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N. 2.484 - ore 17:00 - Martedì 11 Settembre 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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“The Soul of Barolo”, un ritratto familiare e conviviale della famiglia Abbona, alla guida della storica Marchesi di Barolo, con il racconto di Valentina dei momenti intorno al tavolo, con una vecchia annata, guardando i vigneti e il Castello di Barolo, con il padre Ernesto, la madre Anna ed il fratello Davide, e “Amore Amarone”, un viaggio tra le tenute della famiglia Allegrini (Poggio al Tesoro a Bolgheri, San Polo a Montalcino, e Villa della Torre a Fumane in Valpolicella) realizzato da Duane e Olivia Fogwell, per celebrare 10 anni dal loro matrimonio italiano: sono due i video “italiani” in finale nel “Video Contest” di Wine Spectator. |
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Dopo le stime, i fatti: la vendemmia arriva tra i filari, anche in Francia, dove la qualità dell’annata si preannuncia “generalmente buona”, come racconta a WineNews Serge Dubois, presidente della Union Internationale des Oenologues insieme a Riccardo Cotarella. A partire dallo Champagne, dove le uve sono già in cantina e tutto ha concorso a rendere “magnifica” la raccolta, come si legge nel comunicato del Comité. “La qualità dei vini francesi che verranno prodotti quest’anno - dice Dubois - sarà buona, eccezionale in Champagne, ma anche in Borgogna, molto bene anche il Sud. A livello di quantità, saremo su livelli inferiori alle prime stime, ma comunque in crescita del 10% sulla 2017”. Secondo Dubois, rispetto al mercato che verrà, “dobbiamo tenere a mente due punti: gli stock, ormai in esaurimento, e i consumi mondiali, che tendono, seppure leggermente, a crescere. Per cui, ci aspettiamo che nonostante i volumi della vendemmia europea, comunque più abbondante in Italia e Spagna che in Francia, la nuova annata possa andare bene, permettendoci anche di mettere da parte qualcosa per avere delle riserve qualitative, visto che l’annata è qualitativamente rilevante”. A proposito di mercati, spostando l’attenzione dalle cantine ai filari, sugli investimenti in vigna secondo Dubois “ogni regione di Francia meriterebbe: lo Champagne è un territorio eccezionale, ma non ci sono vigne a disposizione da acquistare, la Borgogna è un territorio magnifico, molto piccolo, a Bordeaux è più facile trovare qualcosa su cui investire, specie nelle denominazioni più piccole e meno conosciute. In prospettiva, il Sud della Francia può rivelarsi un ottimo investimento, specie la Côte du Rhône, o le denominazioni della Languedoc, come Pic Saint Loup o la Saint-Chinian”. Chiusura sul dualismo tra Francia ed Italia che, forse, farebbero bene ad unire le forze contro il vero avversario, che arriva da molto più lontano del Mediterraneo. “Non credo che ci sia una grande rivalità tra Italia e Francia - conclude Serge Dubois - condividiamo la stessa cultura, quella mediterranea, con una cultura per il vino che ha molto in comune. Dobbiamo difenderci, insieme, dalla produzione enoica industriale o pseudo industriale dei Paesi del Nuovo Mondo”. |
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Metti che il vino e gli strumenti della finanza si incontrano sempre più spesso, metti che le Marche sono una delle Regioni che sta vivendo una sorta di nuova “golden age”, ed ecco arrivare, nel giro di poche ore, due notizie che riguardano due delle realtà marchigiane più prestigiose, la griffe Velenosi, guidata dalla produttrice Angela Velenosi, che ha appena emesso un minibond da 3 milioni di euro sottoscritto da Anthilia, e la cooperativa Moncaro, una delle più grandi cantine delle Marche, che ha messo a segno un aumento di capitale con l’ingresso della società svedese Winemarket Nordic AB come socio finanziatore, che ha sottoscritto una quota pari al 18%. Due casi che raccontano ancora una volta di come le imprese del vino italiano, per crescere, facciano sempre più spesso ricorso a capitali privati e a partnership di alto livello. |
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A dieci anni dalla sua nascita, per iniziativa del Consorzio del Soave sotto il nome “Vulcania”, il progetto Volcanic Wines, che riunisce i territori viticoli italiani a matrice vulcanica, entra nell’età dell’adolescenza. Alle spalle un bel lavoro per costruire, da Nord a Sud, una trama di relazioni tra territori e persone come non ce ne sono altre in Italia. Davanti la sfida di definire con maggior precisione il “perimetro” dei vini dei vulcani partendo da evidenze geologiche e rinsaldando, anche attorno all’uso di un marchio, la collaborazione tra le realtà coinvolte (Soave, Campi Flegrei, Colli Euganei, Colli Berici, Etna, Frascati, Gambellara, Lessini Durello, Pitigliano, Orvieto, Tuscia, Vesuvio, Vulture). Vini che suscitano grande interesse e aspettative, hanno ricordato da “ViniMilo”, alle pendici dell’Etna, nei giorni scorsi, i presidenti del Consorzio del Soave, Sandro Gini, e dell’Etna Doc, Antonio Benanti, e ora si guarda ad un nuovo step del progetto, con una vera e propria “zonazione” dei territori vulcanici, da definire insieme alla Società Geologica Italiana (Sgi), e ad una definizione di regole condivise per poter apporre, in un futuro non lontano, un marchio identificativo sulle bottiglie. |
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Evitare di bere alcolici per almeno un giorno ogni sette: arriva dalla Gran Bretagna la campagna di sensibilizzazione “Drink Free Days”, che propone un giorno a settimana alcol-free. A sollevare l’esigenza di un intervento pubblico sono stati i risultati di un sondaggio di “YouGov” che ha rivelato come un inglese su cinque beva più delle 14 dosi settimanali indicate dalle linee guida del Medical Officer britannico, ovvero oltre le 6 pinte di birra e i 7 bicchieri di vino, ovviamente a settimana. |
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Il numero delle persone che soffre la fame nel mondo è in crescita: nel 2017 sono 821 milioni, vale a dire una persona su nove. È quanto emerge dal rapporto congiunto delle Nazioni Unite “Stato della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione nel mondo” 2018, pubblicato oggi, che mostra una situazione in preoccupante peggioramento negli ultimi tre anni. “Sono stati compiuti progressi limitati nell’affrontare le molteplici forme di malnutrizione, mettendo a rischio la salute di centinaia di milioni di persone. La fame è cresciuta negli ultimi tre anni, tornando ai livelli di un decennio fa. Occorre fare di più e con urgenza se si vuole raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di Fame Zero entro il 2030”. Situazione peggiorata in Sud America e Africa, rallenta il calo della sotto-nutrizione in Asia”. |
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In Franciacorta, territorio del prestigioso Metodo Classico italiano, arriva tra i vigneti la Biosphera 2.0, primo modulo abitativo al mondo certificato dagli standard più rigorosi per consumi energetici e benessere degli abitanti, insieme alla start up italiana Thimus, leader nel settore delle neuroscienze ed alla Mini del futuro, la S E ALL4, ibrida e per una guida elettrica, per un progetto unico in Italia, tra scienza e real life experience, nel segno della sostenibilità. |
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