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N. 3.639 - ore 17:00 - Sabato 25 Marzo 2023 - Speciale Vinitaly - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Una fiera più di affari veri che di glamour e comunicazione, focalizzata su business ed internazionalizzazione (con oltre 1.000 top buyer presenti, +43% sul 2022, da 68 selezionati Paesi, invitati e ospitati da Veronafiere, in collaborazione con Ice Agenzia), per dare ancora più spinta ad una filiera del vino che cresce nelle esportazioni, alla quota record di 7,9 miliardi di euro nel 2022, con la miglior bilancia commerciale di tutto il made in Italy (+7,4 miliardi di euro), ed un valore della filiera, nel complesso, superiore ai 31,3 miliardi di euro: ecco il ritratto, in sintesi estrema, di Vinitaly 2023, a Verona del 2 al 5 aprile. |
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Sarà di business, ma anche “di Governo”, Vinitaly 2023. Un segnale di vicinanza forte delle istituzioni ad uno dei settori più importanti del made in Italy, che si concretizzerà nel fitto palinsesto che ruota intorno al Ministero dell’Agricoltura guidato da Francesco Lollobrigida, che ha convocato a Verona i colleghi di Salute, Cultura, Turismo, Made in Italy e non solo, e dove potrebbe arrivare (in attesa di conferma) anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Perchè il vino è materia multiforme, e richiede un approccio più multidisciplinare che mai. “Come Ministro - ha detto Lollobrigida nella presentazione di Vinitaly, a Roma - ho deciso di affrontare ogni materia all’interno di un quadro più complesso di valorizzazione del made in Italy, che nasce dal lavoro di tanti imprenditori che restano sul territorio, anche per l’attaccamento ai territori stessi, e che hanno rinunciato alla delocalizzazione che avrebbe desertificato alcuni territori. Un scelta, al contrario, fatta da molti, ed a volte spinta anche da errori della politica, che gli imprenditori deve, in primis, non ostacolarli, poi aiutarli a crescere nel mondo, magari per avere meno costi e avere un impatto maggiore sui mercati, cercando di mettere insieme interessi legittimi in un quadro più complesso, a beneficio di tutti”. E così, se è ovvia la presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, artefice, insieme a Lollobrigida, della presenza dei “Bacco” di Caravaggio e Guido Reni, capolavori dell’arte, in fiera, a Verona ci sarà praticamente tutto il Governo. “Serve dialogo, anche tra Ministeri. E così - ha detto Lollobrigida - visto che le nostre eccellenze enogastronomiche sono tra le motivazioni più importanti di chi sceglie di venire in Italia, parleremo di enoturismo con la collega del Turismo, Daniela Santanchè, di impresa e Made in Italy, di cui il vino è eccellenza, con il collega Adolfo Urso, e ancora di vino e salute con il Ministro della Salute Schillaci, che è uno scienziato di fama internazionale, e forse ci saranno anche i colleghi degli Esteri, Antonio Tajani, e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Non si può non dialogare, e non si devono neanche moltiplicare iniziative di promozioni simili che poi magari si danno fastidio l’una con l’altra”. |
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L’eccezionale esposizione dei capolavori degli Uffizi a “Vinitaly 2023”, diversa dalle numerose mostre dedicate alla vite nell’arte, perché unisce la cultura ai massimi livelli al vino per la prima volta nel suo evento più importante, è un riconoscimento al vino italiano, uno dei comparti più importanti del nostro Paese e del made in Italy. E ci fa riflettere su un concetto da sempre fondamentale per WineNews nella fare comunicazione enogastronomica: l’importanza del vino come “medium” per raccontare e promuovere tutti i territori italiani, che sono la spina dorsale della nostra economia, unendo i simboli della loro bellezza, le loro comunità, la loro cultura, i loro paesaggi, le loro storie, le persone e le produzioni, in una comunicazione “a cascata” di quelli che stanno diventando sempre di più i nostri asset, l’agricoltura e il turismo. |
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Oggi il vino non è più una bevanda popolare, ma “universale” come dimostra la sua cultura “di massa”, e se lo consumiamo di meno, è anche perché lo rispettiamo di più. Ma anche perché i valori che porta con sé sono così elevati, che ne fanno un bene dell’umanità, della quale ha accompagnato tutto il cammino, fino ai nostri giorni. In questo senso possiamo accomunarlo all’arte: insieme rappresentano un’unica idea di civiltà e di cultura. Per questo l’esposizione di due capolavori dell’arte italiana e mondiale come il “Bacco” di Caravaggio ed il “Bacco Fanciullo” di Guido Reni, a “Vinitaly 2023” a Verona, dove, grazie alla sinergia tra i Ministeri dell’Agricoltura e della Cultura, e con Veronafiere, arriveranno in prestito eccezionale dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, rappresenta un evento unico per l’Italia, simboleggiando quella volontà sentita nel nostro Paese e caldeggiata da molti, tra i cui i più celebri critici d’arte, di promuovere il patrimonio italiano nel suo complesso. Le opere saranno esposte nello spazio del Ministero dell’Agricoltura, a partire da “Bacco di Vino”, che sarà l’evento di apertura, e si potranno visitare a gruppi di 25 persone, per questioni di sicurezza, con la volontà, ha detto il Ministro Francesco Lollobrigida, a WineNews, di raccontare “quanto il vino sia radicato nella storia e nella cultura italiana e mondiale”. |
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Il brindisi inaugurale con il Vermentino subacqueo dal norme in sardo benaugurale (“a cent’anni”), la grande “Enoteca di Vivite-Alleanza delle Cooperative”, la mixology con l’Asti Docg, il Lugana in cima alla Torre dei Lamberti, Joe Bastianich che presenta il suo nuovo libro, e la “wine guitar” in legno di botte di Fabrizio Paoletti, il liutaio delle rockstar: sono solo alcuni degli eventi e curiosità di “Vinitaly and the City”, il “fuorisalone” di Veronafiere (in approfondimento) dedicato agli eno-appassionati nel cuore di Verona, dal 31 marzo al 3 aprile. |
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Non solo business, politica e arte: a Vinitaly 2023 sarà forte, come non mai, “il coinvolgimento delle scuole agrarie ed alberghiere, in maniera attiva”. Altra iniziativa voluta fortemente dal Ministro dell'Agricoltura, Lollobrigida. “Lo storytelling - ha detto - è quello che dà il valore aggiunto al prodotto: se tu hai personale di sala capace di raccontare prima che sia ordinato cosa si mangia e cosa si beve, fai crescere il valore. E questa capacità si forma nelle scuole. E dobbiamo tornare a raccontare ai giovani, ma anche ai genitori, che fare la scuola alberghiera o agraria non è una condanna: c’è un tasso di occupabilità dell’80-90%, che, con laurea in materia, sale al 300%. Quindi, porteremo le scuole e gli studenti a Vinitaly, ad incontrare chi fa eccellenza e capire come si fa eccellenza, chiedendo loro “in cambio” di aiutarci a raccontare i prodotti e le nostre eccellenze”. |
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A WineNews l’ad VeronaFiere Maurizio Danese: “una svolta che nasce dal dialogo con le aziende. Abbiamo fatto un grande lavoro sull’incoming dall’estero, insieme ad Ice, investendo più risorse e togliendo un po’ di glamour. La filiera del vino italiano vale oltre 31 miliardi di euro, un valore davvero importante, e merita più considerazione, come non ha mai avuto davvero fino ad oggi”. |
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