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N. 3.994 - ore 17:00 - Lunedì 1 Luglio 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Da una parte il Tignanello, prodotto dalla famiglia Antinori in Toscana, tra i vini più iconici dell’enologia del Belpaese, che, quest’anno, festeggia i suoi primi 50 anni; dall’altra Maserati, brand sinonimo dell’auto di lusso made in Italy. Insieme hanno dato vita ad un’esclusiva “supercar” bespoke, ispirata a tradizione, innovazione e artigianalità italiana: la GranCabrio Folgore Tignanello è la prima cabrio luxury 100% elettrica. Un modello unico, di un colore ispirato alla terra della vigna e alle barrique, che andrà all’asta il 14 luglio in California al “Festival Napa Valley”, uno degli eventi di beneficenza più importanti in America. | |
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| | Il mercato mondiale del vino nel 2023 ha mosso 9,8 miliardi di litri per un valore di 35,9 miliardi di euro. Un settore “globale” con riferimenti assoluti, Italia, Francia e Spagna, ma che esprime anche potenzialità in quelle nazioni che stanno dimostrando un interesse forte per il vino. Sono quei mercati adesso ritenuti “minori”, ma che possono diventare sempre più rilevanti, in primis per il numero della popolazione e per le possibilità di sviluppo economico. Area 39, società che accompagna le aziende italiane del settore food & wine nel percorso di crescita in Italia e all’estero (e che sarà presente, con piccole collettive di aziende italiane, negli eventi di Prowein del secondo semestre 2024, a San Paolo, Mumbai e Shanghai) li ha analizzati. Ad iniziare dal mercato brasiliano, il sedicesimo mercato mondiale, in crescita del 4,8% rispetto al 2022, in termini di consumi. Nel 2023 il Brasile ha importato 1,56 milioni di ettolitri di vino per un valore di 432 milioni di euro. Qui le possibilità di “scalata” per il vino italiano ci sono anche perché il mercato enoico, pur godendo di un elevato potenziale, è caratterizzato da un tasso di penetrazione limitato e, per il futuro, domineranno gli spumanti. Passando all’Asia, l’India è un “osservato speciale” grazie anche ad un’impennata senza precedenti delle importazioni di vino. Tra aprile e ottobre 2023, il Paese aveva già importato vino per un valore di 170,48 milioni di dollari (159,4 milioni di euro), molto di più degli oltre 35 milioni di dollari dell’intero anno fiscale precedente. Da grande speranza per il mercato del vino, la Cina è invece diventata il “malato” da guarire a causa di una crisi produttiva ma anche di consumi. Il mercato cinese, ottavo al mondo per consumo di vino, è calato del 6,7% rispetto al 2022. Qui il consumatore si caratterizza per una forte predilezione dei vini fermi, rossi in primis che coprono circa il 74% dei consumi complessivi. Nel 2023 la Cina ha importato 2,5 milioni di ettolitri di vino per un valore di circa 1,1 miliardi di euro. La variazione, rispetto al 2022, è stata del -26,1% in volume e del -21,7% in valore. Ma le potenzialità per invertire la rotta, ancora, ci sono tutte. Anche per il vino italiano. | |
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| | Ammonta a 68 miliardi di euro il volume d’affari annuo riconducibile al lavoro irregolare presente in Italia, e il 35% circa di questo valore aggiunto prodotto dall’economia sommersa (pari a 23,7 miliardi) è riconducibile alle regioni del Sud. Le persone coinvolte sono poco meno di 3 milioni e anche in questo caso è il Mezzogiorno la ripartizione geografica che presenta la percentuale più elevata, ovvero il 37,2% del totale. Tuttavia, il fenomeno ormai è esteso anche al Centro nord, ed ha una presenza record soprattutto nel settore dei servizi alle persone (come colf e badanti): il tasso di irregolarità di questo settore raggiunge infatti il 42,6%. Al secondo posto c’è l’agricoltura, con il 16,8%, e al terzo le costruzioni, con il 13,3%. Sono questi i dati che emergono da un’analisi condotta dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre. | |
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| | | Mentre il mondo del vino guarda ad un piccola pausa estiva che si fa sempre più breve, tra la fine dei tanti eventi di promozione e l’inizio di una vendemmia sempre più frequentemente “agostana”, le grandi fiere europee si muovono. E se i francesi si legano sempre più a Parigi, con la kermesse di Vinexposium che fino ad oggi è stata “Vinexpo Paris - Wine Paris” che diventa semplicemente “Wine Paris” (di fatto affrancandosi, anche nel nome, da Bordeaux e dal suo ormai archiviato Vinexpo), guardando con sempre più attenzione anche agli espositori internazionali, ai quali dedicherà un padiglione, centralissimo, in più Italia in testa, nell’edizione 2025 (10-12 febbraio), ProWein a Dusseldorf (16-18 marzo 2025) ridisegna i suoi spazi, con un padiglione in meno proprio per la Francia (che andrà appannaggio di “Portogallo e altri Paesi Europei”), ma anche i vertici della fiera tedesca, con Marius Berlemann che diventerà il nuovo Managing Director Operative Trade Fair Business della Messe Düsseldorf, che si occuperà anche del portafoglio Wine & Spirits. Mentre Vinitaly, già al lavoro per riportare il trade mondiale del vino italiano a Verona (6-9 aprile) punta con decisione sullo sbarco negli Stati Uniti, con il debutto di Vinitaly.Usa a Chicago, il 20 e 21 ottobre 2024 (in approfondimento). | |
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| | | Le imprese del vino più dinamiche si rivolgono sempre più spesso alla finanza alternativa per investire e crescere. Come ha fatto Velenosi, una delle realtà più importanti del vino marchigiano, guidata da Angela Velenosi, con vigneti tra Marche e Abruzzo (con un fatturato di quasi 12 milioni di euro, il 40% dall’export, ndr), che dopo una prima positiva esperienza tra il 2018 ed il 2023, ha visto Anthilia Capital Partners Sgr sottoscrivere in suo favore un nuovo prestito obbligazionario di 3 milioni di euro per supportare ancora la crescita della cantina guidata da Angela Velenosi.
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| | Un visionario ante litteram: con questa motivazione, Massimo Bottura, fondatore di Osteria Francescana (Tre stelle Michelin), che, nelle settimane scorse, ha messo a tavola i grandi della Terra riuniti in Puglia per il G7,, si piazza al primo posto della classifica “Most Powerful Chef” 2024, edizione n. 1, stilata dalla rivista Forbes Italia. Insieme a lui, sul podio, Antonino Cannavacciuolo, per “la grande cucina e la capacità di raccontarla”, e la famiglia Cerea, simbolo della “cucina della gioia”. Nella sua classifica Forbes ha messo in fila 25 chef italiani di fama internazionale (in approfondimento), insieme ad altri 8 che sono stati insigniti di riconoscimenti speciali (Heinz Beck, Alfonso Iaccarino, Fulvio Pierangelini, Pino Cuttaia, Michele Spadaro, Diego Rossi, Benedetto Terigi e Giovanni Santini). La cerimonia di scena nella suggestiva location delle cantine Bellavista, a Erbusco. | |
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| | | A WineNews Bruna Boroni di TradeLab: “i dati confermano che i vini bianchi sono più in salute. Ma il vino in generale, nei consumi fuori casa, ha un ruolo importante e trasversale, anche grazie alle bollicine. Lo bevono consumatori di tutte le età, soprattutto quando escono in compagnia, e dall’aperitivo alla cena al dopo cena. I consumi di vino fuori casa, comunque, continueranno a crescere, perchè rappresentano comunque qualcosa di conviviale e accessibile. I vini “no e low alcol” un’opportunità da cogliere”. | |
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