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N. 4.108 - ore 17:00 - Martedì 10 Dicembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | In un mercato del vino non in grandissima salute, gli spumanti sono la categoria più performante, da anni. E l’Italia ha molto da dire nella tipologia, con le sue denominazioni più celebri, come quelle della galassia Prosecco, la Franciacorta, l’Asti, l’Alta Langa, il Trentodoc e l’Oltrepò Pavese, per fare degli esempi, ma non solo. Una conferma arriva dal “50 Great Sparkling Wines of the World” 2025, edizione n. 15 del concorso firmato da “Wine Pleasures”. 4 su 14 le medaglie d’oro italiane tra i Metodo Classico (La Scolca, con due, Frescobaldi e Produttori di Cormons), 1 su 2 tra gli Charmat (di Bacio della Luna, del gruppo Schenk Italian Wineries). | |
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| | In uno scenario mondiale in cui il mercato del vino sta attraversando una fase di profondo cambiamento - tra contrazione dei consumi, crescita del low e no-alcol, spinte salutistiche, nuove generazioni da intercettare, situazione economica e geopolitica incerta - anche il settore dell’ecommerce, legato a doppio filo alle macro-tendenze internazionali e al loro impatto sulle vendite di bottiglie, risente del momento di incertezza. Dopo l’eccezionale impennata degli acquisti online nel 2020, dovuta alla pandemia, e alla curva in costante ascesa nel 2021, negli anni seguenti la situazione si è assestata, e oggi deve fare ulteriori conti con le problematiche strutturali del comparto. Nello specifico, il vino rosso perde appeal anche nelle vendite online, tallonato e quasi raggiunto dal bianco nelle preferenze dei consumatori, mentre crescono i rosati e le bollicine italiane superano lo Champagne. Intanto le bevande senza alcol cominciano a ritagliarsi spazi sempre maggiori sui cataloghi online. La “premiumizzazione” del mercato è ormai evidente, e se il Natale, momento clou per l’acquisto di bottiglie, promette bene, sul futuro c’è prudenza: per tornare ad una situazione di crescita spinta si dovrà forse attendere il 2026. É questo, in sintesi, lo stato dell’arte dell’ecommerce del vino in Italia, secondo alcuni tra i più importanti player del Belpaese, da Tannico a Bernabei, da Vino.com a Winelivery e Callmewine, interpellati da WineNews per fare il punto del presente e tracciare uno scenario futuro, in vista non solo del Natale, ma anche delle sfide che attendono il mercato del vino mondiale nei prossimi anni. Tramontati definitivamente i tempi del Covid, quando durante il lockdown i corrieri portavano a casa a tutte le ore i generi più disparati, a partire da cibo & vino tanto che, nel 2020, l’e-commerce enologico ha visto un boom a tripla cifra - ad oggi l’andamento delle vendite online si è decisamente assestato. Dopo una curva costantemente in ascesa tra il 2020 e il 2021, ed un primo rallentamento nel 2022, il 2023 ha portato un deciso ridimensionamento. A livello mondiale, secondo il portale Statista, entro la fine del 2024 la previsione è di raggiungere i 6,1 miliardi di dollari di fatturato, e le previsioni per i prossimi 5 anni parlano di un tasso di crescita aggregata intorno al 4,2% annuo. | |
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| | Tra le domande più ricorrenti che un consumatore attento alla salute si pone ci rientra sicuramente quella dell’eventuale presenza di pesticidi in un prodotto. Ma quanto questo rischio è concreto e possiamo ritenerci al sicuro? Una risposta interessante arriva grazie a Legambiente, con la nuova edizione del dossier “Stop pesticidi nel piatto”, in collaborazione con Alce Nero.Nell’edizione 2024 su 5.233 campioni di alimenti analizzati, provenienti sia da agricoltura convenzionale che biologica, emerge una percentuale di irregolarità pari all’1,3%. Una cifra definita “contenuta, ma non di certo rassicurante. Il 41,3% dei campioni, infatti, presenta tracce di uno o più residui di fitofarmaci”. I segnali che fanno ben sperare comunque ci sono: il vino mostra un trend in positivo, oltre la metà dei campioni analizzati è risultato privo di residui. | |
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| | | Natale quando arriva, arriva. Ed è sempre e comunque tempo di regali. Con quello enogastronomico che, da anni, va per la maggiore, e crescerà ancora in questa fine 2024. Ma è anche tempo di previsioni di spesa, e se c’è chi dice che le cose andranno peggio che nel 2023 (il 77,3% dei commercianti prevede meno affari, per l’Osservatorio Small Business di SumUp), c’è anche chi vede una crescita, e addirittura un ritorno della spesa ai livelli pre-Covid del 2019, guardando al futuro con un po’ di ottimismo. Come Confcommercio, secondo cui, “sarà un bel mese di dicembre per i consumi”, grazie a tredicesime e bonus Natale, con “la spesa media delle famiglie a dicembre che salirà così di 118 euro, da 1.788 a 1.906 euro, mentre per i regali di Natale quella pro capite aumenta da 186 a 207 euro, e quella complessiva sale da 8,1 a 9,8 miliardi”. In questo contesto, al netto degli irrinunciabili giocattoli da regalare ai più piccoli, l’unico genere di dono previsto in forte crescita è quello fatto da prodotti alimentari, vini e spumanti in testa, che sarà scelto dal 26% degli italiani, dato in crescita del +10% sul 2023, e ormai di poco dietro al più gettonato in assoluto che resta l’abbigliamento, per il 29%, ma in calo del -8% sullo scorso anno, secondo un’indagine dell’Istituto Piepoli per Udicon, Unione per la Difesa dei Consumatori. | |
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| | | “Veicolare attraverso il vino la nostra cultura, e consolidare il prestigio di questo Comitato il cui grande merito è raccontare il bello e il buono del nostro Paese”: parole di Chiara Lungarotti, alla guida con Teresa Severini delle storiche cantine di famiglia Lungarotti in Umbria, sulle orme di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti - pionieri della diffusione della cultura del vino in Italia, con la fondazione, 50 anni fa, del primo Museo del Vino a Torgiano - nuova presidente del Comitato Grandi Cru d’Italia, del quale indica la mission. | |
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| | Cala il sipario sulla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, l’evento mondiale di riferimento dedicato al prodotto più pregiato della terra, all’edizione n. 94, con tema l’“Intelligenza naturale”. Il numero di visitatori è in linea con gli anni passati (ben 90.000), ma lo stesso non si può dire dei prezzi sui quali viaggia il Tuber Magnatum Pico, mai così alti in dicembre, stando al Borsino del Tartufo: fino a 6.000 euro al chilo. La stagione di raccolta proseguirà fino al 31 gennaio, ma intanto il Piemonte ha presentato un pacchetto di azioni a tutela del pregiato tubero, anche in previsione degli effetti del clima avverso. Tra queste: il posticipo della data di raccolta a inizio ottobre, la tutela di 22.000 piante produttive con indennità fino a 450 euro per ettaro e un piano di recupero per le tartufaie in declino. | |
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| | | La visione sul futuro di Piero Antinori, padre nobile del rinascimento del vino italiano, per decenni alla guida di Marchesi Antinori. “Gli elementi di preoccupazione e di difficoltà sono molti per il settore, ma il vino italiano è cresciuto tantissimo in qualità, e ci sono tanti mercati del mondo ancora da scoprire. Dobbiamo avere fiducia nei valori di questo prodotto e credere nel futuro. Espiantare vigneti per riequilibrare domanda e offerta non è la strada giusta, soprattutto nei territori vocati. Sarebbe un impoverimento da ogni punto di vista. I fondi vanno spesi per la promozione”.
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