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N. 3.302 - ore 17:00 - Mercoledì 1 Dicembre 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Cambio al vertice editoriale per “Robert Parker Wine Advocate”, la più prestigiosa ed autorevole pubblicazione di critica enologica del mondo (di proprietà del Gruppo Michelin, ndr), Joe Czerwinski è stato nominato Editor-in-Chief al posto della Master of Wine Lisa Perrotti-Brown MW, che ha guidato la pubblicazione per otto anni. Mentre William Kelley DPhil è stato promosso alla posizione di vicedirettore. Czerwinski è entrato nel 2017 in “Robert Parker Wine Advocate” (la cui italian editor è Monica Larner, ndr) come Managing Editor e Reviewer per la Francia meridionale, l’Australia e la Nuova Zelanda. |
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In 10 anni, la Borgogna ha visto una crescita del 207% delle quotazioni dei suoi vini migliori, seguita dal Piemonte, a +138%, mentre Bordeaux ha fatto +32% e la Spagna +42%. Negli ultimi 12 mesi la crescita si è attestata in un range tra il 3% ed il 14%. A livello di popolarità, però, Bordeaux e Toscana restano al top, davanti ai vini di Borgogna, California, Spagna e Piemonte che, a discapito della crescita delle quotazioni, sembra aver perso qualcosa in popolarità. Sono i principali atout di “Wine-Lister Leagues 2021”, report del celebre portale inglese (acquistato nel 2020 da Groupe Figaro, editore di uno dei più importanti quotidiani di Francia, “Le Figaro”, e di uno dei siti francesi dedicati al vino di maggior successo, “Figaro Vin”), che, tramite il suo algoritmo, prende in considerazione la qualità e il valore di un vino all’interno della sua annata e della sua denominazione, così come le ultime informazioni del settore da parte dei principali attori del commercio globale di vini pregiati. Tra i 20 vini del mondo che sono cresciuti di più negli ultimi 2 anni secondo il “Quality Score” di Wine-Lister, ci sono gli italiani Chianti Classico di Isole e Olena, n. 1 al mondo per crescita (oltre il 20%, davanti al Marqués de Murrieta Rioja Castillo Ygay Especial Gr), ed il Brunello di Montalcino di Capanna, sul podio della crescita. Per il Belpaese, nella “top 20” anche il Brunello di Montalcino di Valdicava, il Barolo Brunate di Ceretto ed il Brunello di Montalcino di Casanova di Neri. Ma ci sono griffe italiane anche tra i “wines to watch”, i suggerimenti dei vini, o meglio dei produttori, più “convincenti” negli ultimi anni. Dalla cantina toscana Bibi Graetz alla celeberrima griffe del Barolo, Roberto Voerzio. Tra le altre cose (nell’approfondimento) uno uno sguardo agli attuali “Must Buys”, i vini da comprare in questo momento: tra gli italiani, ed al vertice assoluto, con 100 punti c’è l’Alceo 2013 del Castello dei Rampolla, davanti al Flaccianello della Pieve 2015 di Fontodi, al Barolo Cascina Francia 2006 di Giacomo Conterno, alle annate 2016 e 2015 del Tignanello di Antinori, e ancora al Sammarco 2006 del Castello dei Rampolla, al Percarlo 2013 di San Giusto a Rentennano, al Masseto 2007, a L’Apparita 2013 del Castello di Ama e al Collezione de Marchi Cabernet Sauvignon 2010 di Isole e Olena, per nominare i primi 10. |
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Fare rete di impresa vuol dire mettere risorse a fattore comune per valorizzare un’idea, un progetto, un prodotto, ma anche per restituire qualcosa al territorio. Lo sa bene la “giovane” rete d’impresa del Pinot bianco nel Collio, che raggruppa sette cantine di assoluto prestigio come Castello di Spessa, Livon, Pascolo, Russiz superiore, Schiopetto, Toros, Venica & Venica. Associazione nata di recente, ma, come spiegato a WineNews da Ornella Venica, è già pronta ad investire sul territorio, con l’iniziativa “Dieci ore di bellezza”, che, il 2 dicembre, a Gorizia, consentirà a tutti di fruire gratuitamente di “un incontro privilegiato con tre opere d’arte di Vincent Van Gogh, Henri Matisse, Vassilij Kandinskji”. Iniziativa che nasce in collaborazione con il Comitato di San Floriano, che organizza la Mostra Internazionale d’Arte di Illegio e il Comune di Gorizia. |
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Gli Stati Uniti sono di gran lunga la prima meta per l’export del vino italiano, che, nei primi 8 mesi 2021, ha già ampiamente superato il muro del miliardo di euro (1,16 miliardi di euro) di spedizioni, in crescita sia sul 2020 (+22,7%) che sul 2019 (+19,4%). Un fatturato enorme, legato essenzialmente ai vini rossi, ai vini bianchi e alle bollicine, perlopiù quelle del Prosecco, mentre i rosati, sin qui, pesano a bilancio per soli 35 milioni di euro, pari al 13,63% delle importazioni complessive di vini rosati, con la Francia che pesa invece per il 72%, con fatturati che, nel 2019, hanno superato addirittura i 290 milioni di euro. Il mercato, però, come racconta l’analisi “Il mercato dei rosati negli Stati Uniti” firmata da Enolytics per Ita - Italian Trade Agency è molto più grande, e per l’83% è in mano ai vini dei produttori americani, con la Francia che, in valore, conta solo per l’11%. Ecco perché è tanto importante analizzare una tendenza che rappresenta la più grande novità sul mercato Usa, negli ultimi anni, insieme al Prosecco. Un trend in continua evoluzione, che l’Italia del vino deve imparare a conoscere per farsi largo nel mondo dei pink wines che, come racconta la ricerca, ha vissuto il suo “turning point” nel 2007, quando il rosé diventò improvvisamente glamour, specie tra i Millennial (continua in approfondimento). |
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Il più grande di tutti i tempi? Forse. Di certo Lionel Messi, con il settimo “Pallone d’Oro”, celebra la consacrazione a re del calcio moderno. Così hanno deciso i giornalisti specializzati di tutto il mondo, che al Teatro Chatelet di Parigi hanno assegnato il “Pallone d’Oro” alla “Pulce” argentina, che ha festeggiato con una magnum di Piper-Heidsieck Cuvée Brut, bollicine ufficiali della Cerimonia di Premiazione dell’edizione n. 65 del “Pallone d’Oro” di “France Football”. |
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La ripartenza della ristorazione, le guide, il vino, ma anche le perdite di un settore colpito durissimo dalla pandemia. Se ne parla, stasera, fuori dal circuito degli addetti ai lavori, nel “salotto” della tv italiana, “Porta a Porta”, su Rai 1, alle ore 23.15. Con Bruno Vespa, giornalista (e produttore di vino, in Puglia, ndr), che ospiterà chef come il tristellato Massimo Bottura dell’“Osteria Francescana” di Modena, Giovanni Solofra, che, con il “Tre Olivi” di Paestum, è passato da 0 a 2 stelle, nella guida Michelin Italia 2022, tra gli altri. Oltre a grandi firme della critica gastronomica italiana, come Franco Ricci (Bibenda), Luciano Ferraro (“Corriere della Sera”), Giuseppe Cerasa (“La Repubblica”), Paolo Massobrio (“Il Golosario”), Laura Mantovano (“Gambero Rosso”) ed Enzo Vizzari (“Guide de L’Espresso”). A portare la voce del vino il presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella. |
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Quante forme può avere il sughero? Di sicuro quella del tappo, ma anche pannelli isolanti, suole di scarpe, sottobicchieri. E sono solo alcune delle infinite declinazioni di un materiale elastico, termico, leggero, ignifugo, naturale e riciclabile, al centro della mostra “SUG_HERO - Metaforme - Le mille vite di uno straordinario dono della natura, il sughero”, firmata da Amorim Cork e raccontata a WineNews da Carlos Veloso Dos Santos, ad dell’azienda leader mondiale dei tappi in sughero. |
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