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N. 3.238 - ore 17:00 - Martedì 7 Settembre 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il racconto del lungo e virtuoso cammino delle cooperative nei terreni confiscati alle mafie, che portano i nomi di vittime innocenti come Placido Rizzotto, Rosario Livatino, Don Peppe Diana, Rita Adria e Beppe Montana, oggi luoghi di libertà in Sicilia, Campania, Puglia e Calabria, in cui nascono prodotti di qualità come il vino Centopassi, pasta, legumi, olio, miele, e non solo. Ecco “Le mani in pasta-I prodotti dei terreni confiscati alle mafie”, film di Daniele Biacchessi dal libro di Carlo Barbieri, presentato oggi alla Festa dell’Unità a Bologna, con il saluto del fondatore di Libera Don Ciotti. Una produzione che sarà realizzata in crowdfunding, con l’aiuto di tutti. |
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Per quasi 7 italiani su 10 il nuovo mood è “io penso positivo”, ed in tavola portano i cibi “del futuro” (che nel solo 2020 ammontano già a 6,2 miliardi di euro di investimenti), come prodotti a base vegetale con il sapore di carne e di alghe, farina di insetti e carne coltivata in vitro, convinti che, con l’aiuto della scienza e della tecnologia, si potrà contrastare la scarsità di cibo dovuta al climate change. Una tavola che esce profondamente trasformata dalla pandemia (1 su 2 ha cambiato consuetudini alimentari) e colorata di “verde”: l’88% associa al cibo il concetto di sostenibilità, compare la tribù dei climatariani (1 su 6 che adegua il proprio regime alimentare per ridurre l’impatto ambientale), il vegetarianesimo fa proseliti anche in chi non è veg e raddoppiano le vendite di prodotti vegani di nuova generazione, si riducono i consumi di carne (13%), e sempre di più si consumano prodotti locali e di stagione. Insomma, la food revolution è già in corso, e la ricerca attraverso il cibo di un maggior benessere fa sì che l’83% di italiani sia disposto a spendere di più per acquistare prodotti di qualità certificata. A dirlo è il “Rapporto Coop 2021” dell’Ufficio Studi di Ancc-Coop, di scena oggi a Milano, e che fotografa un’Italia in cui alla peggiore crisi di tutti i tempi segue la migliore ripresa di sempre (il balzo del Pil potrebbe sfiorare il 6%). Ma che non può vivere di solo export agroalimentare, tornato già ai livelli pre-Covid, ma sostenere i consumi interni. Nel 2021 sono ancora 27 milioni gli italiani costretti a fare rinunce e 5 milioni temono il protrarsi di sacrifici in ambito alimentare. La positività che si respira non corrisponde ad una rapida ripresa dei consumi (che per gli esperti ci sarà solo nel 2023), con il 28% che nel 2022 prevede un livello di spesa ancora inferiore sul 2019, e con la gdo stretta tra la morsa dei prezzi e l’inevitabile reinvenzione del proprio modello di business. “Dopo un 2020 impegnativo ma con un ritorno all’utile in quasi tutte le Cooperative, nel 2021 la riapertura del fuoricasa rallenterà le vendite. Ma prevediamo di chiudere l’anno con un fatturato retail in linea con il 2020”, ha detto il presidente Coop Italia Marco Pedroni, “lavorando su versanti che si rivelano sempre più urgenti come la sostenibilità, intesa come ambiente ma anche come etica”, ha spiegato l’ad Maura Latini”. |
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In un mondo diviso tra la voglia di superare la pandemia e di tornare alla normalità, ed i timori per una nuova ondata in autunno, anche il vino prova a guardare avanti, con gli eventi di promozione che ripartono, in Italia e nel mondo. E soprattutto in quegli Usa dove i consumi sembrano ripartiti (export italiano a +8,7% nei primi 5 mesi 2021 sul 2020, dati Istat). Una crescita da coltivare, con i produttori che vogliono tornare a battere i mercati di persona, incontrando distributori, agenti ed anche consumatori. Cosa, però, tutt’altro che semplice, con le frontiere Usa ancora di fatto chiuse (nell’approfondimento), come si apprende da tanti produttori che guardano con fiducia al mercato americano, ma con qualche perplessità ai prossimi grandi eventi, prima fra tutte quella “New York Wine Experience” firmata da “Wine Spectator”, in calendario dal 21 al 23 ottobre. |
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Senza i consumi fuoricasa, nella pandemia, il vino, lo spumante e lo Champagne hanno colmato la mancanza - ed i calici - degli italiani costretti a casa nel lockdown e che ancora non hanno ripreso a frequentare i locali a pieno ritmo. E, ora, continuano la loro crescita: nel primo semestre 2021 le vendite di vino in gdo hanno raggiunto quota 1,3 miliardi di euro, registrando un +9% sullo stesso periodo 2020, che diventa un +18,4% sul 2019, pari a 200 milioni in più negli ultimi 2 anni. Emerge dai dati Nielsen analizzati da Coop per WineNews. Nel primo semestre 2021 le vendite di vino hanno raggiunto quota 1.074.506.326 euro (da 1.040.577.655 del 2020), e spumanti e Champagne 280.274.470 euro (da 202.044.919). I vini Dop italiani sfiorano i 580 milioni di euro, mentre gli Igp valgono oltre 287 milioni. Tra le tipologie, se sono i rossi a trainare la crescita in termini di fatturato (354.078.414 euro nel primo semestre 2021), ad andare per la maggiore nel biennio 2019-2021 sono stati i bianchi (+23% di vendite, a fronte del +18% dei rossi e del +13% dei rosati), con un vero e proprio exploit degli spumanti, ed in particolare del Prosecco (+58%, a 140.112.187 euro nel primo semestre 2021), per non parlare dello Champagne (+62%, 18.799.964 euro). |
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Della passione dei giocatori dell’Nba per il vino abbiamo scritto spesso. Ma ora il n. 1 della nostra epoca, “The King” Lebron James è venuto a toccare con mano l’Italia del vino. E come raccontano le sue storie sui suoi profili social, seguiti da milioni di fans, ha fatto tappa a Monteverro, nella Maremma Toscana. Ennesimo post legato al vino italiano, per Lebron, che, nel tempo, ha “condiviso” il Sassicaia, gli Amarone della Valpolicella di Speri e Quintarelli, ma anche anche il Brunello di Montalcino di Uccelliera ed il Montepulciano d’Abruzzo di Emidio Pepe … |
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Un carburante per auto da corsa ottenuto da scarti di agricoltura e viticoltura: Total, compagnia petrolifera francese, sta sviluppando un combustibile 100% rinnovabile da introdurre il prossimo anno nel Campionato del Mondo Endurance Fia (inclusa la celebre “24 Ore” di Le Mans) e all’European Le Mans Series. Denominato “Excellium Racing 100”, il carburante - a base di bioetanolo, ricavato da residui dell’industria vinicola francese, e da Etbe, composto chimico prodotto nella raffineria Total di Feyzin, vicino a Lione, da materie prime provenienti anche dall’economia circolare - porterebbe a una riduzione di almeno il 65% delle emissioni di Co2 delle vetture da corsa. Una novità che apre un nuovo capitolo nella transizione energetica del mondo dei motori. |
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A WineNews Francesco Zurlo, professore e preside vicario della Scuola di Design del Politecnico di Milano e presidente del Consorzio Polidesign. “Il design fondamentale nella costruzione della relazione tra vigneto e paesaggio, così come nella costruzione delle cantine e delle sale degustazione. Tra le nuove frontiere del wine design la digitalizzazione e la sostenibilità, su cui il design può intervenire a 360 gradi, dalla cura del territorio alla logistica, fino alla bottiglia”. |
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