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N. 4.249 - ore 17:00 - Venerdì 27 Giugno 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Oltre 3 milioni di dollari donati a istituzioni e fondazioni culturali di tutto il mondo in 17 edizioni, compresi i 300.000 dollari donati alla Solomon R. Guggenheim Foundation, per la mostra “Collection in Focus: Modern European Currents”, in programma al Guggenheim di New York dal 15 luglio 2025, grazie all’incasso dell’asta battuta da Bonhams, in questi giorni, con grandi formati ed edizioni speciali di Ornellaia Vendemmia d’Artista 2022 “La Determinazione”, create dall’artista Pascale Marthine Tayou: sono i numeri di uno dei progetti più longevi e virtuosi del mecenatismo enoico, gioiello bolgherese oggi del gruppo Frescobaldi. | |
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| | Orientati sì alla moderazione, ma non rinunciano del tutto all’assunzione di alcol: in Italia, solo il 24% della Gen Z ha diminuito il consumo rispetto a un anno fa. Quasi 1 consumatore su 2 (46%) opta per i cocktail, possibilmente “instagrammabili”, mentre la birra è la seconda opzione (37%). Una scelta curiosa, considerando che i cocktail sono in genere più costosi della birra e che stiamo parlando della porzione della società che, in genere, ha un reddito più basso a disposizione. Ma la chiave di lettura è il desiderio di condividere, con i propri follower, bevande che possano valorizzare la propria immagine e reputazione online: quasi la metà (46%) sceglie il proprio drink privilegiando ciò che appare più accattivante e condivisibile sui social. Quando si parla di alcol, la Gen Z viene spesso etichettata come “Generazione sobria”, ma i dati mostrano una realtà molto più complessa. Lo rivela Cga by Niq che, nella sua indagine globale “On Premise User Survey (Opus)”, ha rivelato come la tendenza di questa fascia d’età verso la moderazione al consumo di alcol sia una semplificazione eccessiva. Sebbene questa generazione sia più aperta alle alternative No/Low alcol - come segnalato dal 21% dei giovani a livello globale contro il 17% della media mondiale - allo stesso tempo, se confrontata con il consumatore medio globale, rappresenta la fascia d’età che ha ridotto di meno l’assunzione di alcol rispetto ad un anno fa, insieme ai Millenials. Dati che dunque delineano una realtà dalle molteplici sfaccettature, confermando anche le tendenze che solitamente vengono associate a questa generazione, fra tutte lo “zebra striping”, ovvero l’alternanza di bevande alcoliche e non alcoliche nel corso della stessa serata. L’Italia non si discosta dal resto del mondo: il 17% dei giovani italiani contro il 9% della media dichiara di optare per alternative a bassa o nulla gradazione alcolica. Per quanta riguarda il consumo di alcol solamente il 24% della Gen Z afferma di aver diminuito le dosi (rispetto al 32% dei consumatori complessivi), mentre il 46% non cambia la quantità consumata rispetto a un anno fa, il 13% beve di più e il 17% non beve affatto. Quasi la metà (46%) sceglie il proprio drink in base alla sua “instagrammabilità”, privilegiando ciò che appare più accattivante e condivisibile sui social.
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| | “Il vino è un pilastro del made in Italy agroalimentare: è sinonimo di eccellenza, di lavoro, di benessere, di primati”. Parole della Premier Giorgia Meloni, lette, nel Congresso Assoenologi, in corso ad Agrigento (da ieri al 28 giugno), dal direttore Assoenologi, Paolo Brogioni. Ad aprire i lavori il presidente Assoenologi Riccardo Cotarella, che ha ribadito il valore culturale, sociale ed economico del vino, e lanciato un appello contro allarmismi e campagne denigratorie: “il vino fa bene al cuore. Non solo al cuore medico, ma al cuore della vita, al cuore della socialità, al cuore dell’anima umana, è un dono della terra, è storia, tradizione, identità. E, soprattutto, condivisione. Dobbiamo difendere senza tentennamenti il valore che il vino rappresenta per il nostro Paese”. Messaggio ribadito (in approfondimento) anche dal Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. | |
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| | | Il cibo italiano anche quest’anno sarà protagonista al “Summer Fancy Food Show” n. 69, in programma dal 29 giugno all’1 luglio, al Javits Center a New York, e che vede in prima fila la Specialty Food Association (Sfa). Una fiera tra le più importanti al mondo (in un Paese, gli Usa, che per l'Italia nel 2024 hanno voluto dire 7,8 miliardi di euro di export, di cui 1,9 di vino), che arriva nelle ore in cui sono sempre più intense le trattative tra Ue e Usa sul tema dei dazi (oggi al 10% quelli che le merci europee “pagano” per andare negli States), con il presidente Donald Trump che si è detto disposto ad allungare la scadenza per nuove decisioni oltre il 9 luglio, e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Lyen, che ha dichiarato che l’Europa è pronta sia a chiudere un accordo in tempi brevi, sia ad eventuali contromisure se non verrà concretizzato. Tra i nomi più importanti c’è il Consorzio del Parmigiano Reggiano, guidato da Nicola Bertinelli, presente per sostenere le azioni di promozione della domanda della Dop, che vede negli Usa il principale mercato estero, pari al 22,5% della quota export totale. Ma il cibo è anche uno strumento di pace contro tutte le guerre, comprese quelle commerciali, tema scelto da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia, con l’inaugurazione del Padiglione Italia il 29 giugno alle ore 11. | |
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| | | Da un lato, Villa Della Torre, dimora eretta dai Della Torre, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, oggi di proprietà della famiglia Mastella Allegrini; dall’altro, Palazzo Te, appartenuto ai Gonzaga, unanimemente riconosciuto come uno dei massimi esempi di villa suburbana manierista del Rinascimento: il legame tra i due capolavori oggi si rafforza ulteriormente, in nome della valorizzazione del patrimonio artistico, agroalimentare e turistico del Belpaese. Tra le novità, un Amarone limited edition e un gioco da tavolo d’autore. | |
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| | Porte aperte nelle cantine dei grandi vini bianchi italiani, dalla Valle di Cembra, dove si celebra il “Müller Thurgau: Vino di Montagna” a Cembra, in Trentino, alle Terre del Gavi, dove è tempo di “Di Gavi in Gavi Festival” per conoscere il “bianco cortese del rosso Piemonte”; ma anche con “Mare e Vitovska in Morje” al Castello di Duino con l’Associazione Viticoltori del Carso ed il loro vino-simbolo, e con la “Festa in Cantina” da Ômina Romana a Velletri, nei Colli Albani, con la famiglia Börner e l’alta cucina dello chef tristellato Heinz Beck. Ma estate fa rima anche con bollicine, protagoniste di “Sorsi d’Autore” nelle Ville Venete con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Malika Ayane, Federico Buffa e Dario Vergassola, e rosè, nei calici, invece, di “Bererosa”, a Villa Appia Antica a Roma. Sono solo alcuni degli eventi segnalati nell’agenda WineNews. | |
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| | | Bianchi e bollicine dominano, ma il vino rosso freddo è sempre meno un tabù. Voci da “VinoVip” 2025 by Civiltà del Bere: Alessandro Torcoli (Civiltà del Bere), Luigi Moio (Quintodecimo), Aldo Fiordelli (JamesSuckling.com), Sandro Camilli (Ais), Andrea Lonardi (Master of Wine), Paolo Porfidio (Sommelier Hotel Gallia), Gianni Mercatali, decano della comunicazione, Cristian Maitan (Miglior Sommelier Ais Italia 2023), Raffaele Boscaini (Masi), Elvira Bortolomiol (Bortolomiol), Riccardo Pasqua (Pasqua Wines), Diego Bosoni (Cantine Lunae), Annalisa Zorzettig (Zorzetti), ed Ornella Venica (Venica). | |
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