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N. 4.092 - ore 17:00 - Lunedì 18 Novembre 2024 - Tiratura: 31.235 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Intriganti, caratterizzati da finezza e bevibilità: sono i Brunello di Montalcino 2020 protagonisti a Benvenuto Brunello (con i migliori assaggi dello staff di WineNews, tra i vini presenti, firmati da Canalicchio di Sopra, Caparzo, Castello Tricerchi, Cortonesi, Corte Pavone, Fattoi, Gianni Brunelli, Giodo, Gorelli, Le Chiuse, Maté, Le Ragnaie, Poggio Antico, Salvioni, e Tenuta di Sesta, mentre tra le Riserva 2019 spiccano Banfi, Camigliano, Collemattoni, Poggio di Sotto e Ridolfi, in approfondimento). Per un’annata 2020, descritta dal nuovo format di valutazione qualitativa “Brunello Forma” del Consorzio, come “accattivante, brillante, succulenta”.
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| | Il vino italiano è il più amato in Usa (nei primi 8 mesi 2024 export in crescita a 1,25 miliardi di euro). Dal pubblico, ma anche dalla critica, come conferma la presenza del Belpaese, ancora una volta massiccia, e con tanti vini diversi, dal Nord al Sud, ma con tantissima Toscana (14 su 20, il 70%), nella “Top 100 - 2024” by “Wine Spectator”, la classifica influente sul mercato del vino. Dopo i 24 della classifica 2023 (con il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano al n . 1, e ben 7 Chianti Classico), 20 i vini italiani in questo 2024, con l’Italia che è il Paese più rappresentato, dopo gli Usa. Così, ai due vini tricolori in “Top 10” già annunciati nei giorni scorsi, ovvero un mito del vino italiano come il Tignanello 2021 della Marchesi Antinori, al n. 3, ed un grande alfiere delle Langhe come il Barolo Albe 2020 di G.D. Vajra, al n. 9, oggi si sono aggiunti il Chianti Classico Berardenga Riserva 2021 di Fattoria di Felsìna al n. 13, davanti al Brunello di Montalcino 2019 di Caprili, al n. 15, al Bolgheri Superiore Piastraia 2021 di Michele Satta al n. 18, ed al Brunello di Montalcino 2019 de La Fiorita al n. 19. Ancora, al n. 22 c’è il Brunello di Montalcino Pelagrilli 2019 di Siro Pacenti, davanti al Chianti Classico Il Grigio Riserva 2021 di San Felice, al n. 24. Al n. 28 ancora un altro Brunello di Montalcino 2019, quello di Castello Romitorio, mentre al n. 33 c’è un classico del Nord Italia, come l’Alto Adige Pinot Grigio 2023 di Elena Walch. Posizione n. 35, invece, per I Sodi di San Niccolò Igt Toscana 2020 di Castellare di Castellina, mentre al n. 37 ecco il Chianti Classico 2021 di Vallepicciola. Si vola in Piemonte, poi, al n. 42, con il Barbera d’Alba La Gemella 2022 di Giovanni Viberti, per scendere in Sicilia al n. 44, con il Nero D’Avola Lagnusa 2022 di Feudo Montoni. Al n. 46 il Saffredi 2021 di Fattoria Le Pupille, mentre al n. 49 c’è il Cabernet Sauvignon Santa Cristina Igt Toscana 2022 di Santa Cristina, e al n. 50 il Chianti Classico Gaiole Colledilà Gran Selezione 2021 di Barone Ricasoli. Al n. 60 un grande delle Marche, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra 2022 di Umani Ronchi, al n. 70 il Soave Classico Otto 2022 di Prà, e al n. 85 un pezzo della storia del vino di Toscana, la Vernaccia di San Gimignano Tradizionale 2022 di Montenidoli. | |
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| | Rafforzare le misure di prevenzione dagli effetti degli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e garantire l’accesso dei produttori ai regimi assicurativi. Ecco due dei punti principali che entreranno nelle raccomandazioni finali del gruppo di alto livello Ue sul vino, riunitosi venerdì passato a Bruxelles per il terzo round di colloqui, prima di arrivare ad adottare il testo che fornirà un contributo alla riflessione sulla futura politica agricola comune post-2027 (e che dovrebbe essere presentato il 16 dicembre 2024). Intanto, da quanto apprende WineNews, mercoledì 20 novembre è in calendario una riunione sul tema tra le rappresentanze di filiera ed il Ministero dell’Agricoltura, ed è probabile che sul tavolo arrivi anche il decreto sulla produzione del vino dealcolato in Italia, che gran parte della filiera richiede da tempo.
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| | | Sono i “guardiani” dei territori (nati però, in genere, storicamente, sulla scia, la visione e gli investimenti di singole aziende pioniere), e importanti veicoli in termini sociali ed economici. Il loro ruolo è determinante per la promozione del territorio (insieme, però, al lavoro delle singole aziende e dei brand più importanti, ndr), sicuramente un asset decisivo per lo sviluppo di una denominazione, ma anche per la valorizzazione e la tutela dei vini in Italia e all’estero. Scrivere le regole comuni di produzioni nei disciplinari, fare promozione e tutelare il “marchio collettivo” della denominazione era, è, e sarà il ruolo dei Consorzi di tutela del vino. Sulla direzione da intraprendere nei prossimi anni ne hanno parlato alcuni dei vertici dei Consorzi più importanti d’Italia nel talk “Quale futuro per i Consorzi del vino”, di scena a “Benvenuto Brunello”: sul palco si sono alternati Fabrizio Bindocci, presidente Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Albiera Antinori, presidente Consorzio per la Tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, Christian Marchesini, presidente Consorzio Valpolicella, Giovanni Manetti, presidente Consorzio Vino Chianti Classico, Graziano Nicosia, vicepresidente Consorzio Etna, e Sergio Germano, presidente Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (in approfondimento).
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| | | In prima fila Claudio Ranieri, neo-allenatore della Roma; la cantante Giorgia, oggi conduttrice di X Factor; Al Bano, artista e produttore di vino; Bruno Vespa, anchorman e vignaiolo; campioni come Francesco Moser e politici come Massimo D’Alema; il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e WineNews, con il direttore Alessandro Regoli, insieme a produttori di tutta Italia, oltre 1.200 persone: glamour e grandi bottiglie alla festa dei “Cinque Grappoli” by Bibenda 2025, a Roma, con Franco Maria Ricci “deus ex machina” della serata di gala.
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| | Arriva a 15,5 milioni di euro, cifra che comprende i 460.000 euro raccolti dalla “Pièce de Charité”, il Beaune Premier Cru Les Bressandes 2024 (228 litri), il ricavato della storica asta annuale (edizione n. 164) dell’Hospices de Beaune, di scena ieri, in Francia, alle Halles de Beaune, in Borgogna. In totale 449 lotti, battuti da Sotheby’s, e, quindi, con un “catalogo” più piccolo, in volume, sul 2023 (furono 753 le botti in asta, per un incasso superiore ai 24 milioni di euro), un numero che risente dell’effetto climatico. Il lotto più “caro”, anche grazie a vip d’eccezione, andrà a finanziare le attività di due grandi associazioni come “Medicins Sans Frontieres”, con il supporto della regista Zabou Breitman e dell’attore Dominic West, e la “Global Gift Foundation”, che si occupa di bambini, donne e famiglie bisognose, e che avrà come testimonial l’attore Jean Reno e la star Eva Longoria. | |
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| | | “Il primo vino che ho bevuto con consapevolezza è stato un Brunello Biondi-Santi, insieme all’attrice francese Carole Bouquet, capendo il valore che può avere una grande bottiglia. La Apollonio Vini mi ha dedicato anche un’etichetta, e sono appassionato dei vini del Salento”. Così, a WineNews, il regista Ferzan Özpetek, autore di film-cult come “Le fate ignoranti” e “Mine vaganti”, e nei quali anche la tavola è sempre protagonista. Del Brunello di Montalcino è stato “testimonial”, firmando la piastrella celebrativa dell’ultima vendemmia 2024. | |
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