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N. 3.972 - ore 17:00 - Giovedì 30 Maggio 2024 - Tiratura: 31.211 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Chi ha una cantina trova un tesoro. Quello che è successo in Austria è destinato a fare epoca tanto che non ha mancato di fare “clamore” anche fuori dai confini del Paese. L’episodio ha visto come protagonista il produttore di vino Andreas Pernerstorfer che, nei lavori di ristrutturazione nella sua cantina a Gobelsburg, nel distretto di Krems, ha scoperto qualcosa di insolito ma allo stesso tempo di molto speciale, ovvero delle enormi ossa che si sono poi rivelate essere di mammut riferite all’età della pietra. Sono partite le perlustrazioni e, da inizio maggio, gli archeologi dell’Öaw hanno scoperto uno strato di ossa di mammut adagiate una sull’altra. | |
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| | Una passeggiata in vigna, accompagnata da una spiegazione più o meno dettagliata su vitigni e terroir, seguita da una visita in cantina con tasting annesso: un’esperienza che ormai rappresenta uno standard per le cantine italiane, ma che sta perdendo il suo “effetto wow”, mentre i wine lovers si aspettano qualcosa in più dal punto di vista emozionale. Più in generale il settore dell’enoturismo deve prepararsi ad affrontare nuove sfide: nei prossimi anni i temi caldi saranno quelli legati all’allungamento della stagione e alla percezione degli aspetti salutari. Lo afferma Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e tra le maggiori esperte nazionali del settore, attraverso un’indagine sull’enoturismo legata alle sfide attuali e future del comparto della wine hospitality. “Oggi il vino italiano è un fattore di attrattiva assai rilevante per i viaggiatori italiani e stranieri ed il livello raggiunto dall’enoturismo è tale da richiedere un approccio proattivo volto a stimolare il costante innalzamento qualitativo dell’offerta - afferma Roberta Garibaldi - il settore è chiamato ad affrontare nuove sfide che intrecciano produzione e turismo: la necessità di arricchire le proposte in senso esperienziale e autentico, i rischi derivanti dal cambiamento climatico e dalle differenti abitudini di consumo delle nuove generazioni, l’intelligenza artificiale. È auspicabile adottare un approccio integrato e nuovi modelli di sviluppo territoriale capaci di qualificare le risorse umane e l’offerta puntuale e di sistema”. Per quanto riguarda le sfide in corso, la prima è la necessità di differenziare le esperienze per prolungare la durata della vacanza enogastronomica e realizzare dei pacchetti di offerta targettizzati. Una seconda riguarda l’autenticità: dall’analisi emerge in modo netto che significa innanzitutto voglia di un’offerta locale, territoriale (62,3%). C’è poi un altro aspetto dell’autenticità, ossia “vedere e vivere paesaggi che mantengono la propria vocazione agricola”. Tra le sfide future, la principale è quella legata al binomio vino e salute, e una sicura rilevanza avrà il cambiamento climatico, che nel breve periodo porta variazioni in termini di stagionalità dell’enoturismo, mentre nel lungo periodo inciderà in modo più strutturale. | |
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| | Dopo una frenata complessiva nel 2023 sul fronte dell’export, nei primi due mesi 2024 la Russia è ripartita a gonfie vele, registrando la migliore performance (+120%) tra i vari Paesi che acquistano vino dai produttori del Belpaese. Adesso, però, va considerato lo scenario dei prossimi mesi, con delle novità significative che si sono già avviate: ad iniziare dalla produzione di prodotti vitivinicoli “domestici”, che, nella Federazione Russa, nel periodo gennaio-aprile 2024, è aumentata di quasi il 30% (trainata dagli spumanti) sullo stesso periodo del 2023, fino al capitolo dei dazi, che potrebbe cambiare radicalmente lo scenario globale. Una decisione, quella di aumentare al 200% il dazio all’importazione per i vini provenienti dai Paesi della Nato, che non è ancora stata presa, ma che se fossa approvata genererebbe una aliquota proibitiva (in approfondimento).
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| | | Il cambiamento climatico, da un lato, con regole sempre più stringenti sui prodotti fitosanitari, e, dall’altro, altre mille variabili, stanno favorendo il manifestarsi in forma sempre più pressante e preoccupante delle patologie della vite in forma epidemica, come la malattia di Pierce in Nord America e la Flavescenza Dorata in Europa, ma non solo. Argomento al centro del Simposio Internazionale sulle Malattie Epidemiche della Vite, ad Austin, in Texas, organizzato dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, guidata da Luigi Moio, e dal Dipartimento dell’Agricoltura del Texas. E se c’è chi studia nuove varietà più resistenti alle malattie, e chi investe sulla tecnologia per piani di monitoraggio più tempestivi e puntuali, al termine della Conferenza sono state tracciate delle linee d’azione comuni e condivise. Tra le altre, il rafforzamento dei programmi di miglioramento genetico della vite; uno studio approfondito della qualità e della vitalità del suolo del vigneto; prestare particolare attenzione agli insetti vettori e alle loro interazioni con il patogeno e la pianta; condividere le conoscenze con i professionisti e gli operatori del settore vitivinicolo; il miglioramento di una rete di ricerca internazionale; strategie di mitigazione e sviluppo di un approccio internazionale armonizzato. | |
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| | | Dozzine di aziende vinicole e cantine dell’Oregon “hanno citato in giudizio PacifiCorp per gli incendi mortali del 2020, sostenendo che la decisione dell’utility di non spegnere l’alimentazione durante la tempesta di vento del Labor Day ha contribuito agli incendi il cui fumo e fuliggine hanno danneggiato le loro uve e ridotto il raccolto e le vendite”. A riportarlo è un articolo dell’Associated Press (Ap) che spiega come “nell’ultima causa intentata, 30 aziende hanno chiesto oltre 100 milioni di dollari di danni”. | |
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| | Il “miracolo” del “padre” della cucina italiana continua. Dopo aver “unito” l’Italia a tavola e fatto conoscere i piatti italiani più autentici in tutto il mondo con il Manuale “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiare bene”, per la prima volta, l’opera di “evangelizzazione” di Pellegrino Artusi arriva anche nei supermercati italiani: è nato un accordo tra Casa Artusi, attraverso la società benefit di marketing artusiano SmArt, e Cia-Commercianti Indipendenti Associati Conad, per la concessione al leader della gdo dell’uso del marchio Casa Artusi e Pellegrino Artusi per una linea gastronomica, con ricette adattate alla gdo dopo un importante lavoro di selezione e studio, e la loro somministrazione nei punti vendita Conad secondo il disciplinare artusiano, e che potranno essere facilmente preparate anche a casa. | |
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| | | “Ragazzi, serve una rivoluzione gioiosa”: ecco i punti salienti della lectio magistralis sull’alimentazione che il fondatore Slow Food Carlo Petrini ha dedicato ai giovani nell’“Anteprima Terra Madre e Festa del Bio”, nei giorni scorsi, al Maxxi a Roma. Tanti i temi toccati: dal reale significato della sostenibilità ambientale alla “voragine del greenwashing” e l’invito a non farsi prendere in giro, ai numeri impietosi dello spreco alimentare globale. Sul palco anche Sara Segantin, ambasciatrice per l’European Climate Pact, e Eugenio Cesaro, fondatore degli Eugenio in Via di Gioia. | |
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