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N. 3.707 - ore 17:00 - Mercoledì 17 Maggio - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Tra i tanti ed ambiziosi obiettivi delle politiche Ue che puntano a ripristinare la salute dei suoli e degli habitat e a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, c’è anche quello di abbattere del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030. La Sustainable Use of pesticides Regulation voluta dalla Commissione Ue, pur apprezzabile nelle intenzioni, non ha fatto però i conti con la realtà, né calcolato, in maniera approfondita, l’impatto che potrebbe avere sui diversi settori agricoli. A partire dalla viticoltura che, secondo Aly Leonardy, vicepresidente Arev, rischierebbe la “scomparsa del 60% dei vigneti in molte regioni europee” (continua in approfondimento). |
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Il vino del Valdarno di Sopra Doc ha storia antica, sancita dal celeberrimo “Bando sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra” del 1716, eppure è “contemporaneo”, come lo ha definito Monica Larner, italian editor di “The Wine Advocate”. Una denominazione tutto sommato giovane, piccola (250.000 le bottiglie prodotte ad oggi), e “sottovalutata”, ha detto Carlo Ferrini, tra i consulenti enologi più affermati d’Italia, ma che ha una visione chiara e netta del suo futuro, dove il 100% dei produttori produce in regime di biologico, che il Consorzio, guidato da Luca Sanjust, da anni, con il consenso unanime di tutti i produttori, cerca di mettere in disciplinare, e che più che su sottozone e menzioni geografiche, ha scelto di puntare sui vini “single vineyards”, “scelta intelligente che risponde alla voglia dei consumatori del mondo di sapere, sempre più, da quali vigne arrivano le bottiglie che bevono”, ha detto Jeff Porter, esperto di vino italiano e ora firma per il Belpaese di “The Wine Enthusiast”. Una visione, quella della denominazione, che punta necessariamente sulla qualità, per vocazione e per dimensione della denominazione, sul biologico “non per marketing ma come scelta qualitativa”, ha sottolineato il direttore del Consorzio, Ettore Ciancico, ma che pagherà anche sul mercato perchè “è quello che i consumatori cercano”, ha detto Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio e produttrice di vino, con la cantina Mannucci Droandi. Una storia peculiare, quella del Valdarno di Sopra, che si inserisce in un contesto, quello del vino italiano che, per guardare al futuro, ha ricordato il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, deve affidarsi sempre di più a ricerca e scienza. Messaggi, tra gli altri (in approfondimento) arrivati nel “Valdarno di Sopra Day”, di scena ieri al Borro della famiglia Ferragamo, tenuta che, insieme a Tenuta Sette Ponti della famiglia Moretti, ed a Petrolo di Luca Sanjust, ha dato lustro ad una denominazione “che ha bisogno di essere forte, unita, perchè è un Doc stupenda - ha detto Ferruccio Ferragamo, uno dei più importanti imprenditori italiani, della moda e del vino - con una lunga storia. Abbiamo una grande chance, di fare una Doc che sarà l’unica veramente biologica, e ci credo tantissimo”. |
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La legge è uguale per tutti, influencer inclusi: i senatori e i deputati francesi hanno deciso che non ci saranno deroghe (ma neppure inasprimenti) alla Legge Évin, che dal 1991 vieta la promozione di bevande alcoliche (vino, birra e liquori). Dunque, anche il mondo dei social network dovrà rispettare ed applicare la normativa vigente. Dopo una recente battaglia, che ha visto scendere in campo l’associazione Addictions France, che proponeva il divieto assoluto per l’industria degli alcolici di utilizzare influencer e artisti per promuovere i propri prodotti, si è giunti ad uno status quo. La Commissione ha deciso quindi che quello che vale ovunque vale anche per gli influencer, facendo luce su una zona grigia della Legge Evin: vediamo come reagiranno i professionisti dei social ... |
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Il cammino del vino italiano sui mercati esteri torna ad accelerare il ritmo dei suoi passi e, dopo un gennaio essenzialmente piatto, a febbraio 2023 le esportazioni crescono del +3,6% a valore, a quota 1,05 miliardi di euro, come rivelano gli ultimi dati Istat, analizzati da WineNews. Buone notizie anche dal fronte dei volumi, con una netta frenata del trend negativo in termini di volumi, inferiori al primo bimestre 2022, ma solo del -0,8%, a 297,6 milioni di litri. Sempre sul fronte dei volumi, gli spumanti perdono il 4,6% (63,4 milioni di litri), per un giro d’affari in crescita del +6,1%, a 276,3 milioni di euro, pari al 26,3% di tutto l’export del vino italiano nei primi due mesi dell’anno. Guardando ai singoli mercati, febbraio 2023 conferma, a grandi linee, quanto visto a gennaio: da un lato, Usa e Germania, i primi partner del vino italiano, continuano a crescere con costanza, ma leggermente meno che a gennaio, dall’altro Canada e Gran Bretagna, dopo i fasti del 2022, non riescono ad uscire dalla spirale negativa di un inizio anno difficile, provando, però, a ricucire lo strappo. Il Paese nordamericano ha recentemente rivisto, in positivo, le previsioni di crescita della propria economia, mentre Londra deve fare i conti con un’inflazione ancora a doppia cifra, con il prezzo dei prodotti alimentari che sfiora rincari del +20%. |
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Una nuova e a suo modo “rivoluzionaria” idea per campionare in modo semplice e sostenibile le bottiglie di vino, puntando a raggiungere i consumatori più giovani: Coravin, che 10 anni fa ha rivoluzionato il modo di conservare e degustare il vino a livello globale, lancia Vinitas, un innovativo dispositivo per trasferire il contenuto di una bottiglia di vino in contenitori monodose (al momento disponibili da 50 e 100 ml), pensato per soddisfare in modo semplice e sostenibile la crescente domanda dei consumatori di assaggiare il vino prima di acquistarlo … |
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Il “Liceo del Made in Italy”, la festa per la “Giornata nazionale del Made in Italy”, che sarà il 15 aprile, per “celebrare la creatività e l’eccellenza italiana”, il marchio di autenticità per i ristoranti “veramente italiani” all’estero, ma anche il rifinanziamento della “Nuova Sabatini” un nuovo fondo sovrano, il sostegno all’imprenditorialità femminile, alle filiere del legno, dell’arredo e del tessile, e non solo. Sono tante, riportano le agenzie di stampa, le misure che compaiono tra i 47 articoli contenuti nella bozza del “ddl sul Made in Italy”, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri la prossima settimana; in particolare, il Liceo del Made in Italy, che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aveva annunciato a Vinitaly 2023, partirà dal 2024/2025, e, tra le materie prevede anche “modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare”. |
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Il percorso di un grande territorio, dove è nata la spumantistica piemontese ed italiana, nelle parole del Consorzio, dei produttori e dei ristoratori. Le riflessioni di Mariacristina Castelletta e Paolo Rossino, presidente e dg del Consorzio Alta Langa Docg, di produttori come Paolina Bosca (Bosca Spumanti), Giorgio Rivetti (Contratto) e Giulio Bava (Cocchi Spumanti), di sommelier come Davide Buongiorno, e di Monica Magnini, dello stellato Ristorante Guido da Costigliole. |
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