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N. 3.623 - ore 17:00 - Venerdì 3 Marzo 2023 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il 2022 del vino italiano si chiuderà con un nuovo record delle esportazioni, previste per la prima volta sopra la soglia degli 8 miliardi di euro, e dai Consorzi delle denominazioni più importanti, per dimensioni e prestigio, del Belpaese continuano ad arrivare segnali decisamente incoraggianti. A giganteggiare è il Prosecco Doc, con un bilancio 2022 che ha registrato un incremento dei volumi di produzione del +1,8% sul 2021, e un aumento dei valori del +11,5%, per un totale di 638,5 milioni di bottiglie vendute e un controvalore stimato di oltre 3 miliardi di euro. La quota export si spinge all’81,2%, con gli Usa prima destinazione, davanti a Uk e... Italia. |
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Da Masciarelli a Feudi di San Gregorio, da Famiglia Cotarella a Umani Ronchi, da Ceretto a Comm. G.B. Burlotto, da Elvio Cogno ad Enrico Serafino, da Pio Cesare a Vietti, da Giodo ed Alberelli di Giodo a Donnafugata, da Planeta a Tasca d’Almerita, da Graci a Passopisciaro, da Terlano a Tramin, da San Michele Appiano ad Argiano, da Barone Ricasoli a Bibi Graetz, da Castello del Terriccio a Dievole, da Duemani a Fanti, da Fontodi a Frescobaldi, da Grattamacco a Il Marroneto, da Le Macchiole a Mazzei, da Podere Forte a Podere Le Ripi (anche con Mastrojanni), da Allegrini (anche con San Polo e Poggio al Tesoro) a Tenuta Argentiera, da Tenuta di Trinoro a Tua Rita, da Marchesi Antinori a Ciacci Piccolomini d’Aragona, da Petrolo a Caprai, da Tedeschi a Tenuta Sant’Antonio, da Tenuta di Biserno a Canalicchio di Sopra, da Tenuta Luce ad Uccelliera, da Brigaldara a Domenico Clerico, da Azelia a Il Borro (Ferragamo), da Poggio di Sotto a Brancaia: sono solo alcune delle tante griffe del vino italiano protagoniste a “Matter of Taste Zurigo”, edizione n. 5 uno degli eventi più esclusivi del vino firmato dalla prestigiosa rivista “The Wine Advocate”, fondata da Robert Parker ed ora di proprietà del gruppo Michelin, di scena l’11 e 12 marzo, nella cittadina svizzera. Con WineNews che, rispondendo presente all’invito, graditissimo, di “The Wine Advocate”, sarà presente per raccontarlo ai suoi lettori, come sempre, day by day, con interviste, articoli e video con protagonisti i grandi vini, e le firme più autorevoli della critica internazionale, come Joe Czerwinski, caporedattore di “The Wine Advocate”, e firma delle degustazioni da Napa Valley, in Usa, e Valle del Rodano, in Francia, Monica Larner, italian editor della rivista, e ancora, William Kelley, che segue la Francia, ma non solo, con focus su Bordeaux, Borgogna e Champagne, Erin Brooks, che firma le recensioni sui vini Usa, con focus su Oregon, Sonoma County e California Central Coast, Erin Larkin, che segue Australia e Nuova Zelanda, ma non solo. E tante masteclass, come quella dedicata ad uno dei brand italiani più celebri d’Italia e delle Langhe, ovvero, “A Gaja Retrospective with Gaia Gaja”, ma non solo (in approfondimento). “Per noi è un evento importante, che ci permette di incontrare i nostri lettori” spiega, a WineNews, Monica Larner. |
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Le fiere del vino cambiano, evolvono, si moltiplicano. Ma ad essere presente in massa ai grandi eventi, che sono ormai quasi come “feste comandate” - al netto di scelte singole - il settore non può mancare. E vale anche per Vinitaly, evento principe del vino italiano, di scena dal 2 al 5 aprile 2023, a Verona, con un’edizione n. 55 “sold out”, al completo, comunica Veronafiere, e “pronta a diventare il più grande centro business to business internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4.000 aziende”, in un appuntamento che resta centrale per il vino italiano (come le rassegne in terra straniera quali Vinexpo Wine Paris, andata in scena a febbraio, la Prowein, che sarà a Dusseldorf dal 19 al 21 marzo, dopo la Slow Wine Fair di Bologna, in attesa del Mercato della Fivi, sempre a BolognaFiere, in novembre, quando a Piacenza debutterà la nuova “Fiera dei Vini”). |
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La culla della viticoltura europea non è alle pendici meridionali del Caucaso, come ci ha insegnato l’Archeologia, ma nel vicino oriente, dove oggi sorgono Israele, Palestina, Giordania e Libano, e la domesticazione della vite non risale a 8.000 anni fa, ma a molto prima, a 11.000 anni fa, come rivela un grande studio internazionale - destinato a riscrivere la storia della vite e della viticoltura - che ha coinvolto 89 ricercatori di 23 Istituzioni diverse, pubblicato dal magazine scientifico più autorevole al mondo, “Science”. L’aspetto più significativo dello studio riguarda uno snodo cruciale nella linea della Storia, emerso dallo studio genetico di migliaia di varietà, antiche e moderne: le viti domestiche del vicino Oriente si sono fatte strada verso Ovest attraverso le migrazioni umane, e attraverso una serie di ibridazioni con le viti selvatiche europee hanno dato origine alle varietà di Vitis Vinifera coltivate oggi. Le viti addomesticate nel sud del Caucaso - finora ritenute le progenitrici delle uve da vino coltivate in tutto il mondo - hanno invece originato le varietà attualmente coltivate in Georgia e Armenia, e sebbene l’origine sia molto diversa, la selezione successiva che ne ha accompagnato la domesticazione ha portato a dare all’uva dei due gruppi di vitigni caratteristiche simili (in approfondimento). |
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Fuoriclasse e giramondo, Edoardo Franco, 26 anni, grazie ad una ricerca di sapori d’alta cucina sperimentale frutto di pura passione, da ex rider da Varese, è il nuovo “MasterChef” italiano, il n. 12 del talent show più amato in Tv, dopo una finale difficilissima e non scontata, ieri sera su Sky Uno, con il verdetto dei giudici, i grandi chef Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli, e la super ospite Clare Smyth, prima e unica chef donna con tre Stelle Michelin nel Regno Unito con il ristorante Core by Clare Smyth a Londra. |
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“È un viaggio per la nostra splendida Italia, nel quale andrò a farvi conoscere i borghi che non sono degli itinerari turistici classici ma dei veri e propri gioielli. Andremo ad assaggiare assieme le eccellenze enogastronomiche italiane, e soprattutto a conoscere le bellezze artistiche, storiche, culturali e paesaggistiche. E poi tanti aneddoti, storie di grandi donne e di grandi uomini che fanno sì che la nostra agricoltura, l’allevamento e l’artigianato italiani siano apprezzati in tutto il mondo”. Parola di Beppe Covertini, il celebre conduttore che dalla Tv e da “Linea Verde” su Rai 1, all’editoria, firma il volume “Paesi miei. In viaggio con “Linea Verde” alla scoperta delle tradizioni d’Italia”, che sarà presentato il 6 marzo a Palazzo Brancaccio a Roma. C’è anche una citazione di WineNews, e delle storie narrate dal direttore Alessandro Regoli. |
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Sempre più importante che la fiera abbia un target preciso, in linea con quello della cantina. Da Bologna, in Slow Wine Fair, parlano i “vigneron”. Parlano Alessio Planeta (Planeta), Francesco Marone Cinzano (Col d’Orcia), Enrico Drei Donà (Drei Donà-La Palazza), Andrea Contucci (Contucci), Isidoro Vajra (G. D. Vajra), Valentina Di Camillo (I Fauri), Sergio Germano (Ettore Germano), Rocco Toscani (Toscani), Alberto Paltrinieri (Paltrinieri) e Maria Grazia Mammuccini (Mannucci Droandi). |
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