Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.620 - ore 17:00 - Martedì 28 Febbraio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Si apprestano alla vendemmia i viticoltori dell’emisfero Sud del mondo, ma non mancano le difficoltà per eventi climatici estremi e un meteo sempre meno prevedibile. In Cile, incendi devastanti hanno bruciato più di 1 milione di acri: molte delle uve sono state rovinate dall’esposizione al fumo o al calore. In Nuova Zelanda sono alle prese con le gravi conseguenze del ciclone Gabrielle. C’è chi sta valutando l’entità dei danni e chi inizia la vendemmia più difficile della storia recente. In Sudafrica, le previsioni sono al ribasso, con un raccolto stimato inferiore sul 2022: questa potrebbe essere la quarta vendemmia più piccola in 17 anni. |
|
|
|
|
L’attenzione mediatica, quando si parla di vino, è focalizzata da settimane sull’ennesima minaccia interna, quella che arriva dall’Irlanda, che ha ricevuto dalla Commissione Ue il via libera all’introduzione degli health warning nella retroetichetta delle bevande alcoliche. Incluso il vino, di nuovo al centro della scena, specie in Italia, dove la levata di scudi è stata unanime. Dalla politica al mondo produttivo, il settore non è mai stato così compatto, nella difesa di un principio basilare, ribadito anche dal convegno “La comunicazione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste”, di scena alla Slow Wine Fair 2023, la fiera del vino buono, pulito e giusto by BolognaFiere e con la direzione artistica di Slow Food: il vino non è un prodotto alcolico come gli altri, ma prima di tutto un prodotto della terra, di cultura, e nella Dieta Mediterranea gioca un ruolo apicale, sempre se consumato con moderazione. In questo senso, i fondi promozione dell’Ocm non sono solo un sostegno ad un prodotto che per una parte dei Paesi membri Ue rappresenta un pericolo per la salute, ma una leva capace di far crescere economie di scala rispettose dell’ambiente e capaci di generare ricchezza per interi territori. La difesa di un principio sacrosanto, però, non deve necessariamente diventare scontro. Può, invece, essere confronto e perché no dialogo, come auspica Alessio Planeta, alla guida di una delle aziende simbolo del Rinascimento enoico siciliano, che ha voluto ricordare come non si possa “negare il fatto che dietro il consumo del vino ci può essere un abuso, perché è comunque una bevanda alcolica, e in quanto tale presenta delle criticità. Bisogna imparare a dialogare con un mondo che cambia, per non farci trovare impreparati”, ha detto Alessio Planeta. “Parlando di Ocm, quello per la promozione è un volano fondamentale per la crescita del settore. Possiamo immaginare di usare una parte di quei fondi per promuovere il consumo responsabile del vino”, ha aggiunto Alessio Planeta (in approfondimento gli interventi di Silvano Brescianini, presidente Consorzio Franciacorta, Roberto Sarti, coordinatore del tavolo di lavoro “Vino & Salute” di Unione Italiana Vini e Paolo De Castro). |
|
|
|
|
Burocrazia, comunicazione, packaging, territori, erbicidi di sintesi, etichetta, nuove generazioni, biodiversità, sostenibilità, educazione, ricerca. Ecco le parole messe sul tavolo dalla “Slow Wine Coalition”, la rete internazionale (coordinata da Giancarlo Gariglio) che unisce i protagonisti del mondo del vino - vignaioli, wine lovers e professionisti della filiera - di 37 Paesi nel mondo, riunitisi alla “Slow Wine Fair”. Un buon modo, a tre anni dal lancio del “Manifesto” per il vino buono, pulito e giusto, per capire a che punto è arrivato il lavoro di connessione e costruzione di una comunità internazionale che ha come obiettivo quello di cambiare il sistema agricolo, coniugando la sostenibilità ambientale, la difesa del paesaggio e la crescita culturale e sociale degli abitanti delle terre dedicate alla coltivazione della vite (in approfondimento). |
|
|
|
|
|
“Ci tengo a sottolineare l’importanza del lavoro che portate avanti: la spina dorsale dell’Italia da Nord a Sud è fatta di piccole e medie imprese spesso a conduzione familiare. Desidero fare i migliori auguri a tutti gli associati della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi)”. Parole del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, tra i tanti che hanno fatto gli auguri alla Fivi-Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, che a BolognaFiere, in Slow Wine Fair 2023 - e dove dal 2023 manderà in scena il suo evento principe, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, il 25-27 novembre - ha celebrato i suoi primi 15 anni di attività. Da quel 2008 in cui, ha sottolineato Carlo Petrini, fondatore Slow Food, nacque la lungimirante intuizione dell’associazione di concentrare l’attenzione sul lavoro del vignaiolo, quindi del rapporto dell’uomo con la terra e con la vite. Perchè sono “passati già quindici anni dal 2008, anno in cui un gruppo di Vignaioli, orfani di rappresentanza ha avuto l’intuizione e il coraggio di dare vita ad un’associazione che permettesse a tutte le vignaiole e i vignaioli italiani di tutelare i propri interessi e valorizzare il proprio ruolo nel sistema economico e sociale. Coltiviamo la nostra indipendenza, oggi come quindici anni fa” ha detto Lorenzo Cesconi, presidente Fivi. |
|
|
|
|
|
La magnum di Ornellaia 2019, la jeroboam di Guidalberto 2017 Tenuta San Guido, l’eccezionale balthazar (12 litri) di Serpico 2004 Feudi di San Gregorio, la magnum di Tignanello 2019 di Antinori, la 3 litri di Sister Moon 2020 di Tenuta Il Palagio autografata da Trudie Styler e Sting: sono solo alcuni dei lotti donati da decine di produttori in asta il 9 marzo a Roma per “For Smiles”, charity event di Fondazione Operation Smile Italia, con, tra gli altri, Gelasio Gaetani, scrittore ed esperto di vino e Paolo Cuccia (vicepresidente Fondazione Gambero Rosso). |
|
|
|
|
In Italia “giganti”, a livello mondiale player molto più piccoli delle realtà di vertice: è il quadro della grande distribuzione che emerge dall’analisi “Global Powers of Retailing”, il report annuale by Deloitte in cui vengono analizzati i risultati dell’esercizio annuale al 30 giugno 2022, dei più grandi retailer del mondo. Wal-Mart (572 miliardi di dollari), Amazon (239) e Costco (195) completano un podio tutto Usa. Numeri lontanissimi da quelli delle migliori realtà italiane, ovvero Conad al n. 64, con un fatturato stimato di 18 miliardi di dollari, Coop Italia, al n. 87, con 14 miliardi di dollari, e ancora Esselunga, al n. 116, con 10 miliardi di dollari di giro d’affari, ed il gruppo Eurospin, in posizione n. 145, con 8 miliardi di dollari. Sempre più importante sarà, in futuro, la tecnologia, tra realtà virtuale e aumentata, intelligenza artificiale e l’analisi dei dati. |
|
|
|
|
|
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia: “tra i settori agricoli e produttivi italiani il vino è un settore trainante, e se riusciamo ad impattare in maniera positiva sul sistema produttivo, il vino può diventare ambasciatore di un sistema diverso, rispettoso dell’ambiente, capace di tutelare la biodiversità, che abbia a cuore la fertilità dei terreni: così tutto l’alimentare andrà in quella direzione. La Slow Wine Fair è la narrazione del percorso che sta facendo la Slow Wine Coalition. Andare verso un futuro del vino e del cibo buono, pulito e giusto è un lavoro collettivo”. |
|
|
|
|