni di bottiglie. Ma, intanto, qualche indicazione è già possibile trarla, almeno secondo il sondaggio post en primeur 2018 del Liv-Ex, che annovera tra i suoi membri 430 dei più grandi venditori e compratori di fine wine. Secondo cui, a livello qualitativo, i 10 vini migliori della vendemmia 2018 sono Lafite Rothschild, Cheval Blanc, Vieux Chateau Certan, Petrus, Lafleur, Mouton Rothschild, Pichon Lalande, Calon Segur, Margaux, e, a pari merito, Ausone e Haut Brion. Tutti grandi nomi del bordolese, ma ci sono anche vini dai prezzi più accessibili su cui scommettere. I “value wines” come li definisce il Liv-Ex, considerati quelli per cui ci si aspettano prezzi di rilascio sotto i 700 euro a cassa, che sono, nell’ordine, Branaire Ducru, Capbern, Rauzan Segla, Domaine Chevalier, Beychevelle, Labegorce, Beau Sejour Becot, Dame Montrose, Quinault l’Enlclos e Lafon Rochet. Tutte espressioni di un’annata che, secondo i membri del Liv-Ex, “vale” 95,5 punti su 100, di pochissimo dietro ad altre grandi annate recenti come la 2010 e la 2009 (96 punti) e la 2016 (95,9). Ma forse l’indicazione più interessante è per l’attesa sui livelli di domanda per la campagna 2018, con la grande maggioranza (69,3%), che si aspetta una crescita sul 2017, ed il 22,6% che prevede stabilità. Molto, ovviamente, dipende dal prezzo. Prezzo che, in generale, al di là dei desideri di ribasso, la maggior parte dei wine merchant si aspetta in crescita del 15,6% sul 2017, ma in calo del -4,8% sulla campagna 2016. |
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A Tuttofood, a Milano, dal 6 al 9 maggio, debutterà anche lo spazio dedicato al vino, un salone nel salone, ovvero “Tuttowine”, grazie alla partnership tra Fiera Milano e Unione Italiana Vini (Uiv), con eventi business to business in fiera, intorno all’“Enoteca di Tuttowine”, con incontri business con le cantine espositrici (nomi che vanno da Frescobaldi a Ruffino, da Schenk a Zonin, da Cavit a Mezzacorona, da Marchesi di Barolo a Mandrarossa, da Torrevento a Cantina La Vis, da Caviro a Terre Cevico ...), masterclass su alcuni dei più importanti vini italiani, dal Barolo ai grandi rossi di Toscana, passando per “mondo” Prosecco e non solo, focus sulle evoluzioni di mercato e tanti eventi dedicati al nettare di Bacco anche nel fuori salone, per raccontare, ancora una volta, ad operatori ed appassionati, la ricchezza e la varietà del vino italiano. |
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Cibo e bevande pesano sempre più nel carrello della spesa degli italiani, che scelgono sempre più prodotti freschi confezionati e di fascia più alta. Con il mangiare ed il cucinare che diventano sempre più anche elementi sociali e di “lifestyle”. Tendenze che saranno al centro di “Tuttofood”, la kermesse “business to business” firmata da Fiera Milano, di scena dal 6 al 9 maggio a Milano. E se tanta attenzione sarà data all’export che, per il made in Italy, sembra partito bene nel 2019 (+6,6% nei primi due mesi sul 2018, secondo l’Istat), il focus sarà anche sul mercato interno, dove, secondo i dati Iri, nei primi 2 mesi dell’anno, almeno nella distribuzione moderna, le vendite in volume sono sostanzialmente stabili sul 2018, ma con valori a +2,5%, sfiorando i 7 miliardi di euro. Tutti temi che saranno sviscerati ed approfonditi a Tuttofood, tra conferenze (con tanto spazio alla tracciabilità della filiera anche attraverso il digitale e la blockchain), seminari, focus su mercati e tendenze (dal vegano al “free from”, dall’halal al biologico), spazi come la “Evolution Plaza”, dedicata al futuro “4.0”, e la “Retail Plaza”, con particolare attenzione al tema della “Retail & Shopper Revolution”, e non mancheranno showcooking di chef stellati come Andrea Aprea ed Antonino Cannavacciuolo, per citarne alcuni. |
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L’Italia del vino conquista l’“Europea Wine Championship” in Lussemburgo: nel Campionato Europeo della Vite e del Vino, oro per Giacomo Saltori e bronzo a Mirco Pedegani, in un contest che ha visto in gara oltre 64 studenti di 32 Scuole di Enologia di 14 Paesi. I due futuri enotecnici, entrambi studenti della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, hanno sfidato gli avversari in prove sulle conoscenze tecniche, dall’enologia alla viticoltura, dalla potatura alle malattie della vite, dalla microbiologia alla degustazione. Anche questa è cultura del vino.
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Gli chef stellati Carlo Cracco, Moreno Cedroni, Cristina Bowerman, Simone Padoan e Niko Romito, il critico d’arte Philippe Daverio: sono solo alcuni dei protagonisti dei festeggiamenti per i primi 50 anni della Denominazione Conegliano Valdobbiadene. Che prendono via il 7 maggio, e andranno avanti per tutto il territorio culla del Prosecco, il re delle bollicine italiane, fino al 29 maggio, tra Cucina d’Autore, con protagonisti gli chef che con i loro piatti valorizzeranno al meglio la tradizione enogastronomica del territorio, dialoghi artistici, tra il critico Philippe Daverio e lo scrittore Gian Mario Villalta, mostre fotografiche, come “Radici nel futuro”, vero racconto per immagini della storia e della cultura del Prosecco Superiore, e ovviamente degustazioni e visite in cantina. |
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L’idea in partnership con il social n. 1 della musica, Spotify, con le playlist abbinate a 6 “mood” che partono inquadrando l’etichetta con lo smartphone. Per conquistare i Millennial. Sognare, cantare, ballare, innamorare, eccitare e viaggiare: sei categorie emozionali associate al Lambrusco, per cui il big della musica ha selezionato canzoni ad hoc, da ascoltare concedendosi un calice. |
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