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WineNews
N. 3.814 - ore 17:00 - Martedì 17 Ottobre 2023 - Tiratura: 31.186 enonauti,
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La News
Alessio Planeta, “Wine Maker of the Year”
Alessio Planeta, alla guida di Planeta, è il “Wine Maker of the Year”, l’enologo dell’anno, a livello mondiale, secondo i “Wine Star Awards” delle celeberrima rivista Usa, Wine Enthusiast. Un premio prestigioso, vinto negli anni da nomi come Alvaro Palacios o Peter Gago, per nominare solo due dei vincitori internazionali più importanti, ma anche dell’italiano Carlo Ferrini (ad oggi unico italiano, prima di Alessio Planeta), nel 2007. Un premio che è un riconoscimento alla persona, ma anche all’azienda e alla Sicilia del vino, come commenta a caldo, a WineNews, lo stesso Alessio Planeta (in approfondimento).
Approfondimento su WineNews.it
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Primo Piano
Nel terzo trimestre 2023 il Sassicaia 2019 è il terzo vino più scambiato sul mercato dei fine wine
Le difficoltà attraversate dal mercato secondario dei fine wine, come raccontano i dati sui primi 9 mesi 2023 del Liv-ex, analizzati nei giorni scorsi da WineNews, sono ancora lontane dall’essere superate, ma qualche segnale positivo si inizia a scorgere. Secondo il “The fine wine market in Q3 2023”, nel terzo trimestre 2023 a spuntare le rivalutazioni maggiori sul Liv-ex 1000 sono stati Château Coutet 2010 (+26,1%), Châteauneuf-du-Pape Vieilles Vignes Domaine de la Janasse 2016 (+25%) e Flaccianello delle Pieve 2017 di Fontodi (+24,2%), giusto davanti al Barolo 2016 di Bartolo Mascarello (+24%), al Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2000 di Bruno Giacosa (+19,4%) ed al Barolo Monfortino Riserva 2004 di Giacomo Conterno (+18,8%). Bordeaux ha mantenuto la sua leadership, con una quota di mercato, in calo, del 38,3%, comunque superiore al 2022 (35,1%). Anche la Borgogna e gli Stati Uniti hanno registrato un calo della loro quota nel terzo trimestre, mentre tutte le altre regioni - Champagne (15,2%), Rodano (3%), Toscana (8,8%), Piemonte (3,6%) - hanno visto un aumento. Tra le etichette più scambiare, spicca il Dom Pérignon 2013, che ha mantenuto la sua posizione sia in termini di volume che di valore, con un prezzo di mercato che attualmente ammonta a 1.700 sterline a cassa. Al secondo posto, tra le etichette più scambiate nel periodo in termini di valori, il Cristal 2015 di Louis Roederer (ad un prezzo medio di 2.136 sterline a cassa), seguito dal Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido (2.639 sterline a cassa). In termini di volumi, dietro al solito Dom Pérignon 2013, tra i vini più scambiati nel periodo troviamo, invece, il Saffredi 2020 di Fattoria Le Pupille, che precede sul podio il Comtes de Champagne Blanc de Blancs 2012 di Taittinger. Alla posizione n. 5, di nuovo il Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido. Se guardiamo invece ai vini più ricercati in base al numero di offerte ricevute nel trimestre, in cima troviamo Château Pontet-Canet 2019 e 2016, con il Tignanello 2017 di Antinori sul terzo gradino del podio, ma anche l’annata 2020 alla posizione n. 6 ed il Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido alla n. 7. Infine, tra i vini più cercati sul Liv-ex, spicca Château Lafite Rothschild, nelle prime due posizioni con le annate 2019 e 2020, davanti al Dom Pérignon 2013.
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Uk, il 21% dei giovani non beve alcol
Il rapporto tra giovani ed alcol è, da sempre, un argomento di grande complessità, ma negli anni, ha vissuto molti mutamenti, alcuni decisamente positivi, come raccontano i risultati del report “The Sober Myth: Are Young Adults Really a Generation of Non-Drinkers”, firmato da “Drinkaware”. La maggioranza, pari al 79%, consuma alcolici, ma la percentuale di chi non beve, nel periodo esaminato, è passata dal 14% al 21%, con una crescita in termini assoluti del 50%. Una buona notizia, che non deve però far abbassare la guardia su quelli che sono i comportamenti di quella che è, tutt’ora, la grande maggioranza dei giovani consumatori britannici. Che hanno maggiori probabilità di cadere nell’eccesso del binge drinking (74% contro il 63% degli over 25), oltre che di sviluppare una vera e propria dipendenza (11% contro 6%).
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Focus
Cucina & alimentazione, i temi più seguiti sui social
Nel nostro Paese i temi più seguiti sui social sono cucina e alimentazione (28%), poi viaggi (24%) e musica (24%); vengono successivamente abbigliamento (21%) e tecnologia (20%). Sono ben 28 milioni (il 76% della popolazione tra 16 e 65 anni) gli italiani che seguono almeno un influencer, chi ne segue più di due sono 21 milioni. E il 57% del pubblico compra proprio ciò che è consigliato da un influencer: questo vuol dire che milioni di persone possono essere raggiunte dai messaggi dei creator in modo molto diretto ed immediato, una audience paragonabile a quella della tv. Lo rivela l’Osservatorio Inside, promosso da Pulse Advertising, in collaborazione con Eumetra e Università di Pavia, che restituisce una mappa di cosa gli italiani pensano oggi degli influencer, come interagiscono con loro, quando e come seguono i “consigli per gli acquisti”. Dal survey emerge una tendenza ancora valida: i social network seguiti cambiano a seconda dell’età. Se la Gen Z ama Youtube, Instagram e Tiktok, i Millenials passano più tempo su Instagram, Telegram e Facebook, quest’ultimo rimane in assoluto, invece, il medium preferito dalla Gen X e dai Millenials in particolare. Tra i top influencer legati al cibo, secondo la ricerca, spicca Benedetta Rossi (“Fatto in casa da Benedetta”).
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Cronaca
Ferrari gioca in casa della Juventus
Tra le tante partnership che legano i top brand del vino italiano con lo sport, quella tra la cantina leader del Trentodoc, Ferrari Trento, e la Juventus, è una delle più longeve. E se per i per i prossimi tre anni, Ferrare sarà Juventus Official Partner, c’è uno step in più, in un progetto che, anche insieme alla cucina di “Da Vittorio”, il ristorante tristellato della famiglia Cerea, mira a creare nell’Allianz Stadium una proposta di altissima qualità. A partire dallo Ferrari Sparkling Club nel prestigioso Club Gianni e Umberto Agnelli, con vista sul campo di gioco ...
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Wine & Food
La spesa degli italiani nel 2023 costa il 10% in più, ma è sempre più scarsa in quantità
Forse, il famoso “trimestre anti inflazione” iniziato ad ottobre, a fine anno, migliorerà le cose. Ma, intanto, il caro prezzi ha cambiato la spesa degli italiani, che hanno speso di più, il +10% su base annua, per comprare meno quantità praticamente di ogni genere di prodotto, con poche eccezioni. Evidenze che emergono dall’Osservatorio sui consumi alimentari Ismea-NielsenIQ di ottobre 2023. A livello generale, come detto, aumenta la spesa per tutti i comparti alimentari. In netto aumento la spesa per le uova (+19,3%), latte e derivati (+17,8%) e derivati dei cereali (+15,6%), compresa la pasta (+11) ed il riso (+26%). Stringendo il focus sul comparto dei vini e delle bevande, che vale il 10,8% dello scontrino medio, la spesa cresce, complessivamente, del +5,6%, la metà della tendenza generale. Per il vino, il dato del primo semestre 2023 dice +3,1% in valore, ma -3,8% in volume.
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Vendemmia 2023, le prime impressioni ad uve in cantina. Con la qualità che accontenta tutti
Dopo una stagione difficile e avara, soprattutto al Centro-Sud, le prime valutazioni di produttori di primo piano, dall’Alto Adige alla Sicilia. Parlano Willi Sturz (Cantina Tramin), Michele Bernetti (Umani Ronchi), Angela Velenosi (Velenosi), Albiera Antinori (Marchesi Antinori), Andrea Lonardi (Angelini Wines & Estates), Paolo Speri (Speri Viticoltori), Livia Fontana (Livia Fontana Winery), Maurizio Alongi (Maurizio Alongi) e Francesco Cambria (Cottanera).
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