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N. 4.093 - ore 17:00 - Martedì 19 Novembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Piccoli segnali positivi per i fine wine monitorati dal Liv-Ex: l’indice principale, il Liv-Ex 100 (per l’Italia ci sono il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Barbaresco 2019 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Masseto 2019 e 2020 e l’Ornellaia 2020 di Frescobaldi, il Sassicaia 2018, 2019 e 2020 della Tenuta San Guido, il Solaia 2019 ed il Tignanello 2019 e 2020 di Antinori, ed il Redigaffi 2020 di Tua Rita), vede per la prima volta da marzo, un piccolo +0,1%, così come l’Italy 100 (+0,2%). | |
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| | I consumi di vino nel mondo sono calati del 7,5% in 20 anni. Ma se ci sono aree che si sono nel tempo un po’ disaffezionate al nettare di Bacco, ce ne sono altre, come Stati Uniti, Asia e Australia, dove i volumi di acquisto sono in crescita. E segnali positivi, pur in un contesto difficile, giungono, pare, anche dall’Italia (dove i consumi sono scesi da 29,3 a 21,8 milioni di ettolitri), e soprattutto dai giovani consumatori che, puntando l’attenzione su vini di qualità, sostenibili, biologici in testa, e più leggeri, stanno incrementando almeno i consumi occasionali, con i Millennials e la Generazione Z arrivati a una quota del 73%. A dirlo è la ricerca Nomisma Wine Monitor, “Vino 5.0: la rivoluzione dei consumi”, presentata, ieri a Roma nel Forum Mondiale delle Donne del Vino n. 3, organizzato da Donne del Vino, guidate da Daniela Mastroberardino, che ha radunato le rappresentanti di dodici associazioni provenienti da tutto il mondo (i loro interventi in approfondimento) con cui l’Italia, a partire dal 2019, sotto la presidenza di Donatella Cinelli Colombini, ha costituito un network internazionale e siglato un patto di collaborazione. I trend di consumo analizzati da Nomisma dimostrano che il requisito di sostenibilità del vino, in tutte le sue declinazioni, packaging compreso, sta diventando sempre più rilevante. L’85% degli interpellati ritiene che nei prossimi tre anni il vino biologico sarà quello maggiormente in crescita nei consumi. E la pensa così l’85% degli intervistati, per quanto riguarda le prospettive di consumi di vini che abbiano in genere una certificazione di sostenibilità. Si scommette anche sull’appeal dei vini da vitigni autoctoni (75%) e sui vini dei piccoli produttori (79%). Si conferma, inoltre, la tendenza sul low e no alcol da parte dei giovani: per il 53% della Generazione Z il futuro è verso vini a minor tasso alcolico e il 31% punta sulla crescita dei vini dealcolati. La ricerca Nomisma rimarca anche come l’enoturismo sia un punto di forza del Belpaese, con la spesa media nel 2024 che ha totalizzato i 2,9 miliardi di euro. E le imprenditrici donne sono protagoniste nell’ospitalità (76% delle addette è rosa), marketing (80%) e attività agrituristica (75%). Donne sempre più protagoniste anche nei consumi di vino: la quota è infatti cresciuta al 41,5%, rispetto al 15,5% di 8 anni fa. | |
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| | Si chiama “Note d’Autunno” ed è prodotto da Cantine Volpetti di Ariccia, nel Lazio, il “miglior Novello d’Italia” 2024; al secondo posto il Novello della griffe marchigiana Velenosi e, al terzo posto, quello della Casa Vinicola Criserà, in Calabria. Ecco i migliori vini del Concorso n. 18, dell’Istituto Italiano del Vino e dell’Olio Novello. “I dati - ha dichiarato il direttore Tommaso Caporale - vedono un leggero segnale di ripresa, con una produzione in aumento: quest’anno siamo a 3,5 milioni di bottiglie (nel 2023 erano meno di 3 milioni). Ma soprattutto c’è un rinnovato interesse da parte della cantine: alcune di quelle che avevano smesso di farlo adesso lo producono di nuovo”. Ribadita la proposta di revisione del processo di fermentazione con macerazione carbonica: l’obiettivo è portare l’attuale percentuale del 40% minimo al 100%. | |
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| | | “La grande dottrina “Tutti gli uomini sono creati uguali”, inserita nella Dichiarazione di Indipendenza da Thomas Jefferson, fu parafrasata dagli scritti di Philip Mazzei, un patriota italiano amico stretto di Jefferson”: a dirlo è John F. Kennedy nel libro “A Nation of Immigrants” scritto nel 1958 dal futuro Presidente Usa. Parole che ricordano come sia la storia a legare le famiglie Kennedy e Mazzei, e attraverso le gesta dei loro antenati, gli Usa e l’Italia. Una storia che, grazie al vino - di cui gli Usa sono oggi, oltre che importante Paese produttore, anche primo mercato al mondo, e il n. 1 per le esportazioni italiane - è stata ricordata, nei giorni scorsi, nell’annuale Gala solidale della Robert F. Kennedy Human Rights Italia a Milano, che, accanto ai piatti dello chef stellato Vito Mollica, ha visto nei calici il Philip Toscana Igt di Marchesi Mazzei dedicato a Filippo Mazzei (1730-1816), liberale, patriota americano e pioniere, con Jefferson, della viticoltura in Virginia, simbolo della natura trans-atlantica della rivoluzione americana e primo immigrato italiano ad aver promosso relazioni politico-economiche tra Usa e Italia, ma anche ad aver portato le barbatelle dei vitigni toscani oltreoceano. E con il quale hanno brindato Kerry Kennedy, presidentessa onoraria Rfk Italia, e Francesco Mazzei, vicepresidente e ceo Marchesi Mazzei. | |
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| | | Lombardo, di Cremona, ma sommelier del ristorante Da Vittorio a Shangai (due stelle Michelin): è Andrea Gualdoni il “miglior Sommelier d’Italia Associazione Italiana Sommelier 2024 - Premio Trentodoc”, proclamato, nei giorni scorsi, a Firenze, nella presentazione ufficiale della guida “Vitae 2025” by Associazione Italiana Sommelier (Ais), guidata da Sandro Camilli, dove sono stati proclamati anche i 22 “Tastevin” Ais, vini “che rappresentano un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso la biodiversità vitivinicola del Belpaese” (in approfondimento). | |
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| | Il Trentodoc Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015 di Ferrari, il Bolgheri Sassicaia 2021 della Tenuta San Guido (giudicato con 100 punti), l’Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2021 di Cantina Terlano, il Costa d’Amalfi Rosato 2023 di Marisa Cuomo, il Trentino Vino Santo Emblemi d’Amor 2009 di Giovanni Poli: ecco i 5 migliori assaggi, il meglio del meglio de “Le Tre Stelle Oro”, i vini migliori per ogni tipologia secondo la “Guida Oro I Vini di Veronelli” 2025 del Seminario Permanente Luigi Veronelli (dal 30 novembre in libreria, online e in app). Assegnati anche i 10 “Vini Sole”, premi attribuiti a vini e realtà d’eccellenza in grado di coniugare diversi fattori, tra cui originalità, capacità, cura, storia e lungimiranza, a cantine come Podversic, Perusini, Stroblhof, Resistenti Nicola Biasi, Inama, Tabarrini, Amalberga, Caparra & Siciliani, Cusolito e Tenute Gregu. | |
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| | | A WineNews, Anna Scafuri, giornalista Rai e caposervizio Tg1 Economia, che da oltre 25 anni commenta economia, agricoltura e food & wine: voce autorevole dell’informazione agroalimentare italiana e testimone della sua evoluzione. Dalla presenza del wine & food su testate, telegiornali e radiogiornali, al crescente riconoscimento della ristorazione e del vino italiani che, forse, dice Scafuri, “con i miei servizi ho contribuito a far conoscere”, agli uffici stampa di aziende, istituzioni, consorzi ed eventi, migliorati, anche se c’è ancora molto da fare … | |
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