Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.290 - ore 17:00 - Lunedì 15 Novembre 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
457.000 euro, grazie alla generosità di buongustai e mecenati di tutto il mondo, tra cui l’imprenditore di Hong Kong che si è aggiudicato per 103.000 euro il top lot, una trifola da ben 830 grammi: ecco il risultato della storica Asta Mondiale Tartufo Alba (n. 22), dal Castello di Grinzane Cavour. Asta nell’asta, è stato battuto per 60.000 euro il quindicesimo ed ultimo lotto di “Barolo en Primeur”, l’ultima barrique del Barolo Vigna Gustava 2020, con il progetto di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CRC Donare e Consorzio di Barolo e Barbaresco che ha raccolto 660.000 euro. Il tutto andato in beneficenza. |
|
|
|
|
Nettamente più scarsa, in quantità, della media, come ampiamente previsto, ma capace, in ogni Regione d’Italia, di superare indenne gli eccessi climatici regalando uve sane e bellissime, bilanciate in alcol e acidità, foriere di grandi vini. Ecco l’annata 2021, nelle parole, a WineNews, dei produttori del Belpaese, e nei bilanci dei territori più importanti, con le uve delle varietà tardive alla fine delle fermentazioni, e la stragrande maggioranza dei vini già svinati. Alla fine di una raccolta lunghissima, e dilatata nei tempi anche all’interno dei singoli territori, il sentimento che accomuna tutti è un senso di sollievo, dopo il flagello delle gelate primaverili e la siccità che ha lasciato a secco i filari per tutta l’estate, specie al Centro e al Sud, prima delle benefiche piogge di settembre, che hanno accompagnato le uve nelle ultime due settimane prima della raccolta, riportando equilibrio in chicchi poco generosi in termini di resa, ma ricchissimi di contenuto. Difficile definirla in un solo aggettivo, ma quello più adeguato è forse “sorprendente”, perché in pochi, fino a un paio di mesi fa, avrebbero scommesso su un’annata tanto tormentata, nata e proseguita sotto i peggiori auspici, e rivelatasi, in potenza, una vendemmia da ricordare. Dai territori, segnali positivi arrivano dal Consorzio Nebbioli Alto Piemonte, con produzione più contenuta rispetto al 2020, ma ottime premesse dal punto di vista qualitativo. In Monferrato, raccolta più bassa nei numeri, ma di grande profilo qualitativo. Giocano un ruolo fondamentale, per Asti Spumante e Moscato d’Asti, le grandi case spumantiere, sulle cui richieste i vignaioli calibrano le produzioni, mentre in Franciacorta la vendemmia ha riservato ai vignaioli del metodo classico un calo della produzione del 25%. Ottimo stato fitosanitario dell’uva e produzione in calo tra i filari del Pinot Grigio Doc delle Venezie, con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco che prevede spumanti di grande freschezza. A Montalcino, il Brunello ha messo in cantina una vendemmia leggermente sotto la media, ma di ottima qualità. Sangiovese eccellente anche nel piccolo e vicino Montecucco, mentre il Primitivo di Manduria ha messo in cantina una vendemmia 2021 posticipata ma di grande livello, e in Sicilia a salvare la vendemmia dai picchi di caldo ci hanno pensato i mesi di agosto e settembre. |
|
|
|
|
Tra le nuove abitudini degli italiani dovute alla pandemia, ha conquistato sicuramente un ruolo importante la spesa on line. Durante il lock down nelle nostre case è arrivato praticamente di tutto: dalla spesa quotidiana a piatti di alta cucina da asporto. E se ormai 9 italiani su 10 comprano cibo via web, tanti lo faranno anche per il prossimo Natale. Il 41% della nostra popolazione, infatti, farà ordini on line per organizzare la cena del 24 e il pranzo del 25 dicembre. Con una modalità di acquisto iniziata come misura di sicurezza, ma col tempo diventata una questione di semplificazione, di costi e soprattutto che sta mostrandosi in un nuovo stile di vita. A rivelarlo è un sondaggio Food & Grocery, condotto da Maru/Matchbox e commissionato da PayPal, società leader nei pagamenti digitali da più di 20 anni. |
|
|
|
|
|
Il giro d’Italia per la vendemmia tra cantine del Belpaese inizia da Camilla Lunelli (Cantine Ferrari), per proseguire a San Leonardo, con Anselmo Guerrieri Gonzaga, poi in Alto Adige, da Hans Terzer (San Michele Appiano). E ancora, le parole di Franco Adami e Anna De’ Besi (PuntoZero), mentre dalla Valpolicella arrivano le analisi di Tiziano Castagnedi (Tenuta Sant’Antonio), Silvia Allegrini e Giuseppe Speri. Le sorprese maggiori arrivano dalle Langhe, con Guido Conterno (Conterno Fantino), Valentina Abbona (Marchesi di Barolo), e Oscar Arrivabene (Domenico Clerico). In Liguria, la testimonianza di Diego Bosoni (Lvnae), in Emilia Romagna quella di Gianmaria Cesari (Umberto Cesari), e a Bolgheri l’analisi di Axel Heinz (Masseto). E ancora, Emilia Nardi (Tenute Silvio Nardi), la Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Sergio Zingarelli (Rocca delle Macìe), Francesco Ricasoli (Castello di Brolio) e Martino Manetti (Montevertine). Discendendo lo stivale, Enrica Cotarella, Chiara Lungarotti, Alberto Mazzoni (Istituto Marchigiano Tutela Vini), Marina Cvetic (Masciarelli), Jarno Trulli (Podere Castorani), Alessio Di Majo Norante, Leone De Castris, Massimo Ruggero (Siddùra), Vincenzo Lo Mauro (Passopisciaro), Alessio Planeta, Sofia Ponzini (Tenute Bosco) e Luca D’Attoma (gli interventi in approfondimento). |
|
|
|
|
|
Tra le tante classifiche mondiali del vino, una delle più ambite è senza dubbio la “Top 100” di “Wine Spectator”, la più diffusa rivista enoica americana. Che oggi, svelando le posizioni n. 10, dove si trova il francese Châteauneuf du Pape 2018 di Château de Nalys, e n. 9, dove si è piazzato il californiano Cabernet Sauvignon St. Helena Dr. Crane Vineyard 2018 di Salvestrin, ha iniziato il suo tradizionale “count down”, che porterà fino al “vino dell’anno” della “Top 100 of 2021 - The most exciting wines of the year”, che sarà svelato il 19 novembre. |
|
|
|
|
Il Valle d’Aosta Chambave Muscat Flétri 2019 di La Vrille, il Monferrato Rosso 1491 2015 di Castello di Uviglie, l’Oltrepò Pavese Riesling Superiore Vigna Martina Le Fleur 2019 di Isimbarda, lo Zero Infinito Perpetuo di Pojer & Sandri, il Collio Pinot Grigio Riserva Mongris 2017 di Marco Felluga, il Maremma Toscana Sangiovese Acrobata 2015 di Pian del Crognolo, il Serra Petrona Rosso Morò 2018 di Fontezoppa, il Fonte Grotta Moscato Secco Colline Pescaresi 2020 di Tenuta Secolo IX, l’Etna Rosso Riserva Saeculare 2012 di I Custodi delle Vigne dell’Etna e lo Zhabib Terre Siciliane Zibibbo Passito 2020 di Hibiscus: ecco i dieci “Sole”, assegnati ad altrettanti “racconti in forma di vino” rappresentativi della competenza, della creatività e dell’impegno dei produttori italiani, dalla redazione della guida “I Vini di Veronelli 2022”, del Seminario Permanente Luigi Veronelli. |
|
|
|
|
|
La case history della Arnaldo Caprai, che in 50 anni ha rilanciato il Sagrantino e Montefalco, “e ha collocato l’agricoltura nella modernità”, nelle parole di uno dei più autorevoli sociologi italiani. Tra “Green economy” e “Green Society”, in un sistema produttivo che cambia e deve incorporare il concetto del limite. “E le “virtù civiche”, che e rimandano al concetto del territorio come “costruzione sociale” vengono prima dell’economia, che da sola non è in grado di cambiare. |
|
|
|
|