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N. 3.540 - ore 17:00 - Giovedì 3 Novembre 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Borghi incontaminati, paesaggi naturali mozzafiato, cascate, fiumi e castelli storici fanno dell’Abruzzo, diviso tra il Mar Adriatico e il Gran Sasso, destinazione perfetta per gli slow travel, dove il legame sostenibile con la cultura, le persone, la gastronomia e la musica è ancora fortissimo, una meta sempre più ambita dagli appassionati di vino di tutto il mondo, che qui trovano vere e proprie gemme enoiche, nascoste nei 36.000 ettari di vigneti che crescono tra le montagne e il mare. Ecco perché è stata scelta come “Wine Enthusiast‘s Region of the Year” 2022, superando la concorrenza di Marlborough, Southern Oregon/Rogue Valley, Uco Valley e SLO Coast. |
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Nel 2022, nonostante le ondate di calore che hanno investito molte Regioni del mondo, il volume complessivo di vino prodotto globalmente dovrebbe attestarsi sugli stessi livelli del 2021, traducendosi nella quarta vendemmia consecutiva leggermente al di sotto della media produttiva degli ultimi 20 anni. Non in Europa, dove, come confermano le stime Oiv (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), pubblicate dal “World Wine Production Outlook” 2022, i volumi di vino prodotti sono, invece, in linea con la media, grazie alle performance positive di Italia, Francia e Germania, che hanno bilanciato i cali di Spagna e Grecia, dove il caldo ha colpito in maniera particolarmente importante. Leggermente sotto il livello del 2021 la produzione in Usa, mentre dopo gli ottimi risultati dello scorso anno l’Emisfero Sud torna a livelli medi, con la sola eccezione della Nuova Zelanda, che ha invece segnato il suo nuovo record produttivo. In numeri, le stime produttive dell’Oiv - Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino sulla campagna 2022, basate sui dati dei 29 principali Paesi produttori (che valgono il 91% della produzione di vino nel mondo, in attesa dei numeri di Cina e Russia), parlano di una produzione (esclusi succhi e mosti) compresa tra i 257,5 ed i 262,3 milioni di ettolitri, per una stima media di 259,9 milioni di ettolitri. Di questi, 157 milioni di ettolitri sono prodotti dai Paesi dell’Unione Europea, che segnano quindi una crescita del 2% sul 2021. L’Italia si conferma primo produttore mondiale, con 50,3 milioni di ettolitri di vino prodotto nel 2022 (in linea con la campagna precedente), che sommati ai 44,2 milioni di ettolitri della Francia (+17% sul 2021) rappresentano il 60% della produzione Ue e il 36% della produzione mondiale. Alla Spagna la palma di terzo produttore al mondo, con una stima di 33 milioni di ettolitri, in calo de 6% sul 2021. Spostandoci nell’Emisfero Sud, la produzione si attesta sui 55 milioni di ettolitri, in linea con la media degli ultimi 5 anni, ma in calo del 7% sul 2021, pari al 21% del vino prodotto globalmente. Il calo produttivo non risparmia nessuno dei Paesi del Sud America, a partire dal Cile, primo produttore del Continente con 12,4 milioni di ettolitri, il 7% in meno del 2021 (continua in approfondimento). |
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Il Merano Wine Festival n. 31 firmato da “The Wine Hunter” Helmuth Köcher, di scena dal 4 all’8 novembre, è ancora oggi il salotto buono del vino italiano, che negli anni si è evoluto costantemente, diventando una piccola fiera con convegni, masterclass ed una parte business to business. Ma anche tante novità, come la premiazione dei “Platinum Award”, nella cerimonia di apertura, con ospite d’eccezione Gerry Scotti, e il cortometraggio di Carlo Guttadauro che narra le origini della manifestazione di Merano. Qualche numero: 6.500 gli enoappassionati e addetti ai lavori attesi, oltre 700 produttori, più di 330 etichette nella The WineHunter Area, con tante cantine top del Belpaese, oltre 50 eventi tra 16 materclass, 1 summit, 7 talks, 2 presentazioni di libri e 18 chef autori di shoow cooking e special dinner. |
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La raffigurazione di San Gimignano, con le sue torri e la sua Vernaccia, quella del Chianti, che poi diventerà il Chianti Classico, con il suo Gallo Nero, e ancora quella del Valdarno di Sopra, e quella di Cortona e Montepulciano, oggi terra di grandi Syrah la prima e di Vino Nobile la seconda, ma già nel Cinquecento celebri per la qualità dei loro vini. Storie raccontate da documenti e poesie, e dipinte in uno dei luoghi più belli di Firenze, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, “riempito di vino” con tante opere, a firma soprattutto di quel maestro e letterato che fu il Vasari, testimonianze storiche e immortali del legame tra Firenze, la Toscana, il vino ed i suoi territori. Ed ora, a raccontarle al mondo, arriva anche una pubblicazione unica nel suo genere, “Storie del Vino in Palazzo Vecchio”, volume curato dai Musei Civici Fiorentini e da Mus.E, realizzato con il sostegno di “Business Strategies”, studio specializzato nella internazionalizzazione delle imprese guidato da Silvana Ballotta, firmato da Elisabetta Stumpo e Valentina Zucchi, con i contributi di storici come Massimo Montanari e Zeffiro Ciuffoletti. Un volume (presentato, nei giorni scorsi, in Palazzo Vecchio, a Firenze), per raccontare il vino con gli occhi di Vasari, di Cosimo III dei Medici, di Bettino Ricasoli (continua in approfondimento). |
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“Il primo impegno del Ministero è riportare l’agricoltura al centro del dibattito e, bene o male, partendo anche dal nome del Ministero. La sovranità alimentare è importante e fondamentale”. Così il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, da Fieracavalli n. 124, a Verona. “Il diritto a mangiare bene è per noi prioritario, come dimostra l’atteggiamento che abbiamo tenuto anche in Europa in difesa e a tutela dei prodotti agricoli, in particolare del vino”. |
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Dopo la nomina di 31 sottosegretari e 8 viceministri, la squadra del Governo presieduto da Giorgia Meloni è finalmente al completo, e da ieri, giorno del giuramento, i lavori entreranno nel vivo. Al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare la scelta dei due sottosegretari è caduta sul senatore Giacomo La Pietra, imprenditore e geometra, già membro permanente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, e Luigi D’Eramo, aquilano, nella scorsa legislatura membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Da segnalare la nomina di Vittorio Sgarbi a Sottosegretario alla Cultura, che accogliamo positivamente, perché oltre ad essere un critico d’arte ed un intellettuale universalmente apprezzato, ha sempre dimostrato grande sensibilità verso tematiche importanti come la tutela dei borghi ed il vino. |
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A Castagneto Carducci (Bolgheri), la cantina-museo di Michele Scienza e Annalisa Motta. Un progetto culturale, raccontato dal professor Attilio Scienza. Un percorso nella storia del vino, dall'antichità ad oggi, con pezzi unici ed originali; una parte didattica sulla filiera del vino; una delle più ricche biblioteche sul vino; un vigneto sperimentale che è una delle più complete collezioni ampelografiche viventi, con vitigni da tutto il mondo. Per raccontare il vino in modo immersivo, a tutti. |
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