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N. 4.363 - ore 17:00 - Venerdì 5 Dicembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Bilanciare meglio domanda e offerta, rafforzare l’adattamento climatico, semplificare e armonizzare le pratiche di etichettatura, incoraggiare promozione e innovazione, ampliare la flessibilità degli impianti e stimolare le economie rurali con l’enoturismo. Ed ancora, rafforzare la capacità di rispondere all’evoluzione delle preferenze dei consumatori e di cogliere le opportunità che arrivano dai mercati emergenti. Sono questi i cardini del “Pacchetto vino” con il Consiglio e il Parlamento Europeo che hanno raggiunto un accordo provvisorio, in attesa del passaggio formale nei prossimi giorni (i contenuti in approfondimento). | |
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| | L’atteso “Pacchetto Vino” ha generato un “sentiment” positivo tra le rappresentanze di categoria in Italia, basti pensare al tema della promozione, che ha messo tutti d’accordo. Anche se, su alcuni punti, le opinioni sono più divergenti. Come sui sovvenzionamenti europei per lo sradicamento, la fine della scadenza del sistema di autorizzazione di impianto, le diciture per i vini “NoLo”. Ma il mondo del vino, in generale, plaude alle decisioni europee (le dichiarazioni in approfondimento). Ad iniziare dal Comitato Europeo delle Imprese Vinicole (Ceev), con la presidente Marzia Varvaglione che descrive “un valido pacchetto normativo, le misure in materia di promozione, investimenti ed enoturismo, in particolare, rispondono alle richieste di lunga data degli operatori. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli che il diritto dell’Ue non può risolvere tutte le sfide che ci troviamo ad affrontare”. Parla di “un nuovo Pacchetto Vino equilibrato, frutto dell’attenzione delle istituzioni, nonostante qualche tasto dolente”, Unione italiana vini (Uiv), soddisfatta, soprattutto, “in merito al rafforzamento della misura Ocm Promozione Paesi terzi”. Il direttore di Federvini, Gabriele Castelli, sostiene che “le semplificazioni in materia di etichettatura di vini e vermut unite ad una maggiore continuità garantita ai programmi di promozione, rappresentano passi concreti”. Per Confagricoltura, “l’accordo provvisorio contiene elementi positivi, in particolare in relazione alla promozione e alla flessibilità dei fondi” mentre Legacoop Agroalimentare, con il presidente Cristian Maretti, dice che “si tratta di un risultato atteso e importante. La Commissione Europea ha saputo cogliere la complessità del momento e l’urgenza delle richieste del comparto, mettendo in campo un metodo inclusivo che oggi porta a un primo traguardo concreto”. Il via libera al “Pacchetto dell’Ocm Vino” risponde a molte delle richieste anche di Coldiretti verso la semplificazione e la trasparenza in etichetta mentre Luca Rigotti, presidente del Settore Vitivinicolo di Confcooperative e del Gruppo Vino del Copa-Cogeca, parla di “un segnale importante” ma anche che “è molto deludente che alcuni elementi chiave, che avrebbero potuto rendere il testo più solido e efficace, siano stati esclusi”. | |
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| | Se è vero che negli ultimi anni ci sono stati tentativi, più o meno riusciti, di destagionalizzarlo, il panettone rimane, insieme al pandoro, uno dei simboli più amati e riconoscibili del Natale. Declinato in mille varianti: artigianale o industriale, classico o innovativo, scelto nella pasticceria di fiducia o firmato da grandi chef e brand del fashion. Panettone e pandoro insieme valgono 600 milioni di euro, con una produzione di 90.000 tonnellate, con l’export a 113 milioni di euro (e il 70% degli italiani non rinuncia a nessuno dei due, secondo l’indagine di AstraRicerche per Unione Italiana Food). Ma come orientarsi in un’offerta sempre più ricca e variegata? Ecco la guida di WineNews ai panettoni del Natale 2025, che anche quest’anno si arricchisce di speciali versioni salate e non dimentica un’incursione nel mondo del vino. | |
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| | | Entusiasmo, bellezza, sperimentazione, speranza di stabilità, resilienza, accessibilità e non solo: sono le parole chiave del 2026 per il vino italiano. Almeno secondo i vertici delle 24 cantine del Consorzio Italia del Vino, intervistate da WineNews (nei prossimi giorni il video), che riunisce realtà come Angelini Wines & Estates, Banfi, Bisol1542, Cà Maiol, Collis Heritage, Di Majo Norante, Diesel Farm, Drei Donà, Duca di Salaparuta, Ferrari Fratelli Lunelli, Gruppo Italiano Vini - Giv, Gruppo Mezzacorona, Herita Marzotto Wine Estates, Le Monde, Librandi Antonio e Nicodemo, Lunae Bosoni, Marchesi di Barolo, Medici Ermete & Figli, Mesa, Oniwines, Terre de La Custodia, Torrevento e Zonin1821, e la new enry Donnachiara, che ieri, in assemblea a Roma, ha riconfermato alla presidenza Roberta Corrà (già al vertice del Giv), con un fatturato aggregato di 1,5 miliardi di euro, ed il 15% dell’export nazionale. Nel 2025 il mercato ha rallentato, spiega il Consorzio: “non si tratta di un crollo, ma di un’erosione costante legata sia al costo della vita che ad un cambiamento culturale”. Guardando al 2026, l’inflazione che si stabilizza e lo smaltimento delle giacenze in alcuni mercati aprono ad uno scenario più favorevole: “è plausibile attendersi un rimbalzo moderato della domanda, trainato da bianchi e bollicine” ... | |
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| | | Sono 5 aziende agricole del Friuli Venezia Giulia, che hanno deciso di allearsi in nome della solidarietà: Borgo del Tiglio, Valentino Butussi (che ha messo in vendita i suoi vini alluvionati, imperfetti fuori ma ancora impeccabili da bere), Casa Riz, Molino Tuzzi e Martissima mettono a disposizione bottiglie e prodotti tipici per sostenere le vittime delle calamità naturali che hanno colpito il Collio il 17 novembre, devastando campi, strutture e abitazioni. Una maniera per trasformare i regali di Natale in un gesto concreto di aiuto. | |
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| | Da “Sciare con gusto” in Alta Badia, con i piatti di grandi chef stellati ed i vini dell’Alto Adige nei rifugi, a “I vini del Trentino a Palazzo” a Palazzo Scopoli a Tonadico, lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino; dai “Fogolars” nei ristoranti del Friuli, una tradizione che “Io sono Friuli Venezia Giulia” invita a riscoprire riunendosi attorno al focolare per le festività, al Morellino di Scansano che, con il Consorzio, sale sulle vette delle Dolomiti di Falcade e Passo San Pellegrino per “Snow Mike - Microfoni sulla Neve”; dall’ultimo weekend della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” con l’Alta Langa Official Sparkling Wine, ad “Eat - Enogastronomia a Teatro” a Spoleto, il Festival che porta la cultura del cibo e del vino nella città del “Festival dei Due Mondi”: sono solo alcuni degli eventi segnalati nell’agenda WineNews (in approfondimento). | |
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| | | A WineNews Carlo Ferrini, tra i più affermati ed esperti enologi del panorama italiano. “Ho vissuto tanti momenti nel vino, più belli e più difficili. Le cause della situazione di oggi sono tante: sovrapproduzione, prezzi alti, guerre, giovani che bevono meno, e così via, difficile dire quale pesi di più. Non esistono isole felici, difficoltà ci sono in tutti i Paesi e in tutti i territori, ma non dobbiamo scoraggiarci, è una fase di profonda trasformazione che attraversa tanti settori. Il vino per me è soprattutto eleganza”. | |
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