Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.011 - ore 17:00 - Lunedì 19 Ottobre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Degustare un calice di Chianti Classico, ed immergesi, attraverso immagini e mappe in 3D, non solo nel vigneto da cui quel vino nasce, ma nel paesaggio di cui è parte integrante, abbinando così il buono nel calice e le tante diverse sfumature che il vino del Gallo Nero sa raccontare, al bello di uno dei paesaggi più amati del mondo. Nasce così il progetto “Chianti Classico a Colpo d’Occhio” del Consorzio del Chianti Classico, con Alessandro Masnaghetti, “il” cartografo del vino. “Un passo ulteriore verso le Unità Geografiche Aggiuntive, e per rispondere alla voglia di conoscenza degli appassionati”, ha detto il presidente del Consorzio Giovanni Manetti. |
|
|
|
|
Per quanto i consumi siano in contrazione, e l’economia stenti a ripartire, le giacenze di vino nelle cantine italiane, al 7 ottobre 2020, sono in calo sullo stesso periodo dello scorso anno: 35,9 milioni di ettolitri, come raccontano i numeri dell’ultimo aggiornamento di “Cantina Italia” dell’Icqrf, il 2,8% in meno sullo stesso periodo del 2019. A crollare, in maniera sensibile, sono invece i prezzi medi dei vini a denominazione. A settembre, come rivelano le ultime quotazioni Ismea (Iva esclusa e franco cantina), la tendenza, eccetto qualche sporadico caso isolato, è di un calo generalizzato dei prezzi, in media giù del -10,8%. Continua la discesa del Barolo, sul mercato a 410 euro ad ettolitro al 30 settembre (-38,3% sullo stesso mese del 2019); male anche il Barbaresco: 400 euro ad ettolitro (-25,2%). In Veneto, l’Amarone della Valpolicella limita i danni, lasciando sul campo solo il 6,5%, a 725 euro ad ettolitro. Scendendo la Penisola, anche la Toscana rossista deve fare i conti con le difficoltà del mercato, e con il conseguente calo dei prezzi. Che assume dimensioni assai diverse tra una denominazione e l’altra. Il Brunello di Montalcino lascia sul terreno, negli ultimi 12 mesi, il 16,6%, attestandosi a 905 euro ad ettolitro. Il Chianti perde l’11,1%, a quota 100 euro, il Chianti Classico solo il 7,3%, fermandosi ad una quotazione di 252 euro, e ancora meglio fa il Nobile di Montepulciano: 275 euro ad ettolitro, il 3,5% in meno dello scorso anno. Sul fronte dei bianchi, le cose vanno, prosaicamente, un po’ meno peggio. Il calo peggiore è del Roero Arneisal, a 170 euro ad ettolitro (-27,7%). Male anche il Conegliano Valdobbiadene Prosecco, a 197,5 euro (-19,4%), così come il Prosecco (-18,7%), a 162,5 euro. Soave sul mercato a 80 euro, il 13% in meno di 12 mesi fa, ma cresce nella sua versione superiore, il Soave Classico: +4,3% a 120 euro ad ettolitro. Perde il 21,7% il Pinot Grigio delle Venezie, che torna sui livelli della prima metà del 2019, prima dell’exploit di fine anno, a 90 euro ad ettolitro. Scendendo, limita i danni la Vernaccia di San Gimignano, a 125 euro ad ettolitro sul mercato degli sfusi (-7,7%). Perde il 10% l’Orvieto, quotato 90 euro, mentre il Vermentino di Sardegna guadagna ben il 17,2%, attestandosi a 170 euro ad ettolitro. |
|
|
|
|
Vietato comprare una bottiglia di vino e di qualsiasi altra bevanda alcolica al supermercato e i tutti i pubblici esercizi dopo le ore 18. Tanto prevede l’ordinanza n. 620 della Regione Lombardia guidata da Attilio Fontana. Provvedimento la cui ratio teorica è quella di arginare la movida, non consentendo a chi vuol bere fuori dagli orari previsti di apertura di bar e ristoranti di fare scorta e stare fuori. Misura facilmente aggirabile da chi ha tempo da dedicare alla spesa, e che colpisce chi, invece, vuole semplicemente comprarsi una bottiglia da bere a cena dopo il lavoro, e i produttori. “Capiamo la gravità della situazione, ma è un provvedimento che demonizza il vino, che invece è un'eccellenza”, ha scritto in una lettera aperta a Fontana il produttore Mario Piccini, alla guida del gruppo Piccini, tra i leader nella distribuzione organizzata. |
|
|
|
|
|
A capo di uno dei gruppi più importanti dell’agroalimentare italiano, che controlla anche il Brunello di Montalcino Mastrojanni, Riccardo Illy ha le idee piuttosto chiare su come i mercati abbiano risposto alla crisi e su ciò che il vino dovrà fare per ripartire, anche in termini di promozione. Come racconta a WineNews, “il vino ha reagito al lockdown in maniera diversa. Se si parla di vini rossi longevi - spiega Riccardo Illy - il problema può essere preso con filosofia: anche se non lo vendiamo quest’anno, lo venderemo l’anno prossimo”. Tornando a vestire per un momento i panni del politico, individua come prima necessità “la semplificazione: abbiamo un ordinamento giuridico complesso, confuso e contraddittorio. Il Parlamento deleghi il Governo ad approvare dieci testi unici delle materie fondamentali. Tra cui la produzione agricola, in modo da non avere più migliaia di leggi sulla stessa materia”. Per essere forti sui mercati, poi, i vignaioli del Belpaese hanno bisogno di un’Europa unita. “perché abbiamo di fronte due colossi, Usa e Cina, e o ci presentiamo come un soggetto unico o siamo destinati a soccombere”. E per il futuro, da imprenditore che in tempo di crisi ha sempre rilanciato, “sarebbe bello investire sul Barolo, l'unico grande territorio simile a quello del Brunello di Montalcino”. |
|
|
|
|
|
Il cronometro che ha premiato il campione del mondo di specialità, Filippo Ganna, le immagini dei ciclisti che hanno sfilato tra i vigneti che hanno portato in mondo visione la bellezza delle Colline del Prosecco di Conegliano e di Valdobbiadene: ancora una volta il binomio Giro d’Italia-territori del vino ha fatto centro, aiutando, soprattutto in un periodo complesso come questo, la narrazione dei territori a favore degli appassionati di tutto il mondo. Con 168 Paesi collegati per la crono tra Conegliano e Valdobbiadene, la “Prosecco Superiore Wine Stage”, andata in scena il 17 ottobre. |
|
|
|
|
Da oggi ristoranti e bar d’Italia potranno stare aperti dalle ore 5 del mattino fino a mezzanotte, con un massimo di 6 persone per tavolo, ma in assenza di consumo al tavolo l’orario di chiusura dovrà essere anticipato alle ore 18; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Ecco le misure più direttamente legate al settore della ristorazione contenute nel nuovo Dpcm del Governo in vigore da oggi, per contenere i contagi da Covid-19. Una stretta leggermente meno dura di quanto il settore temesse, ma che complica comunque il quadro in cui le perdite da qui a fine anno sono stimante il 24 miliardi di euro, su un giro d’affari 2019 di 86 miliardi di euro. |
|
|
|
|
|
Brunello e Champagne sono le due denominazioni più performanti sul mercato secondario dei fine wine, come raccontano gli ultimi numeri del Liv-ex, ma per Clovis Taittinger, alla guida di una delle Maison più famose al mondo, è “un segnale di amore da parte dei wine lovers, da prendere positivamente, ma è un mercato diverso da quello quotidiano, cui ci rivolgiamo. E che sta pagando il crollo del turismo internazionale, cui sono legati i consumi, fondamentali, di alberghi e ristoranti di tutto il mondo”. |
|
|
|
|