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N. 4.037 - ore 17:00 - Venerdì 30 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Vespe calate con un drone per combattere i parassiti che colpiscono i vigneti. Succede in Sudafrica, nella tenuta vinicola di Vergelegen a Somerset West, nella provincia di Capo Occidentale. L’obiettivo è contrastare in maniera naturale le cocciniglie delle viti, principali responsabili del virus dell’accartocciamento fogliare. La cantina ha stretto una collaborazione con l’impresa locale SkyBugs e l’azienda agritech Aerobotics: la prima fornisce gli insetti predatori, la seconda mette a disposizione i droni. Le vespe vengono inserite all’interno del mezzo aereo che, sorvolando i vigneti ad un’altezza di 30 metri, le rilascia nelle zone necessarie. | |
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| | Al giro di boa del 2024, il vino italiano veleggia ancora con una stiva piena di dati positivi, verso i mercati dei Paesi Extra Ue. Ma il vento in poppa si sta affievolendo, con la velocità di crociera che, soprattutto nel mese di giugno, è notevolmente diminuita. Secondo i dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv) e Vinitaly, infatti, “l’export del primo semestre nei Paesi Terzi si mantiene in terreno positivo per il vino italiano. Con quasi 4,7 milioni di ettolitri esportati tra gennaio e giugno e un consuntivo dei sei mesi a 2,1 miliardi di euro, con l’extra-Ue che si conferma, così, la piazza-locomotiva del mercato, a fronte di una domanda comunitaria sin qui sensibilmente più fredda”. Ma, “come previsto dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato gli ultimi dati export ufficiali relativi ai 12 Paesi top della domanda” (e come già evidenziato dai dati Istat sui primi 5 mesi a livello globale analizzati da WineNews, ndr) si assiste a un progressivo rallentamento, “reso ancora più evidente da un ultimo mese molto negativo (-10% in volume e -7% in valore la variazione tendenziale per sparkling e imbottigliati fermi e frizzanti, con un -13,5% nelle quantità per questi ultimi)”, spiega l’Osservatorio. Rispetto ai primi 5 mesi 2024, il totale volume del semestre è passato da +10% di maggio a +6,3% di metà anno, mentre a valore il dato passa da +7,3% a +4,7%. Tutti i 12 Paesi top della domanda extra-Ue - a eccezione di Sud-Corea, Messico e Australia - registrano nell’ultimo mese un arretramento degli ordini di vini in bottiglia fermi e frizzanti tricolori, che chiudono così il semestre dimezzando la crescita volumica registrata appena 30 giorni prima (+4,4% contro +8,5%), con i valori che da +6% scendono a +3,5%. In contrazione, ma meno marcato, il trend sin qui molto positivo degli spumanti, i cui volumi esportati passano da +18% a +14,5%, con i valori da +12,3% a +9,3%. Il prezzo medio complessivo del semestre si attesta su un tendenziale di -1,5%. “Oltre ai prevedibili acquisti in picchiata di Russia (-25%) e Giappone (-10%) - che avevano registrato un cospicuo anticipo degli ordini nel primo quadrimestre - a giugno, hanno fatto male in particolare Regno Unito (-15%), Svizzera (-12%), Canada (-18%) e Cina (-12,5%). Segnali di stanchezza anche dagli Usa (-4,8%, con +1% a valore). | |
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| | Se per i dazi introdotti dall’Ue alle auto elettriche cinesi, Pechino ha risposto minacciando di metterli sui formaggi europei, ora, come temuto da tempo, nel mirino finisce anche il mondo del beverage. Non il vino direttamente, per ora. Ma le acqueviti di vino e di vinaccia made in Ue, che fanno alzare il livello di allerta per un possibile allargamento ad altri prodotti. Come spiega la Federvini, che richiama tutti “alla massima prudenza e auspica che la Commissione Europea scongiuri un’escalation”. “Il Ministero del Commercio cinese ha reso pubblica la determinazione preliminare come esito dell’indagine antidumping relativa alle acquaviti di vino e di vinaccia dell’Unione Europea. Resta aperto uno spiraglio di speranza, annunciando che, per il momento, i dazi non saranno attivati, mentre l’indagine resta in corso”, spiega una nota. | |
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| | | Vino, cultura e paesaggio, in una parola la “bellezza italiana”, si celebrano a “Bolgheri DiVino”, dove si rinnova il rito dei produttori del Consorzio Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc di riunirsi per presentare le nuove annate nella “Cena dei mille” nel Viale dei Cipressi del Carducci (il 4 settembre, riservatissima, ma le cantine ospitano anche mostre d’arte come “Terre Rare” a Caccia Al Piano). Intanto, ha debuttato “Vinitaly and the City - Calabria in wine”, il fuori-fiera di Vinitaly per wine lovers, per la prima volta fuori-Verona al Parco Archeologico di Sibari (da oggi al 1 settembre). Ma, nell’agenda WineNews, si va da “Cinema in Cantina” nelle aziende del Consorzio Prosecco Doc (fino al 1 settembre), a “PalazzoIrreale”, nuovo progetto d’arte di Bosca a Canelli (5 settembre-8 dicembre). È un appuntamento storico “Expo Chianti Classico” dei Viticoltori di Greve in Chianti (5-8 settembre), mentre i locali dell’Associazione Hostaria Verona ospitano “Soave Divino Aperitivo” promosso dal Consorzio (6 settembre), aspettando il nuovo “Appuntamento Soave” dedicato alle sue migliori espressioni, sempre nella città scaligera (9 settembre). Ma anche, “La Vigna Eccellente” del Marzemino ad Isera (6-8 settembre) e la “Douja d’Or” ad Asti con il primo “Barbera d’Asti Wine Festival” (6-15 settembre). | |
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| | | Il momento della vendemmia, vitale per una cantina, può essere anche una festa, un rito speciale, un’occasione, tra socialità e comunicazione, per divulgare la “magia” di questo mondo ed aprire le porte a curiosi ed appassionati, ma anche alle generazioni del futuro. Negli anni sono aumentate le vendemmie a “tema” che stanno riscuotendo un grande interesse. Come la “Vendemmia dei Bambini”, che, quest’anno, sarà di scena il 1 settembre, nella cantina Ca’ di Rajo di San Polo di Piave, terra di Prosecco, di proprietà della famiglia Cecchetto. | |
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| | Sbirciando nel carrello della spesa dei più giovani, se il 63% degli studenti si dice attento alla riduzione degli sprechi alimentari, l’83% afferma di fare più affidamento su sconti e promozioni nel fare la spesa. Sono i numeri analizzati da Too Good To Go e dalla Carta d’Identità Internazionale degli Studenti che, in occasione del rientro a scuola e università, hanno condotto un’indagine sulle difficoltà economiche legate all’impatto ambientale e al costo della spesa. In particolare, i fuorisede sono quelli più sensibili al tema, dovendo fare i conti in prima persona con un budget dedicato al cibo spesso limitato e le conseguenze degli sprechi e delle eccedenze in frigo e in dispensa. Quasi la metà degli intervistati (47%) dichiara che avrebbe bisogno di almeno 100 euro in più al mese per poter mangiare correttamente e in modo più sano. | |
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| | | “Ci sono persone che non hanno accesso al cibo per questioni economiche, ma il fenomeno preoccupante è l’impoverimento alimentare. È diverso: vuol dire che si mangia male anche se si ha buoni redditi”. A dirlo, a WineNews, è Ilaria Pertot, professoressa, figura di riferimento internazionale nella ricerca agroalimentare ed autrice, con Andrea Segrè, del libro (in uscita in questi giorni) “La spesa nel carrello degli altri. L'Italia e l'impoverimento alimentare”. Le cause? “La scarsa educazione alimentare, la pubblicità aggressiva e le dipendenze. Serve una riflessione”. | |
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