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N. 3.436 - ore 17:00 - Mercoledì 8 Giugno 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il business del fuori casa è in forte recupero nei primi 4 mesi del 2022, ma le incertezze fanno pensare che l’anno si chiuderà ancora un po’ al di sotto dei livelli del 2019, pre-pandemia. Il vino, tra gennaio ed aprile, è cresciuto del +198%, ma rispetto ad un periodo 2021 con l’Italia a lungo in lockdown o con restrizioni forti. A guidare la riscossa, in ogni caso, sono soprattutto i consumi dei giovani tra 25 e 35 anni, e delle donne, con il vino che, tra le bevande consumate fuori casa, vale il 12,2% del mercato. Sono alcuni degli atout dell’indagine di TradeLab per Federvini (in approfondimento). |
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Il sentiment, fino ad oggi, è positivo, per il mondo del vino, con i mercati che hanno retto soprattutto all’export, hanno ripreso a correre nel fuori casa, con un primo quadrimestre di poco sotto ai livelli 2019, mentre la gdo segna un arretramento quasi fisiologico (-9%) dopo i boom del 2020 e 2021, ma comunque sui livelli pre-pandemia. L’aumento dei costi di materie prime e logistica che si scaricheranno, almeno in parte, sui consumatori, che come le imprese fanno i conti con l’inflazione e un minor potere di acquisto, oltre che con un aspetto “umorale” non brillante legato anche alla guerra tra Russia e Ucraina, non lasciano però tranquillo il settore. Che, ora più che mai, chiede interventi strutturali alla politica sul fronte della semplificazione, della promozione e non solo. In alcuni casi, ottenendo risposte e promesse, come quelle annunciate, tra gli altri, dal Ministro della Pubblica Amministrazione e produttore di vino nella Doc Roma, con la cantina Capizzucchi, Renato Brunetta, che, sollecitato dalla Federvini, in assemblea generale oggi a Roma, si è impegnato a raggiungere obiettivi concreti e a costo zero, “come la messa in collegamento dello schedario vinicolo con il registro dematerializzato di cantina, che semplificherebbe molto le cose in fase di vendemmia”, ma anche novità sui controlli di routine, che saranno programmati tra aziende e Stato. Novità che potrebbero essere operative già per ottobre 2022. E che piacciono alla Federvini, guidata da Micaela Pallini, e che al vertice del Gruppo Vino vede Albiera Antinori, alla guida della Marchesi Antinori, storica e prestigiosa realtà del vino italiano, che ha detto: “il rimbalzo positivo post-pandemia c’è stato, ma i numeri fanno vedere crepe e scricchiolii, mescolati a nubi all’orizzonte che preoccupano. È difficile fare previsioni a lungo termine, in questi anni, al di là della visione strategica, abbiamo imparato che le cose cambiano rapidamente”. Tante le sfide da affrontare, in Italia ed in Europa, come testimoniato (in approfondimento) dai rappresentanti delle istituzioni. Con un problema più urgente di altri: l’aumento dei costi di produzione e, soprattutto, la scarsità di materie prime come le bottiglie, che potrebbe mettere le aziende nella condizione di non soddisfare una domanda di vino italiano che, nonostante tutto, nel mondo, cresce ancora. |
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L’Italia, con 842 denominazioni, è prima in Europa per prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti: 581 Dop, 257 Igp, e 4 Stg. E il Paese, in agricoltura, è avanti nella sostenibilità con emissioni (30 milioni di tonnellate di CO2) nettamente inferiori a Francia (76 milioni di tonnellate) e Germania (66 milioni di tonnellate). È uno dei punti de “L’Italia in 10 selfie 2022” della Fondazione Symbola. “Un’Italia che fa l’Italia può dare un contributo importante ad affrontare le crisi legate al clima, alla pandemia, all’invasione russa dell’Ucraina, in tanti settori in cui è già protagonista. Il nostro Paese - dichiara Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola - dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia”. |
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Dopo il record di 7 miliardi del 2021, continuano a crescere le esportazioni di vino italiano, ma non ovunque. Mentre è sensibile il calo nel canale della grande distribuzione, che era cresciuta a ritmi elevatissimi, tra lockdown e pandemia (ma torna a crescere il consumo fuori casa). È il quadro tracciato dall’Osservatorio Federvini, con i dati Nomisma, presentati nell’assemblea generale Federvini. Nel dettaglio, le vendite di vino in Gdo, discount inclusi, calano del -9,6% in valore nel primo quadrimestre 2022 sul 2021, fermandosi a 894 milioni di euro. Di contro, cresce l’export, nel complesso: la sintesi dei primi tre mesi 2022 nei principali mercati parla di una stima tra il +12% ed il +15% in valore sul 2021. Ma se l’89% degli italiani ha bevuto vino negli ultimi 12 mesi, per i prossimi le previsioni non sono ottimali. Nel complesso, se il 73% dei consumatori non cambierà abitudini di consumo, il saldo tra chi pensa di aumentare o diminuire i consumi è del 19% a favore di chi prevede una riduzione, soprattutto nel fuori casa, dove il dato di sintesi è del -37%. Una previsione legata soprattutto alla minor capacità di spesa (30% delle risposte) e al fatto che si andrà meno al ristorante o al bar (26% delle risposte).
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Camerieri e baristi non si trovano. Eppure, secondo uno studio di Jobtech, agenzia per il lavoro completamente digitale, che ha redatto un vademecum per migliorare i processi di ricerca di dipendenti, più di due italiani su dieci (21,8%, erano il 12,3% nel 2021) cercano lavoro nel comparto Horeca (hotellerie-restaurant-café). Intanto nel primo trimestre del 2022 l’indice del fatturato delle imprese della ristorazione cresce rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente dell’88,7% (fonte Fipe/Confcommercio). |
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Un omaggio dell’arte culinaria allo spirito visionario e sognatore di uno dei più grandi registi di tutti i tempi, con tanti chef e giovani talenti della cucina italiana ed internazionale chiamati a raccolta da Massimo Bottura - da Jessica Rosval a Simone Tondo, da Isa Mazzocchi a Alberto Faccani, con lo chef ucraino Mirali Dilbazi e l’associazione del Tortellante - per essere protagonisti di show cooking nella Piazza dedicata al maestro del cinema italiano. Con i migliori prodotti dell’Emilia Romagna, la Regione che vanta il maggior numero di Dop e Igp al mondo nel mercato sul Lungomare, e un picnic stellato nel giardino del mitico Grand Hotel. A Rimini, la città di Federico Fellini, il 18 e il 19 giugno torna “Al Meni”, il “Circo 8 e 1/2 dei sapori” ideato dal tristellato chef dell’Osteria Francescana di Modena, con tema il Mediterraneo. |
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“I controlli di routine, legati all’ambiente, alla sicurezza e alle verifiche fiscali non saranno più casuali, ma obbligatoriamente concordati e programmati con i viticoltori, come previsto dal DL che ho presentato e che sarà operativo dal prossimo autunno. Da produttore, il mio problema principale riguarda il vetro: non riesco a trovare le bottiglie”. A WineNews, dall’assemblea generale Federvini, le parole del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. |
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