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N. 3.508 - ore 17:00 - Lunedì 19 Settembre 2022 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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I dati sull’export del vino italiano in Canada fanno ben sperare le aziende del Belpaese: nel primo semestre 2022 le importazioni hanno superato i 134 milioni di euro (+26,7%), con i canadesi che continuano a premiare le produzioni top. Non ci poteva essere mercato migliore, allora, da cui far ripartire la nuova stagione dell’Istituto Grandi Marchi, che unisce 18 dei nomi più prestigiosi del vino del Belpaese, protagonista della cena di gala organizzata (in collaborazione con la Iem di Marina Nedic e Giancarlo Voglino) da SAQ, l’ente che detiene il monopolio e la distribuzione degli alcolici nella provincia del Quebec, per i suoi top clients a Montreal. |
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Mentre si continua a scavare nel fango per cercare di ripartire nei territori delle Marche colpiti dall’alluvione del Misa che ha sommerso Senigallia, Ostra, e non solo, la conta delle vittime per ora si ferma a 11, con 2 dispersi. Un bilancio tragico già di suo, al quale si aggiunge lo sconforto di chi ha perso case, automobili, negozi, bar, ristoranti, enoteche e aziende da rimettere in piedi dove possibile, e al quale, come spesso accade in questi casi, sempre meno frequenti, fanno da contorno le polemiche contro la burocrazia che, come sostenuto anche dai Geologi delle Marche, frena quegli interventi che potrebbero prevenirli. Perchè non sono stati direttamente gli oltre 400 millimetri di pioggia caduti in poche ore a fare danno, ma la piena dei fiumi esondati, ed il fango. Il vino, tutto sommato, si è salvato, fatta eccezione per la cantina Boccafosca di Ostra, che è stata sommersa, e dove pian piano sono ripartiti almeno gli impianti di refrigerazione per le uve, peraltro in una fase di piena vendemmia (ed i cui problemi hanno indirettamente colpito anche altre realtà per cui fa attività di stoccaggio e lavorazione come Velenosi, come raccontato dalla produttrice Angela Velenosi). Ma il settore enoico complessivamente non ha avuto grossi danni, come testimonia, a WineNews, Michele Bernetti, alla guida di Umani Ronchi, una delle più importanti realtà marchigiane, e dell’Istituto Marchigiano di tutela Vini. “Il primo pensiero è per le vittime, naturalmente che sono tante come quelle di un terremoto, e per tanti altri settori, non solo ristorazione e turismo, ma anche artigianato del territorio, che sono stati colpiti in maniera importantissima. Cantine e vigneti tutto sommato si sono salvati, abbiamo fatto un giro d’orizzonte tra le cantine e, a parte qualche caso limite, non sembrano esserci particolari criticità, perchè quasi tutte le cantine ed i vigneti sono in collina, ed il disastro l’ha fatto la piena del Misa, non tanto la pioggia, per quanto eccezionale. Insomma, grosse criticità non ce ne sono, neanche per la vendemmia, che è verso la conclusione per il Verdicchio e per le varietà a bacca bianca, che hanno sorpreso per qualità e quantità, così come sono sorprendenti in positivo le varietà rosse, Montepulciano d’Abruzzo in testa, e per le quali la raccolta è sempre più vicina”(continua in approfondimento). |
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“Il vino con Milano intorno”: è il messaggio scelto dalla “Milano Wine Week 2022”, di scena dall’8 al 16 ottobre, pronta ad accogliere un palinsesto di iniziative rivolte ad appassionati, opinion leader e operatori. Il fulcro saranno i sei “Wine Districts”, veri e propri presidi dei Consorzi: Sempione-Arco della Pace, Brera, Porta Venezia, Eustachi Plinio, Porta Romana e Navigli, che diventeranno Consorzio dell’Asti Spumante e Moscato d’Asti District, Consorzio di Tutela Lugana District, Medways District (distretto del Consorzio Tutela Vini del Sannio Dop), Chianti Lovers District, Colli di Parma Wine District e Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Turnover importante, rispetto al 2021, con le mancate conferme dei Consorzi di Brunello, Valpolicella, Prosecco Docg, Franciacorta, Vini d’Abruzzo e dell’isola dedicata alla Regione Liguria.
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Il record dell’ora in bicicletta nel 1932, di Giuseppe Olmo, e le vigne di Carmignano, denominazione tra le più storiche del vino di Toscana; uno dei gruppi industriali più articolati d’Italia, Olmo Group, produttore leader in Europa di poliuretano, e la bellezza di una villa rinascimentale, che fu dei Medici, la produzione di olio e di vino e l’ospitalità di alto livello: sono gli ingredienti della storia di Tenuta di Artimino, villa medicea di assoluta bellezza, ad Artimino (in provincia di Prato, ma veramente a due passi da Firenze) contornata da 700 ettari di terreni, di cui 70 a vigneto, acquisita negli anni Ottanta del Novecento dalla famiglia ligure Olmo, che guida Olmo Group, impegnato anche nel turismo di montagna in Valsassina, in Lombardia, oltre che, ovviamente, in Toscana, con Tenuta di Artimino. Che, da un decennio, è guidata dai nipoti di Giuseppe, Francesco Spotorno Olmo e Annabella Pascale, che ora aprono una pagina nuova. Sul fronte dell’accoglienza, con il gruppo spagnolo La Meliá Hotels International, tra i più importanti nel turismo di lusso, e sul fronte vinicolo, con la consulenza enologica di Riccardo Cotarella, e quella manageriale di Vincenzo Ercolino. Con la voglia di rilanciare non solo l’azienda, ma tutta la denominazione del Carmignano, come spiega Annabella Pascale, a WineNews (in approfondimento). |
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Chi meglio di Marsala, che, alla fine del Settecento, ha avuto il merito di aver fatto conoscere il vino italiano agli inglesi - grazie al mercante John Woodhouse, che scoprì la varietà liquorosa qui prodotta e cominciò ad esportarla con grande successo oltremanica - poteva ospitare, per la prima volta nella storia, una speciale sessione dedicata ai “Vini dolci, liquorosi e fortificati” del Concours Mondial de Bruxelles? Il prestigioso evento internazionale ha scelto proprio la Sicilia come luogo per il suo quarto e ultimo appuntamento del 2022 (dal 20 al 23 settembre). |
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Quali sono i nuovi ristoranti da provare secondo i più grandi chef italiani? Da questa domanda nasce la missione dei TheFork Awards, il progetto firmato da TheFork (app leader nella prenotazione online dei ristoranti) e “Identità Golose”. Dei 200 ristoranti selezionati negli anni (il progetto è stato lanciato nel 2018) ben 24 hanno conquistato almeno una stella Michelin a seguito della propria partecipazione ai TheFork Awards e molti altri sono stati menzionati nella Rossa o in altre prestigiose guide. In particolare dei 64 ristoranti nominati per l’edizione 2021, 7 hanno ricevuto una stella Michelin, uno il riconoscimento di Bib Gourmand e 22 la menzione. Fino al 3 ottobre 2022 è possibile votare la propria insegna preferita sul sito www.theforkrestaurantsawards.it e contribuire così a definire la short list dei 10 ristoranti più votati e il People’s Choice Award. |
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La storia del Vigna del Sangiovese in purezza che nasce dal vigneto piantato nel 1935 nel Valdarno in Toscana dal Principe Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, per celebrare la conquista dell’Abissinia e la nascita dell’Impero Coloniale Italiano, dagli anni Cinquanta del Novecento di proprietà della famiglia Moretti Cuseri e “fiore all’occhiello” di Tenuta Sette Ponti, che prende il nome dal numero dei ponti sul fiume Arno tra Arezzo e Firenze. Tra cui il Ponte Buriano raffigurato nello sfondo del capolavoro di Leonardo da Vinci. |
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