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N. 4.321 - ore 17:00 - Mercoledì 8 Ottobre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Le piemontesi Giacomo Conterno, Ettore Germano, Gaja e La Spinetta, la franciacortina Ca’ del Bosco, ed ancora Terlano, dall’Alto Adige, Ferrari, dal territorio del Trentodoc, le toscane Banfi, Fèlsina, Fontodi e Tua Rita, e, dal Lazio, Casale del Giglio: sono le 12 cantine capaci di fare “tripletta” tra i “5 Grappoli”, il massimo riconoscimento qualitativo assegnato da “Bibenda” 2026, l’edizione n. 28 della storica guida della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), guidata da Franco Ricci, di scena il 22 novembre, a Roma. Eccellenze tra le eccellenze, con ben 764 vini che hanno ottenuto il massimo riconoscimento (in approfondimento).
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| | “Ho scritto questo libro perché desidero che gli italiani conoscano qual è la percezione dell’Italia e degli italiani al di là delle nostre frontiere. L’Italia e il made in Italy hanno una potenza incredibile”. Così Gianni Gagliardo, tra i più importanti produttori di Barolo e presidente dell’Accademia del Barolo, con la passione della scrittura (è al quarto libro), ha spiegato la genesi della sua ultima fatica letteraria, “Il fascino di un Paese straordinario”, presentato nella Biblioteca del Senato, a Roma, in un talk moderato dal direttore Tg2 Antonio Preziosi, con gli interventi di Gianni Letta, giornalista e politico di lungo corso) nonché Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei Governi di Silvio Berlusconi), e Luca Cordero di Montezemolo, già manager di tanti importanti brand del made in Italy (è stato presidente di Fiat, Ferrari, Maserati, Alitalia, Fiera Internazionale di Bologna e Confindustria, ed è attualmente presidente di Manifatture Sigaro Toscano, e direttore di McLaren Group, ndr), che hanno curato, rispettivamente, la prefazione e post prefazione del libro. Gagliardo ha ricordato come, con in mano due valigie, una contenente i vestiti e l’altra campioni di vino, sia andato, negli Anni Ottanta e Novanta del Novecento, “a proporre un prodotto in Paesi del mondo dove non serviva, e, quindi, era verosimile che rifiutassero la richiesta di appuntamento. Invece, mi hanno sempre ricevuto tutti, specialmente gli asiatici, e questo perché ero italiano”. La parola Italia, ha rimarcato Gagliardo, “trasmette all’estero qualcosa che è simpatia, capacità, un contenuto che il made in Italy rafforza, dobbiamo essere assolutamente consapevoli di ciò. Teniamo conto che ci sono più italiani fuori che nei confini nazionali, 60-80 milioni di persone che sono automaticamente degli ambasciatori dell’Italia”. Una visione condivisa da Gianni Letta, che ha sottolineato come dietro al vino, come quello portato nel mondo da Gagliardo, ci fosse (e ci sia), “un’etichetta più profonda, più complessa, che era quella dell’italianità, perché quel vino si portava gran parte di quel patrimonio di storia, di tradizioni, di cultura, di arte, di bellezza legati al territorio e al nostro Paese”. E da Luca Cordero di Montezemolo, secondo cui “il vino è davvero un’eccellenza italiana apprezzata nel mondo”.
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| | Il carrello della spesa alimentare nel 2024 è rimasto sotto pressione: tra rincari e rinunce, le famiglie italiane hanno fatto i conti con scelte sempre più misurate. Nonostante una sostanziale stabilità nella spesa media mensile complessiva, che si è attestata a 2.755 euro - dai 2.738 euro del 2023 (+0,6%) - il comparto alimentare ha continuato a rappresentare un terreno delicato per il bilancio familiare. L’aumento dei prezzi, +2,5%, seppur più contenuto del 2023 (+10,2%), ha inciso sulle abitudini di consumo: una famiglia su tre (31,1%) ha dichiarato di aver ridotto quantità o qualità dei prodotti alimentari acquistati, dato pressoché invariato sul 2023 (31,5%). Il carrello si è riempito meno, ma è costato di più, con forti differenze territoriali. A dirlo i dati Istat, diffusi in questi giorni.
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| | | “Un punto di vista inedito sull’intreccio tra arti contemporanee, territorio e cultura del vino”: così si presenta MetodoContemporaneo, il primo osservatorio italiano permanente su arte e paesaggio vitivinicolo promosso dall’Università degli Studi di Verona con BAM! Strategie Culturali. Uno strumento nuovo, utile ad indagare, conoscere meglio e divulgare ancora di più quel fenomeno molto diffuso in Italia, che vede i produttori investire sull’arte, con cantine d’autore firmate da grandi architetti, o trasformate, così come i vigneti, in “gallerie d’arte sui generis”. Presentato ieri a Milano, MetodoContemporaneo, “non solo un archivio, ma una mappa dinamica e interattiva dei casi più significativi - circa 60 in tutta Italia - che investono nella relazione tra arte, paesaggio vitivinicolo e comunità”, vivrà il suo primo evento diffuso, il 17 e il 18 ottobre: “MetodoContemporaneo. Itinerari tra arti, vino e paesaggio”, in 14 cantine, dal Trentino alla Sicilia, che apriranno le porte con visite guidate, attività gratuite e non solo: da Alois Lageder a Ca’ del Bosco, da Castello di Ama a Castello di Perno, da Feudi di San Gregorio a Fontanafredda e Fondazione Mirafiore, da La Raia a Lungarotti, da Ottella a Planeta, da Rocca di Frassinello a Tenuta CastelGiocondo - Frescobaldi, da Tenute Lunelli - Carapace di Castelbuono a Vigne Museum.
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| | | Nel 2024 ha raccolto 1 milione di euro per un totale - dalla prima edizione nel 2021 - di oltre 3,4 milioni di euro donati a 70 progetti sociali e culturali nelle Langhe, in Italia e nel mondo. Torna il 24 ottobre, al Castello di Grinzane Cavour, “Barolo en Primeur” 2025 (edizione n. 5), la prestigiosa asta benefica internazionale promossa da Fondazione Crc e Fondazione Crc Donare Ets con il Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Sotto il martelletto, 15 barrique di Vigna Gustava e 8 lotti comunali donati dalle cantine, per un totale di 3.962 litri di fine wines. | |
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| | Con oltre 187.193 ettari di vigna ed una produzione di vino superiore ai 3,6 milioni di ettolitri nel 2024 (dati Oiv - Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), la Romania è l’ottavo vigneto più esteso del mondo, ed il dodicesimo Paese per volumi di produzione. Una enclave vitivinicola nel cuore dell’Europa, dove la viticoltura è una pratica antica e tramandata da oltre 500 cantine attive. Un Paese, la Romania, legatissimo all'Italia, visto che i rumeni, con oltre 1 milione di residenti nel Belpaese, sono la nazionalità straniera più rappresentata. Un legame culturale, antropologico e, in parte, enogastronomico, che sarà celebrato a Roma, anche nel quadro della “Giornata nazionale della gastronomia e del vino romeno”, e anche con un evento (su invito), voluto dall’Ambasciatore di Romania presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta, George Gabriel Bologan. | |
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| | | Perché il vino di montagna è differente, in un “reportage” WineNews dal Trentino, terra delle bollicine Trentodoc, con il filosofo Telmo Pievani, Stefano Fambri (Trentodoc), Luca Rigotti (Rotari - Mezzacorona), Enrico Zanoni (Cavit), Matteo Lunelli (Gruppo Lunelli), Alessandra Stelzer (Maso Martis), Cyril Brun (chef de cave Ferrari Trento), Andrea Buccella (Cesarini Sforza), la Master of Wine Essi Avellan, i sommelier Roberto Anesi, Cristian Maitan e Maurizio Dante Filippi, e gli chef stellati Jessica Rosval, Rossella Cerea, Anthony Genovese, Maurizio Bufi e Matteo Maenza. | |
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