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N. 4.192 - ore 17:00 - Sabato 5 Aprile 2025 - Speciale Vinitaly - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | “Non possiamo prevedere cosa succederà con i dazi, ma continueremo a sostenere il grande vino italiano che non ha sostituti negli States e che deve stare sulle tavole degli americani. Le tariffe dividono, il vino unisce”. C’è un “sentiment” di speranza e di fiducia nelle parole di “Wine Spectator”, del direttore esecutivo Jeffery Lindenmuth e dei senior editor Alison Napjus e Bruce Sanderson, da OperaWine 2025, unico evento del magazine Usa fuori dall’America, con Veronafiere, ed il tasting delle 131 cantine italiane portabandiera negli States, oggi a Verona, come prologo di Vinitaly 2025, con i Ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e della Giustizia Carlo Nordio. | |
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| | Per fare business, incontrando 30.000 tra buyer e operatori da 140 Paesi, mercati consolidati e “nuovi” ma strategici, con i quali dialogare è più che mai decisivo, dopo i dazi Usa. Perché è il più “grande walk around tasting” del vino italiano, con vero e proprio “ritorno” alle degustazioni, dalle denominazioni famose ai vitigni autoctoni meno noti, con tanti abbinamenti con il cibo, che tutti organizzano, dalle cantine (4.000 quelle presenti) ai territori, per i quali il vino è il “medium” per farsi conoscere e raccontarsi al mondo, per i legami che ha con la storia, la natura, la cultura e le comunità, e per l’enoturismo, protagonista del nuovo format di Veronafiere “Vinitaly Tourism” (9 aprile). E perché, in uno scenario geopolitico in cui le guerre commerciali hanno preso il sopravvento, e di consumi in calo, vi si affrontano le questioni di maggiore attualità ed i trend del futuro, dall’export ed i dazi (nell’Open Ceremony, domani, e con Federvini, il 7 aprile, tra i diversi convegni) al mercato interno e la gdo (con Circana e i leader del settore, il 7 aprile), dal ruolo delle denominazioni a quello della ristorazione (con Altagamma, il 7 aprile), dalla formazione delle imprese all’educazione dei consumatori, dai vini “NoLo” (con l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, l’8 aprile, e che entrano per la prima volta in fiera) al delicato rapporto tra vino e salute, dai “Raw Wine”, i vini “naturali” sempre più amati, così come la mixology, all’Ai, confrontandosi “vis a vis” con la politica, presente in massa in fiera, come sempre. E chissà se torna la Premier Giorgia Meloni, ma di certo ci saranno, domani, i Ministri Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento), Alessandro Giuli (Cultura) ed Adolfo Urso (Imprese e del Made in Italy), insieme al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che, con “The Reason Wine” racconta le ragioni del successo del vino italiano, e, soprattutto, accoglie i Commissari Ue all’Agricoltura Christophe Hansen, che ha da poco lanciato il “Pacchetto Vino” Ue, e alla Salute Olivér Várhely (7 aprile), ma anche la vice presidente del Parlamento Ue Antonella Sberna. Ecco perché Vinitaly 2025 a Verona (6-9 aprile), si conferma l’evento di riferimento del vino italiano, irrinunciabile per chi si occupa di vino (e che WineNews racconterà “day by day”, ospite delle Marche, l’unica regione “al plurale” d’Italia). | |
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| | In un mondo agitato da una grande incertezza geopolitica e dall’accendersi di guerre commerciali, contrassegnato da comportamenti sociali soggetti a rapidi cambiamenti innescati dai social media, scrive Gianni Moriani, storico della cucina e del paesaggio agrario, che ha insegnato alle Università Cattolica di Roma e Ca’ Foscari di Venezia, dove ha ideato il Master in Cultura del Cibo e del Vino (in un articolo a sua firma su WineNews), si accumulano sulla produzione e i consumi di vino non pochi interrogativi. La vera sfida nel prossimo futuro è legata alle decisioni di Trump sui dazi, alla ripartenza dei consumi interni (nel fuori casa e in Gdo), su cui pesano gli eccessivi ricarichi nei ristoranti e le scelte dei consumatori, in primis dei giovani, che bevono meno e preferiscono fluttuare tra prodotti alternativi piuttosto che affezionarsi a una sola bevanda. | |
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| | | Ville palladiane e ristoranti stellati, cantine storiche e locali cool: ogni anno i grandi brand del vino “investono” per scovare le location più esclusive in cui mettere in scena l’altra “anima” del Vinitaly, quella delle cene. Una dimensione che si muove tra business e glamour, in cui il tempo frenetico del giorno lascia il passo, la sera, a quello lento e conviviale di mise en place raffinate e abbinamenti ad hoc. Perché la tavola continua ad essere il luogo deputato a intessere alleanze e coltivare rapporti. Ed è insieme al cibo che le bottiglie si bevono e si “sentono” davvero, non tra gli stand affollati. Anche quest’anno WineNews sarà presente agli eventi più esclusivi - da Heres a Moser Trento, da Castello di Montepò a Masottina, dal Consorzio Chianti a Guido Berlucchi, da Caparzo-Altesino alla Regione Sicilia, dalla Regione Campania al Vinitaly Design Award, da Fazio al Collio, da Tenuta di Biserno a Grandi Cru d’Italia, da Pasqua a Bertani, da Villa Sandi a Mack & Schuhle, da Confcooperative a Gruppo Caviro, da Villa Bucci a Zenato, da Fish & Wine Puglia a Giovanna Tantini, da Gaetano Marzotto a Allegrini, da Valdo a Marilisa Allegrini, da Serena Wines 1881 a Firriato, da Cantina Valpolicella Negrar a Masi, da Benvenuti in Puglia a Gino Fasoli - per raccontare, come sempre, anche il dietro le quinte di Vinitaly. | |
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| | | Entra nel vivo “Vinitaly and the City”, l’anima pop del salone del vino, oggi e domani a Verona (orario 15-23). Il Consorzio Tutela Doc delle Venezie “presidia” la Loggia di Fra’ Giocondo, mentre nella Loggia Antica ci sono i nuovi trend della miscelazione. Nel Cortile Mercato Vecchio le proposte di Regione Calabria e Regione Sardegna, e al Cortile del Tribunale le etichette dalla “Guida Vini d’Italia 2025” del Gambero Rosso e i vini della Regione Campania. La Lounge Affreschi ospita la Sicilia, mentre sulla Torre dei Lamberti svetta il Consorzio Tutela Lugana Doc. | |
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| | Dalle vecchie annate, con i vini-icona del Comitato Historical SuperTuscans e il Brunello di Montalcino 2010-2020 (6 aprile), o con gli Amarone 2015 delle Famiglie Storiche (8 aprile); “I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia” della guida del “Corriere della Sera” e “Le Eccellenze Italiane” per Coldiretti (6 aprile); la storia del Franciacorta con Berlucchi (7 aprile) e del Trentodoc con Ferrari (8 aprile), e la prima volta degli spumanti del Consorzio Vino Toscana (7 aprile); i “Multi-vintage blends: passato e futuro del vino” di grandi produttori con Pasqua, e il “Vino del Domani” secondo le griffe di Italian Signature Wines Academy - Iswa (7 aprile), ma anche “I diversamente autoctoni” con Luciano Ferraro, vice direttore “Corriere della Sera” e Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi (8 aprile), sono solo alcune delle mille degustazioni di Vinitaly 2025. | |
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| | | A WineNews, Roberta Garibaldi, autrice del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico in Italia” e presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico: “l’interesse degli italiani per i luoghi di produzione e le visite fatte in passato salgono e gli italiani che hanno visitato una cantina negli ultimi tre anni erano al 32%, contro l’attuale 40%. I numeri crescono ed enoturismo porta anche vendita diretta e marginalità più alte. Ci sono realtà in cui tutto questo pesa molto sul bilancio: anche in luoghi inaspettati” | |
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