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N. 3.185 - ore 17:00 - Giovedì 24 Giugno 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Non smettono di arrivare le buone notizie dal mondo del vino, con i numeri che raccontano l’incredibile rimbalzo dello Champagne, in grande spolvero anche in Italia. A maggio, dalle maison sono partite - per il mercato interno e per quelli esteri - 22 milioni di bottiglie, il 155,5% in più di maggio 2020, e il +12,8% su maggio 2020. Nel periodo gennaio-maggio le bottiglie vendute sono state 88,2 milioni, il 44,2% in più del 2020 e il -2,3% sullo stesso periodo del 2019. Tra giugno 2020 e maggio 2021 le bottiglie vendute sono state 271,1 milioni, l’1,1% in più del periodo giugno 2019-maggio 2020, ma il 10,1% in meno di giugno 2018-maggio 2019, ultimo periodo di grande crescita. |
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Per un’impresa, di qualsiasi settore, avere una lunga storia da raccontare è un grande valore aggiunto. E sono tanti i nomi del vino e dell’alimentare italiano che la possono raccontare, e che fanno parte del “Registro dei marchio storici di interesse nazionale”, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, aperto a imprese o marchi attivi da almeno 50 anni, di eccellenza, e storicamente collegati al territorio nazionale. Il vino, per esempio, è protagonista con tanti top brand, seppur diversissimi tra loro. Da Marchesi Antinori, la cui famiglia, oggi alla 26esima generazione rappresentata da Albiera, Allegra e Alessia che guidano l’azienda con il padre Piero Antinori, è tra i leader del vino italiano, di cui si occupa fin dal 1385, alla Giacomo Conterno, oggi la griffe più preziosa del Barolo e del vino italiano (che ha iscritto nel registro anche il suo marchio di punta, quello del Barolo Monfortino), da Ferrari, cantina leader della spumantistica italiana e del Trentodoc, della famiglia Lunelli (che ha iscritto anche il marchio storico Gran Spumante Ferrari Trento), a Ruffino, una delle più grandi realtà del Chianti Classico (e oggi anche in terra di Prosecco), sotto l’egida del gruppo Constellations Brand (e che ha inserito in elenco anche due dei suoi brand più conosciuti, Riserva Ducale, summa del Chianti Classico della cantina, e Rosatello, oggetto di un recente progetto di rilancio). E, ancora, scorrendo l’elenco, si trova un’altra griffe del Barolo, come Massolino, altri nomi storici della spumantistica italiana come Tosti e Bosca, passando ancora per Fiorano Boncompagni Lodovisi, storica tenuta laziale, o per Donna Marzia, brand enoico tra i più celebri della Conti Zecca, in Puglia. E tantissimi sono i brand dell’alimentare: dal tonno Angelo Parodi (oggi di Icat Food) a Polli, dall’Olio Carli all’Amaro Lucano, dalla birra Forst ai salumi Rigamonti e Vismara, dall’Olio Sasso di Carapelli a Burro delle Alpi di Brazzale, dal panettone Galup a Jolly Caffè, ai liquori di Luxardo, per dirne alcuni tra i tanti possibili. Capaci di raccontare l’Italia che eccelle tanto nella grande agricoltura di territorio, come nel caso del vino, quanto nella trasformazione dei prodotti, mix che ha reso e rende l’Italia a tavola popolarissima e amata nel mondo. |
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Uno degli obiettivi principali dell’Oiv è contribuire attivamente alla tutela della salute dei consumatori e alla sicurezza alimentare, attraverso monitoraggi che consentano di valutare le caratteristiche specifiche dei prodotti vitivinicoli, promuovendo e guidando la ricerca sugli aspetti nutrizionali e sanitari del vino, e estendendo la diffusione delle informazioni derivanti da tali ricerche ai professionisti medici e sanitari. Inoltre, in quanto organizzazione intergovernativa, l’Oiv (con Luigi Moio alla vicepresidenza), sostiene tutte le azioni che portano a combattere il consumo dannoso di alcol, in linea con l’Oms, che fino al 25 giugno riunisce la Alcohol, Drugs & Addictive Behaviours Unit per il Forum on Alcohol, Drugs & Addictive Behaviours, cui ha preso parte, nei giorni scorsi, anche l’Oiv. |
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Capire se nei vini prodotti con uve Corvina e Corvinone raccolte nei singoli vigneti, ci fosse un’impronta aromatica caratteristica che potesse fungere da vero e proprio elemento identificativo di un luogo e di un terroir con un’identità geografica ben definita: ecco l’obiettivo degli studi sui caratteri aromatici delle uve e dei vini da singoli vigneti, e sui principali fattori coinvolti nella loro espressione, portati avanti dal 2017, nei propri vigneti, dalla griffe dell’Amarone Tedeschi, assieme al professore di Scienze e Tecnologie Alimentari Maurizio Ugliano, e in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona. Attraverso lo studio della diversità aromatica dei vini ottenuti dai singoli cru, ricercandone i marcatori aromatici chiave e comprendendo il legame tra composizione dell’uva e i marcatori stessi, è stato possibile arrivare a definire un’impronta aromatica specifica di ciascun luogo. Arrivando così a disegnare le strategie di gestione del vigneto e della vinificazione, con azioni utili ad esaltare tutte le identità e le tipicità delle singole uve. Tra i composti aromatici principali rilevati spiccano i terpeni, alcuni norisoprenoidi, i benzenoidi, e anche gli esteri di fermentazione. |
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Da Angelo Gaja alla famiglia Ceretto, da Bruno Rocca a Luca Roagna, ai Produttori di Barbaresco, solo per nominare alcune delle personalità e delle aziende, tra le tante, che hanno fatto di Barbaresco una delle capitali italiane del grande vino. E che sono celebrate nella mostra “Volti di Barbaresco”, un percorso per immagini in bianco e nero, en plein air, intorno alla Torre di Barbaresco, e che ha come protagonisti 39 produttori del Comune langarolo (600 abitanti, 41 cantine), che l’ha voluta, con gli scatti di Max Rella. |
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07 07 07: ovvero il 7 del 7 (luglio) alle 7 di sera. È la data in cui riaprirà Fico Eataly World di Bologna, con un approccio nuovo, che coniuga cibo e divertimento. Che dopo un anno di lavori, grazie ad un nuovo piano di sviluppo da 5 milioni di euro di investimento voluto e finanziato dai soci Eataly e Coop Alleanza 3.0 e supportato dal Fondo PAI-Parchi Agroalimentari italiani, costituito e gestito da Prelios Sgr, “offrirà 30 nuove attrazioni, 7 aree a tema, 26 tra ristoranti e street food, 13 Fabbriche con show multimediali, una fattoria degli animali per emozionare grandi e piccino”, ha spiegato il nuovo ad Stefano Cigarini. E, ovviamente, ci sarà grande spazio anche per il vino, con la “Bottega del Vino”, nata dall’idea di Fontanafredda, fondata nel 1858 dal primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II, e oggi quartier generale della galassia vinicola della famiglia Farinetti. |
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A WineNews il Sottosegretario alle Politiche Gian Marco Centinaio. “Mancano gli ultimi passaggi (di queste ore il decreto per la costituzione del Comitato della Sostenibilità Vinicola che gestirà l’iter, ndr ) per un provvedimento atteso da tutta la filiera. In Europa lavoriamo contro il nutriscore, ma anche sul tema dei vini dealcolati, dove intanto non si ragiona più di obbligo, ma di possibilità. Abbiamo approvato il decreto Ocm, con 180 milioni di euro su varie misure, e siamo a fianco alla filiera che sta ripartendo”. |
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