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WineNews
N. 4.263 - ore 17:00 - Giovedì 17 luglio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti,
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La News
Al via la vendemmia 2025 dalla Sicilia
L’attesa è finita: la vendemmia 2025 in Italia è iniziata nei vigneti della Sicilia Sud Occidentale, dove oggi, con qualche giorno di anticipo come, ormai, il cambiamento climatico ci ha abituato, i viticoltori di Cantine Ermes, la più grande realtà cooperativa vitivinicola italiana per superficie bio - custode anche dei vigneti di Tenute Orestiadi attorno al “Cretto di Burri” a Gibellina, dove il vino è simbolo di rinascita della Valle del Belìce - hanno raccolto i primi grappoli di Pinot Grigio, Chardonnay, Viognier e basi spumante. Un rito che si ripete all’insegna della cooperazione, della sostenibilità e della bellezza, “con stime prudenzialmente ottimistiche”.
Approfondimento su WineNews.it
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Primo Piano
Ue, la proposta di bilancio della Commissione scontenta tutta l’agricoltura italiana (e non solo)
2.000 miliardi di euro di cui 300 dedicati all’agricoltura, ancora da capire se gestiti attraverso un nuovo Fondo Unico, o mantenendo le specificità della Pac, e comunque con 86 miliardi in meno rispetto alla Pac 2021-2027: è la sintesi estrema della proposta di quadro finanziario pluriennale di bilancio per il periodo 2028-2034 adottato dal Collegio Europeo su proposta della Commissione Ue, come annunciato, ieri, dalla presidente Ursula von der Leyen. Una proposta di bilancio tutta da esaminare, ma che, ha detto la von der Leyen, “corrisponde all’ambizione dell’Europa, affronta le sfide europee e rafforza la nostra indipendenza. È più grande, più intelligente e più incisiva”. Visione, però, a cui si oppongono con forza tutte le organizzazioni dell’agricoltura italiana, e non solo. Per Confagricoltura si tratta di “una vera e propria dichiarazione di guerra” al settore, per Coldiretti di “un disastro annunciato”, e per Cia-Agricoltori Italiani di un “vergognoso e indicibile attacco all’agricoltura”, come abbiamo riportato ieri. Oggi alla proposta della Commissione, che, vale la pena ricordarlo, è solo il primo atto, seppur significativo, del percorso che porterà alla definizione del bilancio Ue 2028-2035, si aggiungono altre voci nettamente contrarie. Per Legacoop Agroalimentare “la proposta della nuova Pac è irricevibile, è largamente insoddisfacente e rischia di compromettere il futuro dell’agricoltura europea”, mentre secondo Fedagripesca Confcooperative “la Commissione ha deciso di compiere un passo indietro rinnegando di fatto l’essenza stessa dell’Unione Europea smantellando il principale pilastro della casa comune dell’Unione, ovvero la Pac”. Critica anche Greenpeace: “si mette a rischio l’agricoltura stessa e si indebolisce la lotta alla crisi climatica”. Ma è negativo anche il commento del Ministro dell’Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida: “in un momento difficile come quello che il mondo sta attraversando, l’approvvigionamento alimentare e la custodia da parte del settore primario dell’ambiente sono quantomai indispensabili. Abbiamo lavorato per arginare modelli di programmazione finanziaria in evidente contrasto con gli interessi dell’economia europea. Purtroppo, la proposta della Commissione non è all’altezza di questi obiettivi”.
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SMS
“Sentore di tappo”, Tca in 1 bottiglia su 3
Nonostante i progressi della tecnica, il “sentore di tappo” è ancora una delle principali fonti di alterazione sensoriale del vino. Il responsabile, come noto, è il Tca (2,4,6-tricloroanisolo), una molecola che può compromettere l’esperienza del consumatore anche a concentrazioni molto basse. Secondo il Cork Quality Council, il Tca è presente in circa una bottiglia su tre e nel 95% dei casi la sua origine è riconducibile al tappo. E stando ad uno studio di Tofwerk e Università di Padova, che ha analizzato 2.969 tappi in sughero, nel 5,4% dei casi ci sono livelli alteranti per gli spumanti e nel 2,2% per i vini fermi. A riportarlo Vinventions, realtà che propone soluzioni di chiusura alternative al tappo di sughero, con attenzione particolare al tema della sostenibilità.
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Focus
Export, spumanti italiani in calo. Ma non il Prosecco
Se l’export del vino italiano, dopo una lunga marcia di continua crescita, ad aprile 2025 ha subito un rallentamento con tanto di segno negativo, in valore, nel primo quadrimestre dell’anno, se confrontato con quello del 2024 (-0,86%, a 2,5 miliardi di euro), il “bicchiere mezzo pieno” arriva da uno dei prodotti simbolo dell’enologia italiana, il Prosecco. Perché, se, in linea generale, gli spumanti, secondo i dati Istat analizzati da WineNews, frenano nei primi quattro mesi 2025 con -1,1% sul primo quadrimestre 2024, per un valore complessivo di 676,2 milioni di euro (con le bollicine che coprono oltre un quarto del totale dell’export del vino italiano), con i volumi a 158.172.924 litri (-1,5%), il mondo del Prosecco Dop resta in territorio positivo. Da gennaio ad aprile 2025 le esportazioni ammontano a 527 milioni di euro, +1,5% sullo stesso periodo 2024, con in rialzo anche dei volumi a 121.633.459 (+3,4%). Tradotto, circa il 76% degli spumanti italiani esportati all’estero è Prosecco Dop (che include la storica Docg di Conegliano e Valdobbiadene, la più giovane e grande Doc e la “rampante” Docg Asolo, ndr), con un impatto considerevole sulla bilancia commerciale. Vero che, rispetto ai dati di marzo, anche il Prosecco Dop ha perso terreno: il confronto tra il primo trimestre 2024 e il primo del 2025 segnava, infatti, un +4,9% in valore.
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Cronaca
“Vinitaly, the Opera’s Ouverture”
Le sinfonie gustative e aromatiche del vino nel calice che si mescolano a quelle di musica e voce, nella città che è tra le capitali mondiali della lirica e del vino, Verona. Per celebrare il made in Italy. Entra nel vivo “Vinitaly, the Opera’s Ouverture”, progetto di Fondazione Arena di Verona e Veronafiere, con Vinitaly, che arricchisce l’“Arena Opera Festival Experience” (by Infront Italy). Con degustazioni delle migliori etichette nazionali, e di eccellenze gastronomiche, abbinate ad una serata d’opera nel teatro simbolo della lirica nel mondo: l’Arena (in approfondimento). 
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Wine & Food
Dopo il debutto in 15 Paesi, tra cui l’Italia, le “Chiavi Michelin” diventano mondiali 
Riconosciuta come la guida più autorevole, e temuta, per le sue selezioni di ristoranti ed il sistema di valutazione con le celeberrime Stelle, la Michelin ha costruito nel tempo una selezione indipendente dedicata agli hotel di tutto il mondo, che conta oggi oltre 7.000 strutture situate in più di 125 Paesi. E come le Stelle indicano le migliori esperienze culinarie, le “Chiavi Michelin” rivelano le strutture che offrono i soggiorni più straordinari al mondo. Una selezione che, dopo il successo seguito al lancio in 15 Paesi, tra cui l’Italia, diventa internazionale per celebrare gli hotel più eccezionali di tutto il mondo, che saranno svelati l’8 ottobre, in una cerimonia inaugurale esclusiva, dedicata alla nuova Guida Michelin Hotel, nel Musée des Arts Décoratifs a Parigi, con vista sul Museo del Louvre e sul Giardino delle Tuileries.
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WineNews.tv
Il cibo nell’“economia della felicità” che studia quello che rende la gente felice e infelice
L’economia della felicità “studia quello che rende la gente felice e infelice. Ed ha a che fare molto con il cibo perché gli studi dimostrano che l’aspetto più importante per la felicità è la qualità delle relazioni umane. Il cibo è territorio, comunità, socialità, radici, appartenenza ed identità, e queste per la felicità sono tutte parole-chiave”. Così, a WineNews, Stefano Bartolini, economista e docente all’Università di Siena, autore del “Manifesto per la felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere”, dall’Assemblea Slow Food, nei giorni scorsi, alla Fao, a Roma.
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