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N. 3.579 - ore 17:00 - Venerdì 30 Dicembre 2022 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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L’altoatesina Cantina Tramin, tra i riferimenti del territorio, la lombarda Ca’ del Bosco, una delle stelle della Franciacorta, e le toscane Castello di Fonterutoli (Mazzei), che racconta un pezzo di storia del Chianti Classico, e Fattoria di Petrolo, bandiera della denominazione del Valdarno di Sopra: sono le quattro cantine premiate, per almeno uno dei loro vini, dalle 8 guide a “copertura nazionale”, edizione 2023, selezionate da WineNews, nel consueto confronto di fine anno, offerto dalle pubblicazioni di genere più importanti d’Italia (Gambero Rosso, Veronelli, Bibenda, Doctor Wine, Ais, Slow Wine, Vinibuoni d’Italia e “Corriere della Sera”). |
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Come ormai accade da anni, nessun singolo vino riesce a metterle d’accordo tutte le guide dedicate all’Italia enoica, guardando alle più autorevoli, storiche, seguite e diffuse voci della critica italiana, che valutano i vini con criteri più o meno omogenei, almeno sotto il profilo organolettico. Discorso diverso, invece, se si guarda alle cantine premiate, per almeno uno dei loro vini, con i massimi riconoscimenti delle varie pubblicazioni. Strada che, nel nostro storico “incrocio” di fine anno, abbiamo scelto di seguire, per cercare di raccontare uno zoccolo duro di produttori di qualità, su cui convergano la maggior parte delle guide a copertura nazionale (vedi News) da cui abbiamo escluso non per minore valore, gli assaggi di Luca Maroni, che segue per sua scelta il peculiare concetto del “vino-frutto”, e che oltretutto per pubblicare il suo “Annuario dei Vini Italiani”, come da lui stesso annunciato, dovrà aspettare la metà di gennaio 2023. E, gioco forza, quelli della guida de “L’Espresso”, in attesa di conoscere la sua nuova formula dopo il passaggio di proprietà sotto l’egida di Bfc Media. Il risultato, ancora una volta evidenzia, oltre ai diversissimi criteri di valutazione adottati dalle varie guide, anche una strategia delle cantine italiane che, rispetto al passato, non destinano i loro campioni proprio a tutti. E privilegiando sempre di più, come il mercato impone, la critica straniera. Perchè, come è lecito, guardando ad un platea di appassionati al vino sempre più amplia ed eterogenea, e che ha molti più strumenti di prima per informarsi ed orientarsi, sono le cantine stesse, sempre più a, decidere con chi dialogare, ed a chi far assaggiare e recensire i loro vini. E non per forza solo le guide, selezionando quali, tra le tante possibili. Ma puntando, magari, su realtà presenti esclusivamente su web e social, o su questa o quella testata. Con i produttori stessi che, dunque, in qualche modo decidono il futuro della critica, determinando, con le loro scelte, il “peso”, ed il futuro, di chi si occupa di recensioni e giudizi. Tante, però, le cantine premiate da 7 guide su 8 (in approfondimento), così come alcuni singoli vini, firmati da realtà come Speri, Donnafugata, Nicolucci, Agricole Vallone, Tenuta San Guido, Castellare di Castellina, Poggio di Sotto, Il Marroneto e Marisa Cuomo. |
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Il Capodanno di WineNews ha un menù speciale, che fa sognare a tavola e va oltre i piatti - pensati in esclusiva per la Cena di San Silvestro - in segno di buon auspicio per l’Italia che guarda al futuro grazie ai giovani. A firmarlo, è la nuova “stella” dell’universo di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia: Michele Cobuzzi, chef under 35 del Ristorante Anima di Milano, che ha conquistato la prima Stella Michelin. Ostrica rosa del Delta, pere e miso, Gambero viola, frutto della passione e nocciola e Chiocciole in cocotte al lime, patata soffice e prezzemolo per antipasti, Risotto agli agrumi, seppia alla brace e il suo nero, fingerlime e cime di rapa come primo, Triglia di scoglio in crosta di pane come secondo, e Semifreddo alla mandorla, yuzu e mosto cotto come dessert, ma anche Cotechino e lenticchie a mezzanotte insieme al brindisi. |
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Che siano gli ultimi calici al 2022 che si chiude, o i primi al 2023 che parte, i brindisi, a cavallo tra la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo, “chiamano” le grandi bollicine d’Italia e del mondo. E se l’allure del prestigio dello Champagne non è in discussione, il Belpaese è protagonista anche con le sue bollicine ha conquistato il mondo, tra Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg e Prosecco Doc, tra Asti e Alta Langa, tra Franciacorta e Trentodoc, Oltrepò Pavese e non solo. E se ancora vi chiedete cosa stappare, i consigli li abbiamo affidati ai quasi 50.000 follower del nostro profilo Instagram @WineNewsIt, selezionando, in maniera matematica, quelli con più “like” tra i tanti recensiti sulle nostre newsletter di degustazione, “I Vini di WineNews”, settimanale, e “I Quaderni di WineNews”, mensile con monografie sui territori più importanti del vino italiano. Con una sezione di 12 etichette, idealmente una dedicata ad ogni mese dell’anno. Il più gettonato è l’Alta Langa Pas Dosé Blanc de Blancs 2016 di Giuseppe Contratto. Poi tanti Champagne, con brand da Louis Roederer ad Encry, da Ayala a Diebolt-Vallois, a Pol Roger. E poi, ancora tra Italia e Francia, bollicine firmata da Marcalberto, Pisoni, Roger Coulon, Bortolomiol, Rotari e Maso Martis (le etichette su WineNews). |
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Il mondo del vino italiano ed il territorio del Brunello di Montalcino salutano una grande donna, la vera “Signora del Brunello”, persona dal grandissimo spessore culturale, ed imprenditrice visionaria e moderna, che, alla guida della storica Fattoria dei Barbi, ha sempre lavorato in maniera generosa, aperta e pionieristica per la costruzione e la comunicazione del territorio: si è spenta questa notte, a 91 anni, Francesca Colombini Cinelli, che ha fattivamente e concretamente contribuito al successo di Montalcino (in approfondimento il ricordo del direttore di WineNews, Alessandro Regoli). |
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La Giralda, la Cattedrale, per secoli il più grande monumento della Cristianità, i Reales Alcázares, e tanti altri monumenti che fanno di Siviglia, la capitale dell’Andalusia, una delle città più importanti al mondo, “gemella” in Spagna di Napoli, con cui è protagonista del “Calendario Di Meo 2023”, promosso e realizzato dall’Associazione Culturale “Di Meo vini ad arte”, presieduta da Generoso Di Meo, produttore di vino da anni impegnato nell’indagare i legami profondi tra Napoli, la sua città, e le maggiori metropoli europee. A ralizzarlo Massimo Listri, maestro della fotografia d’architettura e d’ambienti: dodici scatti che spalancano lo sguardo su altrettante bellezze monumentali della città, dal Museo de Bellas Artes al Teatro Lope de Vega, da la Casa de Pilatos al Palacio de Marqués de la Motilla, da l’Hospital de los Venerables al Palacio Bucarelli e non solo. |
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“Il vino è come un film o un programma tv: se va spiegato troppo vuol dire che non funziona. Alcol e salute? Non serve vietare, bisogna educare, e usare il buon senso. Che va d’accordo con il buon vino”. Tra una battuta, una riflessione, un brindisi ed un “cameo” dello storico “Passaparola” in salsa enoica, e racconti di vita. “Mi sono dedicato al vino ad oltre 60 anni, perchè i ricordi più belli che ho della mia infanzia sono legati a quando aiutavo i miei nonni in vendemmia, e mi sono rimasti dentro” |
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