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N. 4.378 - ore 17:00 - Mercoledì 31 Dicembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Un 2025 che si conclude con un incremento complessivo delle vendite pari al +8% sul 2024, per un totale stimato di 98 milioni di bottiglie: è il bilancio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, che raggruppa oltre 220 aziende che quotidianamente promuovono i valori della denominazione e di un prodotto profondamente legato al proprio territorio, Patrimonio Unesco. Un vero e proprio fenomeno del made in Italy, che che quest’anno ha visto realizzare attività promozionali in 8 Paesi e oltre 100 masterclass, oltre che collaborazioni con importanti istituzioni del cinema e della letteratura, come la Mostra del Cinema di Venezia. | |
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| | A casa con amici e parenti o al ristorante, in agriturismo o in qualche veglione per poi brindare nelle tante piazze d’Italia, si avvicina l’ora dell’ultima cena dell’anno, e del brindisi che saluta un 2025 complicato, per dare il benvenuto ad un 2026 che si spera, come sempre, migliore dell’anno prima. Con tavole imbandite che saranno una celebrazione della festa, e di quel modo di intendere la convivialità e lo stare a tavola che è tra i cardini del riconoscimento della Cucina Italiana a Patrimonio Unesco. Ma il Capodanno è anche un momento fondamentale per i consumi di prodotti agroalimentari, dei vini, e per il mondo del turismo e della ristorazione. E così, secondo Fipe-Confcommercio, 4,6 milioni di persone festeggeranno in uno dei 76.500 ristoranti aperti questa sera, per una spesa complessiva stimata in 439 milioni di euro (+9,7% sul cenone 2024). Più in generale, sottolinea Confcooperative, i cenoni muoveranno un giro d’affari complessivo di 2,5 miliardi di euro, 200 milioni in più del 2024, con tanti menù, a casa o al ristorante, all’insegna del pesce, e della tradizione più in generale. Di cui, per San Silvestro, sono simboli assoluti cotechino e zampone: sono oltre 3,3 milioni i pezzi venduti delle due versioni Igp di Modena, secondo il Consorzio che le tutela, per un giro d’affari complessivo, nel 2025, di 21,3 milioni di euro. In generale, stando ad un sondaggio Coldiretti/Ixe’, il 42% degli italiani festeggerà in casa, altrettanti da parenti o amici, mentre il 16% sceglierà ristoranti e agriturismi, che registrano oltre 400.000 prenotazioni (+5% sul 2024). La spesa per il cenone divide comunque le famiglie: il 30% riuscirà a contenere il budget entro i 50 euro, il 28% spenderà tra i 50 e i 100 euro, e il 22% arriverà a 150 euro. Immancabili, in ogni caso, le bollicine: se secondo Fipe, solo stasera, nei locali italiani, salteranno 1,3 milioni di tappi, 100 milioni di bottiglie di spumante stappate saranno il “saldo” delle festività, secondo Coldiretti e Ixe’, con il Prosecco (Doc, Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg e Asolo Superiore Docg) a dominare, seguito da Asti, Franciacorta e Trentodoc, accanto ad Alta Langa, Moscato e Oltrepò Pavese, ma con nei calici anche le tante espressioni da vitigni autoctoni che sono nate in questi anni in tutta Italia. Cin! | |
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| | “L’uomo è ciò che mangia”: se è dalla frase di Feuerbach che si è iniziato a ragionare sul valore filosofico del mangiare e solo in tempi recentissimi si è cominciato a ragionare del valore culturale della tavola, “minacciata” dall’avanzare di un unico modello alimentare in nome del “gastronomicamente corretto” per l’ambiente e la salute, da sempre l’uomo costruisce la sua identità sociale e culturale anche intorno ai pasti. Perché la filosofia del mangiare bene è quella in cui il cibo alimenta le teste oltre che le pance. Un pensiero, sempre più attuale, quello del filosofo Diego Fusaro per il quale “sedersi a tavola in buona compagnia e mangiare i piatti tradizionali del proprio territorio è un atto filosofico e culturale”, mentre “togliere il vino dalla tavola significa perdere una parte della nostra civiltà”, da rileggere nel volume “La dittatura del sapore”. | |
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| | | Un miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate (1,03 miliardi), di cui oltre 360 milioni destinate alle festività, con 106 milioni di bottiglie di bollicine, di cui il 96% made in Italy, stappate in Italia (+4%) tra Natale e Capodanno. Nonostante un 2025 difficile per fattori esterni (tra dazi, calo di consumi in generale, abitudini che cambiano), le bollicine tricolori (con performance migliori dei vini fermi) sono destinate a vivere un fine anno da protagoniste, forti anche di un dato export all’insegna della stabilità che, come mostrano i dati Istat analizzati da WineNews, vede nei primi 9 mesi 2025, raggiungere 1,67 miliardi di euro in valore, un dato non lontano da quello record 2024 (-0,5%), con una crescita nei volumi a 400,6 milioni di litri (+2,19%). A testimoniare la solidità del comparto ci sono anche i dati dell’Osservatorio del Vino Uiv-Ismea nel consueto focus di fine anno, che affermano come, complessivamente, ci sia una crescita del +1,8% sul record produttivo del 2024, con quantità quasi triplicate negli ultimi 15 anni. Spinte dall'export, dove vanno 7 bottiglie su 10, ma anche dalla domanda interna in crescita (+5% sul 2024), mentre calano “i brindisi con sparkling stranieri, con un trend previsionale delle importazioni a -8%”. | |
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| | | Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi della ristorazione dell’intrattenimento e del turismo, ha accolto con favore le misure della Manovra, approvata ieri. “Consapevoli del limite imposto dal vincolo di bilancio che ha impedito interventi più importanti, apprezziamo i provvedimenti per promuovere consumi e lavoro, con interventi mirati sulla fiscalità e il recupero di potere di acquisto dei lavoratori anche del nostro comparto”, ha detto il presidente Lino Enrico Stoppani. Ma si poteva fare di più “per ridurre il cuneo fiscale” | |
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| | Da poco la Cucina Italiana è stata stata ufficialmente riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, eppure c’è chi, da sempre, promuove i suoi valori di pratica culturale che unisce sostenibilità, diversità bioculturale e trasmissione dei saperi: la rete di Cittaslow, che raggruppa paesi e piccole città, nata nel 1999 ad Orvieto grazie a Slow Food, ed è basata sulla valorizzazione delle materie prime, sul rispetto della stagionalità, sulla convivialità, sulla tutela delle tradizioni, sul legame stretto con il territorio e sull’apporto dei piccoli produttori. La cucina italiana e le “città del buon vivere” rappresentano un binomio imprescindibile, e le Cittaslow - marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città in 33 Paesi - permettono di compiere un itinerario gastronomico in Italia tra produttori e prodotti. | |
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| | | La visione, tra passato e futuro, di una delle tenute storiche del Carmignano: “la rotta è tracciata, ma è fondamentale mettersi in discussione”. A WineNews le riflessioni di Filippo Contini Bonacossi, quarta generazione alla guida di Tenute di Capezzana, tra famiglia, clima, consumi e territorio. “Guidare un’azienda con mille anni di storia è una grande responsabilità, dove la qualità è riconosciuta, ma va sempre migliorata. C’è una rotta indicata dalla scia millenaria e la nave va portata al sicuro, rimanendo aperti al cambiamento”. | |
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