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WineNews
N. 3.830 - ore 17:00 - Giovedì 9 Novembre 2023 - Tiratura: 31.211 enonauti,
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La News
Crisi Bordeaux, “gli espianti non bastano”
La produzione di vino a Bordeaux, zona tra le più prestigiose e vaste, come noto, è in grande difficoltà. E i sostegni agli espianti per 9.000 ettari di vigneti (oltre alla distillazione di crisi), non basteranno a riportare in equilibrio domanda, offerta e prezzi. E se questo non avverrà, secondo il collettivo Viti 33, portavoce dei piccoli produttori, c'è il rischio di perdere altri 30-40.000 ettari vitati (su 108.000 rivendicati nel 2023, ndr) entro 5 anni. Prezzo minimo e divieto di utilizzare l’etichetta di Responsabilità Sociale d’Impresa (Csr) per i commercianti che acquistano al di sotto dei costi di produzione, alcune delle iniziative proposte.
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Primo Piano
Agcom, istruttoria per presunto cartello nel settore del vetro cavo (per le bottiglie di vino)
Che le difficoltà del mondo del vino nel 2023 siano legate anche all’aumento dei costi non è di certo una novità. Tra le spese schizzate in alto, ci sono quelle legate al vetro cavo per le bottiglie che hanno fatto segnare un aumento del 58% nell’arco di 18 mesi. Ma ora, sul tema, più volte sollevato da diverse rappresentanze della filiera, è intervenuta, oggi, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcom) che ha comunicato l’avvio di una istruttoria per presunto cartello nel settore del vetro cavo. “L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - si legge sul sito Agcom - grazie ad alcune segnalazioni, una delle quali pervenuta tramite la propria piattaforma di whistleblowing, ha avviato un’istruttoria nei confronti di Berlin Packaging Italy, Bormioli Luigi, O-I Italy, Verallia Italia, Vetreria Cooperativa Piegarese, Vetreria Etrusca, Vetri Speciali, Vetropack Italia e Zignago Vetro per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro. Secondo l’Autorità, le società si sarebbero coordinate, almeno a partire dal 2022, nel richiedere ai propri clienti analoghi aumenti di prezzo delle bottiglie di vetro nello stesso arco temporale. Questo coordinamento potrebbe essere il risultato di un accordo o di una pratica concordata per evitare il confronto concorrenziale tra i principali operatori del settore. I funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle principali sedi delle società e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, tra cui Assovetro, l’Associazione Nazionali degli Industriali del Vetro”. Coldiretti e Filiera Italia avevano evidenziato “l’anomalia in riferimento all’avvio dell’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro”, citando l’analisi del Centro Studi Divulga, su un campione di 300 aziende (periodo dicembre 2021 - maggio 2023), sottolineando che “se, nel 2022, il balzo dei costi è stato giustificato dai picchi di prezzo per l’elettricità (543 euro per megawattora) e per il gas (233 euro per megawattora), la successiva discesa delle quotazioni energetiche non ha avuto però effetti positivi sui prezzi del vetro”.
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La Dop Economy secondo Brunello Cucinelli
“Dobbiamo investire nella sostenibilità morale, le manifatture sono il valore aggiunto delle produzioni italiane e dobbiamo imparare a valorizzarle perché le generazioni future siano orgogliose del proprio lavoro”. Lo ha detto Brunello Cucinelli nella presentazione dell’ "Atlante Qualivita 2024 - Treccani”, l’enciclopedia dell’agroalimentare italiano di Fondazione Qualivita con gli 887 prodotti Dop, Igp, Stg e le bevande spiritose Ig d’Italia, diffusi nel 100% delle province italiane, espressione di storia e tradizione locale e motore per la conservazione dei territori e il loro sviluppo, nei giorni scorsi a Solomeo, borgo di  origine dello stilista, in Umbria, che ha fatto rinascere come “Borgo del Cashmere e dell’Armonia”, e che oggi è un luogo simbolo della qualità made in Italy, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. 
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Focus
Torna a crescere il vino in Gdo in Usa, Germania e Uk
Così come non brillano di certo le esportazioni di vino italiano, almeno stando ai dati Istat sui primi 7 mesi 2023 (-1,2% in valore e -1,5% in volume sullo stesso periodo 2022), non sorprende che anche le vendite nella Gdo dei principali mercati del vino italiano continuino ad essere “avare di soddisfazioni”, come le definisce l’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv) su base Nielsen-IQ. Anche se qualche timido segnale di risveglio arriva: nei primi 9 mesi la performance complessiva allo scaffale negli Stati Uniti (dove crescono molto i prodotti low alcol), Germania e Regno Unito vira timidamente in territorio positivo, a +0,4% nei volumi (era a -0,2% nel semestre), per un valore totale di oltre 3,3 miliardi di euro, in crescita del +1,9%. Nel complesso, nei tre Paesi, scende a volume la domanda tendenziale degli sparkling tricolori (-2%), mentre salgono dell’1,2% i fermi (2,15 miliardi di euro), per un totale di 3,4 milioni di ettolitri pari a 452 milioni di bottiglie da 0,75 litri. Il computo finale, in volume, segna Uk stabile (+0,1%), Germania in terreno positivo (+3,9) e Usa ancora in calo (-3,5%), mentre sono tutti in positivo i dati sui valori: +0,7% negli States, +2,8% in Gran Bretagna e +3,5% tra gli scaffali tedeschi.
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Cronaca
“Wine Spectator”, domani il “Wine of the Year”
Il Pinot Noir Sonoma Coast Royal St. Robert Cuvée 2021 al n. 4, il Paulliac 2020 di Château Lynch Bages al n. 3, ed il Pinot Noir West Sonoma Coast Freestone-Occidental 2021 di Occidental al n. 2: ecco i vini svelati oggi da “Wine Spectator” per la sua “Top 10” 2023. Dove, per l’Italia, in attesa di conoscere il “Wine of the Year”, domani, due sono, fino ad ora, le etichette italiane: il Taurasi Radici Riserva 2016 di Mastroberardino, al n. 5, ed il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020 di Antinori al n. 7 ...
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Wine & Food
Americani al ristorante, meno di 60 dollari per il vino: uno studio per Vinitaly
Quando gli americani scelgono il ristorante si basano principalmente sul menu, e non sulla carta dei vini. Questa, in ogni caso, deve essere semplice (meno di 100 etichette) e offrire prezzi ragionevoli: il 57% dei clienti opta per vini che costano meno di 60 dollari. Ecco le principali tendenze che emergono da un nuovo studio, condotto da “Quench Magazine” (la più longeva rivista Usa specializzata in food & drink), che sarà analizzato nel business forum wine2wine n. 10 (a Verona, dal 13 al 14 novembre), appuntamento internazionale dell’industria del vino, organizzato da Veronafiere. 
L’analisi fornisce spunti importanti per comprendere un mercato che, nonostante la frenata del 2023, rimane il principale per il nostro Paese: nella prima metà 2023, le importazioni di vino italiano negli Stati Uniti si sono attestate a 1,05 miliardi di dollari, in calo del -7% sullo stesso periodo 2022.
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Castello del Terriccio
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Consorzio Vini di Romagna
Tenuta Sette Ponti
WineNews.tv
Passato, presente e futuro del turismo del vino secondo la sua “ideologa”: Magda Antonioli
“Mai nessuno ha messo in discussione la qualità del prodotto enogastronomico, il nostro “petrolio”, ma abbiamo dovuto investire nell’accoglienza per far provare quelle esperienze di cui tanto si parla. Oggi ad essere cambiata è la comunicazione, che permette agli enoturisti di programmare prima il viaggio grazie alla tecnologia digitale. Che è fondamentale anche per le governance dei territori, che devono saper tradurre in strategia i numeri del turismo enogastronomico, a partire dal fornire tutte le informazioni per raggiungere e conoscere la meta”.
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