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N. 4.275 - ore 17:00 - Lunedì 4 Agosto 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | 5,4 miliardi di euro di spesa solo nei ristoranti, 1,8 miliardi al bar, mentre 2,1 miliardi sarà quella derivante dagli altri consumi del fuori casa (colazioni, aperitivi o dopo cena, discoteche, gelati, take-away o street food). A farla da padrone saranno le cene, con i consumi a 4,9 miliardi di euro, quindi, 500 milioni di euro la spesa in sagre e fiere. In totale, secondo le stime del Centro Studi Fipe - Confcommercio, la spesa degli italiani per i consumi fuori casa ad agosto 2025 raggiungerà i 9,3 miliardi di euro. Le principali voci di spesa riguarderanno la cena, con una spesa di 4,9 miliardi di euro, seguita dal pranzo, che inciderà per 2,4. | |
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| | La filiera del vino con le sue principali rappresentanze settoriali e agricole (Alleanza Cooperative Agroalimentari, Assoenologi, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini, Unione Italiana Vini - Uiv, e la Fivi-Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ma anche con big player della promozione nel mondo come Veronafiere, con Vinitaly: le loro reazioni in approfondimento) e le istituzioni, dal Governo ai Ministeri competenti (Agricoltura, Imprese e Made in Italy e Salute in testa), provano a fare squadra, ancora di più, per rilanciare il settore, pensando a campagne di comunicazione istituzionali, ma anche a misure sia contingenti (riduzione delle rese, distillazione straordinaria) che strutturali (sgravi fiscali per gli investimenti, supporto ad enoturismo e promozione, e non solo), per traghettare uno dei settori di punta e più identitari del made in Italy, oggi in difficoltà tra dazi Usa (si attende e si spera ancora che il vino sia presente nella lista “zero-for-zero”), cambiamento dei consumi, scorte elevate (con la vendemmia al via), campagne di comunicazione e normative che ne attaccano non già l’abuso, ma il consumo tout court. “Sono venuta per dimostrare ancora una volta l’attenzione che il Governo rivolge al settore dell’agricoltura nel suo complesso e, in particolare, di quello vitivinicolo. Il vino è un pezzo cardine della dieta mediterranea ed è fondamentale fare la distinzione tra uso e abuso”, ha detto la Premier Giorgia Meloni, come riportano le agenzie di stampa. Meloni che ha parlato anche di dazi: “sono sempre stata convinta che noi dovessimo fare del nostro meglio per arrivare ad un accordo quadro, ad una cornice entro la quale giocare alcune partite su alcuni settori, su alcune filiere, spiegando ai nostri amici e alleati americani che c’è una serie di prodotti che difficilmente possono essere rimpiazzati da produzioni nazionali. Questo vale molto per alcuni prodotti italiani, anche per quello del vino. Sul Governo - ha detto ai rappresentanti dei produttori - potete sempre contare. Siamo consapevoli di quanto il vostro lavoro sia fondamentale non solo per l’economia italiana, ma anche per la reputazione della nostra Nazione”. | |
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| | Il settore food & beverage continua a mantenere un buon livello di fiducia a livello globale attestandosi su 73 punti, e cresce in Italia, dai 69 del 2024 ai 71 del 2025. È uno dei dati che emerge dall’approfondimento sul comparto realizzato dall’Edelman Trust Barometer, lo studio annuale, giunto alla sua edizione n. 25, condotto dall’Edelman Trust Institute, basato su oltre 33.000 interviste in 28 Paesi. L’indagine misura la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni chiave: il governo, le aziende, i media e le Ong. E per quanto riguarda l’Indice generale di fiducia, che combina tutti e quattro i giudizi, lo Stivale si attesta a 50 punti su 100, di poco sotto alla media globale di 56 ed è tra i più alti d’Europa. Tra i settori produttivi il comparto food & beverage è tra i più affidabili in Italia, preceduto solo da tech a 76 e hotel e ospitalità a 72. | |
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| | | Se i primissimi grappoli della vendemmia 2025 sono stati raccolti nei giorni scorsi in Sicilia, il primo territorio a muoversi in maniera organica, come accade da qualche anno, è la Franciacorta, una delle terre nobili della spumantistica italiana, dove, con “il taglio dei primi grappoli nei vigneti più precoci”, è iniziata una raccolta “che si estenderà progressivamente alle diverse zone dell’areale, un incedere che testimonia l’eterogeneità dei suoli e dei climi che caratterizzano le uve del Franciacorta”, spiega il Consorzio guidato da Emanuele Rabotti. Secondo cui la 2025 “è un’annata molto promettente: i vigneti si presentano in condizioni sanitarie ottimali, con un buon equilibrio vegeto-produttivo, uve abbondanti e di elevata qualità a dispetto di qualche evento di grandine localizzato”. Una vendemmia che arriva in un momento in cui, “sul fronte commerciale, a dispetto delle turbolenze internazionali e della recente introduzione dei dazi negli Stati Uniti che non hanno risparmiato i vini europei, le esportazioni di Franciacorta mostrano una crescita decisa, toccando punte superiori al 17,4% del totale, con un incremento del +7%” nel primo semestre dell’anno. “Quella che si apre oggi è una vendemmia che ci riempie di fiducia”, aggiunge il presidente del Consorzio Franciacorta Rabotti. | |
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| | | Anche in Spagna è tempo di vendemmia, e di prime stime, che parlano di un raccolto che darà come produzione 37-39 milioni di ettolitri di vino per quello che storicamente è il terzo produttore al mondo, dietro ad Italia e Francia. A dirlo, con numeri come sempre da prendere con le molle, le Cooperativas Agro-alimentarias de España, che confidano “in un raccolto di qualità nonostante le sfide climatiche”. Mentre nelle cantine spagnole ci sono scorte pari a 33,8 milioni di ettolitri al 31 maggio 2025. | |
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| | Non solo i grandi vini italiani e le eccellenze enogastronomiche: in una fase di profondi cambiamenti che scuotono il settore, tra calo dei consumi di vino, nuovi stili di vita, sfide ambientali e la necessità di competere sui mercati globali con il fenomeno “No-Lo” alcol, sotto i riflettori ci sarà il futuro del vino e non solo, a “Merano WineFestival” 2025, kermesse che torna di scena a Merano (7-11 novembre), sempre con la regia del “The Wine Hunter” Helmuth Köcher, e che avrà come leitmotiv “Vision: Wine & Food Creators”. Confermati tutti i principali elementi del festival, all’edizione n. 34: il venerdì dedicato a “TasteTerroir - bio & dynamica” e alle premiazioni dei “WineHunter Award Platinum” e delle “WineHunter Stars” (con la guida di The WineHunter disponibile on line dal prossimo 18 agosto), e il martedì al Metodo Classico “Catwalk Champagne & more”, ma non solo. | |
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| | | Viaggio intorno alla Villa che fu simbolo dello splendore mediceo e oggi cuore della Fondazione Olmo, tra vino, letterati da Nobel e matematici. Le riflessioni sul Carmignano, ma anche sul rapporto tra vino, uomo e paesaggio, nelle parole di Isabella Pascale (Tenuta di Artimino - Fondazione Olmo), Ettore Fantoni Contini Bonacossi (Capezzana), Silvia Vannucci (Piaggia), Paolo Zellini (matematico), Abdulrazak Gurnah (Premio Nobel per la Letteratura nel 2021) ed Elisabetta Sgarbi (editrice ed ideatrice de La Milanesiana). | |
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