Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 3.967 - ore 17:00 - Giovedì 23 Maggio 2024 - Tiratura: 31.211 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | 150.000 euro in tre anni, per continuare a prendersi cura del territorio e sostenere l’Associations des Climats du Vignoble de Bourgogne, che tutela e promuove uno dei territori più celebri del vino mondiale, Patrimonio Unesco: è l’impegno decennale e rinnovato della storica e prestigiosa Maison Louis Latour. Fondi che finanzieranno l’azione dell’associazione, e singoli progetti scelti dalla Maison. Nel 2024 una monografia dedicata al villaggio di Aloxe-Corton, dove la Maison è nata; nel 2025 i festeggiamenti per i 10 anni dal riconoscimento a Patrimonio Unesco dei Climats; nel 2026 un progetto dedicato alla biodiversità. | |
|
| | In un mercato dove gli acquisti online sono in crescita, per un valore di 38,6 miliardi di euro, +6% sul 2023, un ruolo da protagonista se lo ritaglia anche il comparto food che è in risalita tra gli amanti dello shopping telematico, sempre più in voga. La performance del settore del Food & Grocery, dopo la contrazione registrata nel 2023 (-2%), mostra infatti segnali interessanti con il comparto che, nei tre segmenti, e quindi Food Delivery (piatti a domicilio), Grocery Alimentare (spesa online da supermercato) ed Enogastronomia (cibi e bevande di nicchia), riscontra una crescita del +8% sul 2023 e vale 4,6 miliardi di euro. Anche nel 2024 cresce la percentuale di comuni italiani coperti da almeno un servizio di Food Delivery (+2% sul 2023) che raggiunge il 76% degli abitanti nel 2024. Inoltre, prosegue l’attivazione del servizio di delivery, con una copertura del 30% nei piccoli comuni con meno di 20.000 abitanti, senza dimenticare che va avanti il processo di razionalizzazione dell’offerta di servizi di food delivery: i ristoranti affidano il delivery, infatti, alle grandi piattaforme dedicate a questa tipologia di servizio, mentre gestiscono in-house il take-away con ordine ricevuto online e ritiro nel locale. Per quanto concerne il grocery alimentare, la percentuale di abitanti potenzialmente coperti dal servizio di spesa online da supermercato rimane costante sul 2023 (94%): nel 2024 tra le oltre 60 iniziative di spesa online da supermercato attive in Italia, la maggior parte (87%) sono iniziative lanciate da retailer della Gdo. Sono alcuni dati presentati dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano, che si propone di analizzare il mercato eCommerce B2c di prodotto e di approfondire le linee di evoluzione di alcuni comparti merceologici. Valentina Pontiggia, direttrice Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano, ha sottolineato come “particolarmente positiva la crescita del Food & Grocery: un piccolo passo in un comparto così rilevante (principale voce di spesa delle famiglie italiane) e poco maturo (bassa penetrazione) come il Food & Grocery genera un grande contributo nell’e-commerce totale”. | |
|
| | Con la stagione estiva alle porte e, nonostante i 151.000 ingressi che saranno autorizzati dal Decreto Flussi, mancheranno 239.000 lavoratori stagionali per coprire il fabbisogno delle nostre aziende. Si rischia una perdita di valore aggiunto di 32 miliardi di euro nell’anno, pari all’1,4% del Pil prodotto nel 2023, e un danno per le casse erariali dello Stato di quasi 1 miliardo di euro tra tasse e contributi. Sono queste le stime di Susini Group S.t.P., studio di Firenze specializzato nella consulenza del lavoro, secondo il quale saranno oltre 1,1 milioni i lavoratori stagionali di cui avranno bisogno le aziende italiane. Le professionalità maggiormente richieste sono quelle di cameriere (41%), cuoco (40%), barman (38%), addetto alle pulizie (34%), commessi (28%), manutentori (22%), muratori (19%) e lavoratori agricoli (14%). | |
|
| | | Esplorare la cultura del vino, approfondire le tecniche di vinificazione, viaggiare virtualmente nei diversi territori attraverso video e percorsi immersivi e infine, se si vuole, degustare: i musei del vino rappresentano un’esperienza imperdibile per i wine lover, in particolare se si tratta delle migliori destinazioni al mondo. Dalla “Cité Internationale de la Gastronomie et du Vin” di Digione (Francia) al “The New Culture District - Wow” di Porto (Portogallo), dal “Babylonstoren” a Franschhoek (Sud Africa) al “Centro nazionale del Vino” di Adelaide (Australia), dal “Museo del Vino” di Tbilisi (Georgia) a “The Old Vine House” di Maribor (Slovenia), dalla “Collezione Nazionale Slovacca dei Vini” a Bratislava (Slovacchia) al “Musée du Vin” di Parigi e la “Citè du Vin” di Bordeaux (Francia), sono 9 le eccellenze internazionali, messe in file da “Wine Enthusiast”, tra le più autorevole riviste del vino del mondo. E che, per WineNews, diventano 10, con il “Muvit-Il Museo del Vino” della Fondazione Lungarotti a Torgiano, “perla” nazionale italiana, pionieristicamente fondato 50 anni fa, nel 1974, da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, nel cuore dell’Umbria. Un racconto di 5.000 anni di storia e cultura del vino grazie ad una collezione di oltre 3.000 opere che ne fanno “il migliore museo del vino in Italia” anche per il “New York Times”. | |
|
| | | Un gel ricavato dal latte che sarebbe capace di "disinnescare" l’alcol prima che entri nel sangue e faccia effetto. È il risultato di uno studio del Politecnico federale di Zurigo, pubblicato sulla rivista “Nature”. L’alcol ingerito passa dallo stomaco all’intestino, viene assorbito nel flusso sanguigno sotto forma di acetaldeide e trasportato al fegato come acido acetico. Ma l’acetaldeide è dannoso per il nostro corpo: il gel permetterebbe di “saltare” questo passaggio che il nostro organismo compie in automatico. | |
|
| | I produttori pugliesi si “smarcano” dalle multinazionali: c’è il via libera, grazie ad una sentenza della Cassazione, alla commercializzazione senza vincoli per l’uva senza semi. Dunque, come riporta un articolo de “Il Sole 24 Ore”, “non saranno più poche multinazionali (tecnicamente “breeder”) a decidere della distribuzione, ma i produttori che, una volta acquisito il brevetto sulla varietà - attraverso il pagamento di una royalty - saranno svincolati da qualsiasi legame con l’azienda che, di fatto, ha ideato la nuova specie vegetale”. Lo sviluppo delle “uve seedless” nelle regioni del Sud Italia, e la Puglia è sicuramente una delle principali, ha un potenziale significativo ed è già una realtà evidente. Ma il legame tra produttori e grandi aziende, aveva comunque portato benefici alla filiera, e, non a caso, c’è chi si interroga sul futuro dell’innovazione del comparto (in approfondimento). | |
|
| | | Riflessioni intorno ad uno dei territori del vino più belli del mondo, tra chi lo guida, chi lo “critica”, chi lo ha reso grande e chi gli cammina a fianco. Da Giovanni Manetti e Carlotta Gori, vertici del Consorzio, a Monica Larner (Wine Advocate), da Alessandro Masnaghetti (Enogea) a Piero Antinori e Paola Eugenia Falini (Responsabile Candidatura Patrimonio Unesco), ai vertici di associazioni che guidano territori come Champagne, Borgogna, Oregon, Porto e Douro (nel transazionale Wine Origins Alliance). | |
|
|
|