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N. 4.222 - ore 17:00 - Martedì 20 Maggio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Grandi stelle del cinema, come l’iconica Tilda Swinton e l'attrice e regista Zoë Kravitz (figlia del cantante Lenny Kravitz); ma anche protagonisti della musica internazionale, come Iggy Pop, e celebri artisti come Takashi Murakami; con loro Clare Smyth, chef tre stelle Michelin; Alexander Ekman, ballerino e coreografo; Anderson.Paak, artista e produttore: sono i sette interpreti del nuovo progetto creativo di Dom Pérignon leggenda dello Champagne, intitolato “Creation is an eternal journey”, presentato alla Tate Modern, a Londra. Il nuovo capitolo della griffe si sviluppa come una spirale, creando risonanze tra passato, presente e futuro. | |
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| | In arrivo un “Brics del vino”, fortemente voluto dalla Russia? I cinque Paesi Brics (Brasile, India, Cina e Sudafrica, oltre alla Russia, tutti uniti da crescita rapida e grande potenziale economico) starebbero per costituire una nuova associazione per il turismo enogastronomico, e la cantina Abrau-Durso Group - fondata dallo Zar Alessandro II nel 1870 e principale produttore russo di spumanti - potrebbe diventarne membro. La proposta è scaturita durante la riunione annuale dei Ministri del Turismo dei Brics in Brasile, quando la delegazione russa ha presentato una proposta per la creazione di un’associazione che rafforzerebbe la cooperazione tra i rappresentanti dello Stato e del settore privato nella produzione vinicola, come riporta l’agenzia di stampa Interfax, specializzata in news politiche ed economiche della Russia. Un segnale che dimostra come la Russia si stia forse preparando ad aprire di nuovo le proprie porte ai turisti, in vista di una futura e da tutti auspicata fine della guerra. “Un’eccellente proposta, che abbiamo già presentato nel 2024 al terzo Forum Russo per l’enoturismo a nome dell’Associazione dei Viticoltori e dei Produttori di vino della Russia” ha dichiarato Boris Titov, proprietario di Abrau-Durso Group, secondo cui la produzione vinicola crea ulteriori opportunità per attrarre turisti da tutto il mondo e il turismo. La questione dello sviluppo del comparto agrituristico ed enoturistico è stata sollevata anche, nei giorni scorsi, in un incontro che il Presidente Vladimir Putin ha tenuto con i membri dell’Associazione Business Russia. Roman Batalov, presidente Mantera Group (insieme di società che operano nel settore dell’ospitalità), ha proposto al Presidente che la Russia modifichi la legislazione fondiaria per consentire la costruzione di agriturismi, incluso l’enoturismo, su terreni agricoli. L’interesse per questo tipo di turismo è cresciuto negli ultimi anni, ma è frenato da numerosi divieti, tra cui la costruzione di pensioni e ristoranti su terreni agricoli. Il Ministro dell’Agricoltura Oksana Lut ha affermato che sono in programma azioni per semplificare il processo di destinazione d’uso di una porzione di terreno agricolo ad uso “ricreativo” in modo che richieda sei mesi, invece, di diversi anni, come avviene ora. Il disegno di legge è già stato redatto. | |
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| | Un “convitato di pietra” alla tavola di ognuno di noi, che pesa nel piatto come nel calice, con il vino, che anche grazie al suo valore aggiunto mediamente più alto di altri prodotti che derivano dall’agricoltura, è il settore più nel mirino: è l’agromafia, il cui giro d’affari in poco più di un decennio è praticamente raddoppiato, a 25,2 miliardi di euro, “recuperando, in breve tempo, il terreno perso con la pandemia ed estendendo la sua azione a sempre nuovi ambiti, dal caporalato alla falsificazione e sofisticazione dei prodotti alimentari, dal controllo della logistica all’appropriazione di terreni agricoli e fondi pubblici, fino all’usura, al furto e al cybercrime”. È il quadro, amaro, che emerge dal nuovo Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia, elaborato da Coldiretti, Eurispes e Fondazione Osservatorio Agromafie, presentato oggi a Roma. | |
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| | | Con un indotto di 92 milioni di euro tra ristorazione, acquisto di prodotti, soggiorno e altro - secondo un’indagine di Trademark Italia per l’Osservatorio Turistico Regionale - la Food Valley dell’Emilia-Romagna è un territorio straordinario in cui il cibo non è solo nutrimento, ma cultura, identità e passione. Qui nascono alcune delle eccellenze gastronomiche per cui l’Italia è conosciuta in tutto il mondo, come Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia, culatello, tagliatelle e tortellini. Al centro c’è il vino, simbolo di convivialità e legame profondo con la terra: dai Colli Piacentini al Lambrusco, dall’Albana al Pignoletto, i turisti possono degustare un buon calice insieme alle prelibatezze della cucina emiliano-romagnola, per rivivere l’esperienza degli affascinanti processi produttivi tramandati di generazione in generazione. Il vino emiliano-romagnolo nasce tra i filari che seguono il ritmo delle stagioni e nelle cantine in cui si custodisce un patrimonio fatto di sapori, storie e accoglienza sincera. Qui il turista non è un semplice visitatore, ma un ospite atteso, accolto con calore e coccolato con gesti autentici. È questa vicinanza tra natura, cultura e benessere a rendere l’esperienza enoturistica in Emilia-Romagna così unica e completa. | |
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| | | Nonostante un contesto di contrazione generale dei consumi di vino e alcolici, gli spumanti, da tempo, sembrano seguire una traiettoria tutta loro, e continuano a crescere. Come testimoniano i numeri del 2024 del colosso Henkell Freixenet, che possiede marchi come le stesse Henkell e Freixenet, Mionetto, ma anche Schloss Johannisberg, lo Champagne Alfred Gratien e non solo, che nel 2024 ha messo a segno un fatturato da 1,25 miliardi di euro, in crescita del +1,5% sul 2023. | |
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| | Acquistare miele italiano per salvaguardare un patrimonio prezioso di 1,6 milioni di alveari e 80 miliardi di api, oggi più che mai minacciati dai cambiamenti climatici e dalle importazioni di miele a basso costo. È l’appello, lanciato da Coldiretti, nella “Giornata Mondiale delle Api”, di scena il 20 maggio, quest’anno dedicata al loro ruolo fondamentale nella produzione di cibo. Secondo un’analisi dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), quasi il 90% delle specie di piante da fiore selvatiche del mondo e il 75% delle specie mondiali di interesse agrario dipendono per la loro riproduzione, interamente o in parte, dall’impollinazione operata da animali. Secondo l’analisi Coldiretti (su dati dell’Osservatorio Miele), nel 2024 la produzione nazionale è scesa a 21.850 tonnellate, segnando un lieve calo rispetto all’anno precedente. | |
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| | | Le riflessioni di Matteo Lunelli, ad Gruppo Lunelli, nei 20 anni del “Carapace”, la cantina di Montefalco, disegnata da Arnaldo Pomodoro. “L'Italia è la patria della bellezza, i nostri vini, le nostre cantine, i nostri territori devono unire il buono al bello. Il 2025 è un altro anno pieno di sfide, di grandi elementi di incertezza. Ma qualche segnale positivo sembra iniziare ad arrivare, e speriamo anche nell’aiuto della bella stagione che sta arrivando, che favorisce la convivialità, che è fondamentale per il vino. Ma si rema controcorrente: per guadagnare terreno servono tanti sforzi”.
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