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N. 3.249 - ore 17:00 - Mercoledì 22 Settembre 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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La vendemmia entra nel vivo anche in Borgogna, dove, come racconta il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne (Bivb), tra il 18 e il 20 settembre la raccolta è iniziata praticamente in tutta la Regione, al culmine di un’annata difficilissima, costellata dagli eventi meteorologici avversi. Prima le gelate di aprile, poi le piogge incessanti estive, che hanno dato tregua ai vigneron solo a metà agosto, quando il clima secco e i venti hanno permesso alle uve di maturare bene, riducendo i problemi legati all’umidità. Di certo, c’è che la produzione di quest’anno si reggerà su volumi molto bassi: in generale il calo produttivo in Francia è previsto in un -24%. |
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Il mix tra grandi vini, territori prestigiosi, collezionisti e appassionati di tutto il mondo ed iniziative di “charity”, è sinonimo di successo assicurato. Una strada che ora si intreccia alla storia, tra i vigneti delle Langhe Patrimonio Unesco, con “Barolo en Primeur”, gara di beneficenza organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Crc Donare, Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, “Enosis Meraviglia” dell’enologo Donato Lanati e “Vinous” di Antonio Galloni. Un progetto che si sviluppa intorno ad un’asta di Barolo davvero peculiare, battuta da Christie’s il 30 ottobre al Castello di Grinzane, in collegamento con New York, e dove all’incanto non ci saranno grandi bottiglie, ma 15 barrique di Barolo che daranno vita, ognuna, a circa 300 bottiglie del “re” dei vini (che WineNews ha assaggiato in anteprima). Con uve molto particolari, perché i grappoli di Nebbiolo dedicati al progetto arrivano da Vigna Gustava, sulle colline di Grinzane e del suo Castello, appartenuta al Conte di Cavour. Un vigneto storico di quasi 4 ettari acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, per investire, con il Barolo, in un progetto sociale che integri sviluppo locale, attivazione delle comunità territoriali, formazione e valore economico e sociale. Un vigneto che è una Menzione Geografica nella quale Lanati ha selezionato le piante più vecchie e le parcelle che producono la miglior qualità. Il risultato sono 15 espressioni dello stesso vigneto, che permetteranno a chi le acquisterà di avere un proprio vino (e di decidere in autonomia a quale iniziativa benefica destinare il ricavato, da quanto si apprende). “Per la prima volta - spiega Matteo Ascheri, presidente del Consorzio - una partita di vino dell’annata 2020 sarà battuta in asta come barrique e consegnata a chi l’avrà acquistata in lotti di 300 bottiglie nel 2024”, anche in formati diversi e con l’etichetta firmata dall’artista di fama internazionale Giuseppe Penone. E con i vini in botte che saranno valutati da Galloni, le cui recensioni saranno riportate in barrique come Nft (Non Fungible Token), con l’immagine della nota di degustazione originale firmata dal celebre critico. L’obiettivo nell’anno di debutto è davvero ambizioso, perché si punta a raccogliere almeno 900.000 euro. E in futuro, di coinvolgere i produttori del Consorzio. |
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Se da una parte la pandemia ha messo in risalto l’importanza dell’agroalimentare, resiliente alla crisi e traino per l’economia del Belpaese, la chiusura per lockdown delle attività di ristorazione ed alberghiere ha messo molti imprenditori in ginocchio, esponendoli al rischio usura e alla cessione delle attività alla malavita, il cui business, dai campi ai supermercati, ha superato i 24,5 miliardi di euro, come rivela la Coldiretti, commentando i dati del secondo semestre del 2020 che la Dia - Direzione Investigativa Antimafia ha presentato al Parlamento. La criminalità non solo si è appropriata di vasti comparti dell’agroalimentare, soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromette in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, minando l’immagine e il valore del made in Italy nel mondo. |
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Nessun colpo di scena: come ampiamente preannunciato dal Commissario Ue all’Agricoltura Wojciechowski, la domanda di protezione della menzione tradizionale “Prosek”, presentata dalla Croazia, arriva in Gazzetta, e adesso, come ricorda la Coldiretti, “tutte le parti interessate disporranno di un termine di due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione per presentare un’obiezione motivata, che la Commissione analizzerà prima di adottare una decisione finale”. C’è bisogno di accelerare i tempi, e dovrà essere in primis la politica nazionale a farsi carico di questa magagna, a partire, ovviamente, dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli che, intervenuto alla Camera, ha ribadito che “la proposta di riconoscimento da parte della Croazia della menzione tradizionale Prosek è irricevibile, e il Governo darà battaglia in Europa perché venga respinta. Il Commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowsky, ha sottolineato che l’obiettivo della Commissione è quello di rafforzare il sistema delle Dop e Igp, e non certo quello di indebolirlo”. Al fianco del Governo, Unione Italiana Vini (Uiv), Federvini e Coldiretti, pronte a supportare il Prosecco nella sua battaglia (le dichiarazioni in approfondimento). |
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Non solo i nuovi punti vendita (l’ultimo ad un passo dall’Arena di Verona, i prossimi a Milano e Torino), nei piani di Signorvino, la catena di enoteche creata da Sandro Veronesi, patron di Calzedonia, c’è anche il rafforzamento delle sue collaborazioni b2b. Come quella con Poke House, catena leader del poke in Europa nata nel 2018, per cui Signorvino ha firmato una linea di vini in private label. Tre etichette, i cui nomi rimandano ad altrettanti luoghi iconici della California: Hollywood (bianco), Napa (rosso) e Malibu (rosé). |
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Sempre meno “amatoriale”, sempre più progetto di impresa, che muove numeri importanti e attira capitali ed investitori di alto livello, e che dalle case italiane si prepara a conquistare le tavole del mondo con una linea di prodotti e sapori ad hoc: continua a crescere e a strutturarsi il progetto Cesarine.com, che attraverso la propria piattaforma di food experience riunisce 1.500 cuoche e cuochi, distribuiti su 450 località italiane, e che ha deliberato un aumento di capitale per un importo massimo di 3 milioni di euro. La raccolta è finalizzata al finanziamento del piano industriale, che prevede l’evoluzione al modello marketplace, l’ampliamento dello shop online e campagne di marketing. Il Fondo Rilancio Startup - gestito da Cdp Venture Capital Sgr - e Finalca, holding della famiglia Cazzola, hanno sottoscritto un investimento complessivo pari a 1,1 milioni. |
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Una Regione ricca di una prosperità agricola e vitivinicola senza pari, legata all’anima vulcanica dei suoli, su cui affonda le radici il successo dell’Irpinia enoica, ma anche un gioiello dell’archeologia come Pompei, da cui è riemerso il termopolio della Regio V, sommerso dall’eruzione del 79 d. C. A WineNews, da “Campania Stories”, Giuseppe Pagano (San Salvatore 1988), Antonio Capaldo (Feudi Di San Gregorio), Roberto Di Meo (Di Meo), l’enolgo Carmine Valentino, Andrea Ferraioli (Marisa Cuomo), Gerardo Vernazzano (Cantine Astroni) e lo chef Heinz Beck. |
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