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N. 4.064 - ore 17:00 - Martedì 8 Ottobre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Segnali non positivi per l’attesa vendemmia 2024 della Francia, il principale produttore di vino al mondo per valore. Secondo le stime al 1 ottobre, pubblicate dal Servizio statistico del Ministero dell’Agricoltura, e andate in ribasso rispetto agli ultimi rilevamenti, la produzione di vino nel 2024 è prevista a 37,5 milioni di ettolitri, in calo del 22% sull’anno precedente e del 15% sulla media quinquennale. Un calo dovuto alle condizioni climatiche sfavorevoli che hanno colpito tutte le zone vitivinicole, comprese le più affermate come Borgogna e Champagne, ma anche “pop”, e questo è il caso del Beaujolais. In ribasso anche produzione di acquavite.
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| | Rese basse, o addirittura bassissime in alcune zone, per colpa della peronospora, ma resta alta la qualità delle più blasonate bollicine del mondo: si sta concludendo la vendemmia nella regione della Champagne, e mentre gran parte della Francia si riprende da una delle stagioni più difficili degli ultimi anni, nel territorio si respira un tranquillo ottimismo. A parte l’Aube (zona colpita da gravi perdite), Reims e la valle della Marna, nel Nord, hanno ampiamente superato il meteo inclemente. L’esclusivo sistema Interprofessionnelle Réserve della Champagne, in base al quale una certa quantità di vino può essere trattenuta dalla vendemmia precedente in caso di basse rese, sarà importante quest’anno. Intanto a Reims, cuore della regione, le grandi maison puntano sull’enoturismo ad effetto “wow”: dopo tre anni di lavori, Ruinart, la più antica azienda della Champagne, ha inaugurato un padiglione futuristico, circondato dal favoloso “Jardin des Artists” con 20 opere d’arte permanenti, e Taittinger che apre un nuovo centro per i visitatori (con tre innovative esperienze di degustazione), in Italia si sta avvicinando uno dei momenti più interessanti per le bollicine made in France (il nostro Paese rappresenta, per lo Champagne, il quinto Paese importatore al mondo, con 9,9 milioni di bottiglie, dopo Usa, Regno Unito, Giappone e Germania): il 20 e 21 ottobre va in scena la “Champagne Experience”, due giorni di masterclass e degustazioni. L’evento (organizzato da Excellence - Società Italiana Distributori e Importatori) offrirà agli operatori e agli appassionati un’occasione unica per approfondire la conoscenza del mondo dello Champagne, grazie a più di 900 etichette in degustazione, in rappresentanza di 167 realtà suddivise tra storiche Maison e piccoli vigneron. E lo Champagne torna anche sul podio della Formula 1, con Moët & Chandon, che sarà protagonista delle più importanti cerimonie di premiazione delle gare automobilistiche mondiali, a partire dal prossimo anno e fino al 2035, grazie all’accordo (valore 930 milioni di euro) siglato tra Bernard Arnault, ceo del gruppo di lusso Lvmh, con i rappresentanti dei proprietari della Formula 1. Bollinger, intanto, celebra i 60 anni di “Agente 007 - Missione Goldfinger”, tra i film più noti della saga, con una magnum limited edition in un lussuoso box.
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| | “La questione agraria ha segnato la vita della Repubblica, rappresentando una delle cartine al tornasole della capacità del nuovo ordinamento di rendere effettivi i diritti elencati nella nostra Carta fondamentale”. Parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto oggi al Teatro Eliseo, a Roma, per gli 80 anni della Coldiretti (che, per l’occasione, ha lanciato la raccolta firme digitale per l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo), e dove non sono mancati anche i riferimenti all’attualità: “non bisogna avere paura del nuovo. Vale per il cambiamento climatico. Occorrono ricette, soluzioni aggiornate, con la stessa lungimiranza che permise di affrontare, con i mezzi di allora, la rinascita del nostro Paese”. Parole importanti per un settore descritto come “determinante” per il pianeta e che “è futuro per l’umanità” (in approfondimento). | |
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| | | Se nell’ultimo decennio l’export di vino italiano è raddoppiato (7,7 miliardi di euro nel 2024), è stato grazie al lavoro delle imprese nel mondo, anche con i fondi Ocm Vino che, dalla prima applicazione nel 2010, si conferma strategico, con uno stanziamento di 100 milioni di euro l’anno di fondi Ue (che cofinanziano i progetti delle imprese al massimo al 50%), di cui il 30% gestiti a livello nazionale ed il 70% dalle Regioni. E se il Ministero dell’Agricoltura ha finalmente pubblicato bandi e graduatorie in tempi “normali”, passi avanti sono stati fatti sia dalle amministrazioni, che dalle imprese, nella presentazione di progetti precisi, realizzabili e sostenibili. Ma restano rigidità di interpretazione e applicazione delle regole, sia in fase di presentazione dei progetti che di attuazione e rendicontazione, che richiedono una burocrazia enorme. Le aziende moderne e con più propensione all’investimento, riescono a gestirle, ma le cantine medio-piccole paradossalmente iniziano a guardare con meno convinzione lo strumento, come si vede dalle graduatorie di alcune Regioni, anche di primissimo piano nel panorama vinicolo, dove parte delle risorse per la promozione non vengono usate o non richieste, come spiega, a WineNews in approfondimento, Silvana Ballotta, alla guida di Business Strategies. | |
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| | | Nonostante il calo dei consumi di vino su scala globale del 2023, l’export di vino neozelandese è cresciuto del 25% sul 2022 (dati Statista e New Zeland Wine), facendone il sesto esportatore al mondo, sebbene rappresenti solo l’1% della produzione vinicola globale. E con il programma “Next Generation Viticulture”, il Governo della Nuova Zelanda mira ad “aumentare la produttività dei vigneti, portando altri 295 milioni di dollari nelle casse dello Stato entro il 2045”, annuncia il Ministro all’Agricoltura, Todd McClay. | |
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| | Il futuro bussa alla porta del più antico club del vino al mondo: The Wine Society, fondato a Londra nel 1874 e ancora oggi tra i riferimenti internazionali per gli acquisti di etichette online, lancia e inserisce nella sua gamma una linea di bottiglie in Pet riciclato 100%, di forma piatta. La nuova linea, realizzata dall’azienda specializzata Packamama, comprenderà alcuni dei vini a marchio più noti, tra cui l’etichetta più venduta, il White Burgundy. La novità fa parte del piano di sostenibilità di The Wine Society, che punta a dimezzare la propria impronta di carbonio totale entro il 2032. Le nuove bottiglie, insieme ai tappi e alle etichette, sono riciclabili a casa e raccolte dal 99% delle autorità locali del Regno Unito per il riciclaggio a domicilio. Sono realizzate in “Prevent Ocean Plastic, un Pet per uso alimentare, e dotate di un inibitore Uv che protegge il contenuto dalla luce. | |
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| | | Reportage WineNews sulla viticoltura di montagna, dal Trentino, con focus sul Trentodoc, con Fulvio Mattivi, Emanuele Eccel e Pietro Franceschi (Fondazione Mach), Stefano Fambri, presidente Trento Doc, Albino Zenatti, a capo del Consorzio Vini Trentino, Matteo e Marcello Lunelli, alla guida di Ferrari Trento, Mario Pojer (Pojer e Sandri), Roberta Giuriali (Maso Martis) e Michele Sartori (Cantina Michele Sartori), Enrico Zanoni, ad Cavit, Luca Rigotti, presidente Mezzacorona e Rotari Trentodoc, il Master of Wine Pietro Russo e Cristian Maitan, miglior Sommelier d’Italia 2023. | |
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