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N. 2.485 - ore 17:00 - Mercoledì 12 settembre 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Marchesi Antinori, uno dei nomi più importanti del vino italiano e mondiale, e Tenuta di Biserno, la prestigiosa cantina di Lodovico Antinori (nella foto con il fratello Piero) a Bibbona, grandi firme del Barolo, come Conterno Fantino, Elvio Cogno, Oddero e Sandrone, griffe del Brunello di Montalcino come Le Ragnaie e Poggio di Sotto (del gruppo ColleMassari, condotto da Claudio Tipa), la storica Rocca di Montegrossi, nel Chianti Classico, Le Salette, in Valpolicella, Mastroberardino, tra le realtà top della Campania, e Gulfi, chicca della viticoltura siciliana: ecco le cantine italiane nella “2018 Top 100 Wineries” del popolare magazine americano “Wine & Spirits”. |
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Per molti la Cina diventerà, nei prossimi anni, il mercato n. 1 del vino mondiale. Intanto, però, il Paese del Dragone si è già accaparrato un primato, ovvero quello della leadership globale per gli acquisti on line di bevande alcoliche, avendo superato, in pochi anni, Paesi dove il mercato di vino, birra e spirits è avanzato, al pari di quello dell’on line, come Usa, Francia e Regno Unito. A dirlo uno studio dell’Iwsr - International Wine & Spirits Research, secondo il quale, con una crescita del 15% all’anno, il mercato cinese degli alcolici ha toccato la cifra di 6,1 miliardi di dollari, quattro volte il valore speso in Usa, e tre volte quello di Francia e Regno Unito. Un canale, quello del commercio on line del beverage, che cresce, però, a livello globale in alcuni dei Paesi più importanti dal punto di vista dei consumi. In Usa, per esempio, sebbene rappresenti appena l’1% degli acquisti domestici, registra costantemente crescite a doppia cifra, trainate sia dalla domanda dei consumatori, che da qualche semplificazione nelle norme che regolano il commercio tra Stati. Un segmento molto vivace anche in Francia, dove le vendite on line valgono il 9% del totale, grazie agli investimenti di colossi della distribuzione come E. Leclerc e Carrefour, ma anche ad un piccolo esercito di oltre 400 siti specializzati. E le cose vanno bene anche nel Regno Unito, dove i big player del settore sono catene gdo come Tesco e Asda, ma dove crescono velocemente anche retailer specializzati come Majestic o The Wine Society. In generale, spiegano i ricercatori, il motivo principale che spinge appassionati e consumatori a comprare on line, è la convenienza, e sulla scena del beverage sta crescendo molto anche il colosso Amazon, che sta rapidamente colmando il gap con chi, nel settore, è arrivato prima, come in Germania, dove ha già superato il 50% della quota di mercato, ma anche in mercati come Giappone, Uk, Spagna e Italia. Una serie di indicazioni importanti, soprattutto per i produttori di vino, visto che a livello globale, il nettare di Bacco è la bevanda alcolica più venduta on line, con una quota di mercato che oscilla, in genere, tra il 60% ed il 70% del totale. |
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Con i mercati del vino che si allargano, e toccano sempre più spesso Paesi in cui il sistema delle denominazioni di stampo europeo non è ancora così compreso, accettato e tutelato, per un produttore che sull’origine dei vini basa gran parte del suo successo, come l’Italia, è sempre più importante fare rete con altri importanti Paesi produttori per avere più voce in capitolo in questo senso. E va proprio in questa direzione l’ingresso di Federdoc, la federazione dei consorzi di tutela del vino italiano, in oriGIn, la coalizione mondiale delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche. oriGIn, che conta tra i suoi soci 600 associazioni da 50 Paesi, è un attore di primo livello sulla scena internazionale nel campo della tutela e della promozione delle indicazioni geografiche. |
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Sono 234 le varietà allo studio, risultato di 25.000 semenzali attentamente studiati e valutati dai ricercatori dell’Istituto di San Michele all’Adige, nell’arco di due decenni, e 13 di queste nuove selezioni, presentate al mondo dei vivaisti e dei viticoltori, saranno oggetto nei prossimi anni di richiesta di iscrizione al Registro Nazionale delle varietà di vite, ed eventualmente valorizzate e promosse da CIVIT, il Consorzio creato dalla Fondazione Edmund Mach e dai Vivaisti Viticoli Trentini per trasferire innovazione in viticoltura. Ecco la sintesi di uno sforzo lungo vent’anni, teso a selezionare nuove varietà per migliorare caratteristiche qualitative e resistenza alle malattie. Un’attività di miglioramento genetico che, finora, ha prodotto e registrato quattro varietà: Eco Iasma 1, Eco Iasma 2, Eco Iasma 3 e Eco Iasma 4, tutte tolleranti alla botrite. Le 13 nuove varietà presentate, ha spiegato il selezionatore Tiziano Tomasi, “puntano a migliorare alcune caratteristiche come la resistenza alla botrite, l’intensità del colore, la qualità e la quantità dei polifenoli contenuti, i timbri aromatici, la quantità di acidità e il posticipo dell’epoca di raccolta. Queste ultime due caratteristiche sono in risposta ai mutamenti climatici”. |
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Il Marsala rende omaggio alla sua storia in chiave contemporanea. È l’idea alla base della “Marsala Revolution” di Cantine Pellegrino, che ha dedicato una linea di etichette ai personaggi che ne hanno segnato la storia: John Woodhouse, il mercante inglese che nel 1773 inventò il Marsala, Benjamin Ingham che ne ampliò la produzione, Joseph Whitaker che lo distribuì in tutto il mondo, Horatio Nelson che lo promuoveva nei migliori salotti europei e Anita Garibaldi, il cui marito lo apprezzò nel suo famoso sbarco in Sicilia. |
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Altro che panini gommosi e tramezzini, in aereo adesso arrivano i piatti stellati e gourmet. All’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino sono 10 i ristoranti che hanno aderito a “Take eat on board”, il servizio che porta a bordo le prelibatezze dei top chef di Roma, per consumarle direttamente in volo. E ce n’è per tutti i gusti: dagli antipasti, i primi e i secondi dell’Attimi by Heinz Beck alla Porchetta di Ariccia del Colosseum, dalla pizza del Mercedes-Benz Cafè agli hamburger vegetariani del The Burger Federation, dalla rosticceria napoletana del RossoSapore alla cucina orientale di Ajisen Ramen, fino ai clubsandwich del Beercode, i tramezzini del Caffè Vergnano 1882, la cucina romana dello Chef Market e la pizza di Farinella. |
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“In generale tutti i Paesi europei stanno recuperando i propri standard produttivi, in Francia la crescita sarà di quasi il 30% sul 2017, la Spagna dovrebbe recuperare il 20%, ma anche la Germania è in crescita del 30% sull’ultima vendemmia”. A WineNews il quadro di Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comité Européen des Entreprises Vins. |
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