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N. 4.023 - ore 17:00 - Venerdì 9 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | L’Italia del vino sta entrando sempre più nel vivo di una vendemmia 2024 anticipata, da più parti. In Sicilia la raccolta è già iniziata a metà luglio, in alcune aziende ed in diversi territori dell’isola, e qualche grappolo si è già tagliato anche in Salento, in Puglia, nella Maremma Toscana, e non solo. E da lunedì 12 agosto, il primo distretto ad entrare in vendemmia in maniera organica e massiccia, sarà quello della Franciacorta, territorio tra i più importanti d’Italia ed eccellenza della spumantistica Metodo Classico, con tanti produttori pronti, le forbici in mano, per una vendemmia che arriva in un contesto abbastanza buono per il territorio. | |
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| | È una vendemmia, la 2024, che arriva in un’estate “strana” in un’Italia divisa in due, tra le grandi precipitazioni al Nord e la siccità al Sud, come hanno raccontato, a WineNews, anche alcuni dei consulenti enologi ed agronomi più affermati ed esperti del Belpaese, come Riccardo Cotarella, Carlo Ferrini, Lorenzo Landi e Leonardo Valenti. E come evidenzia anche Confagricoltura, la più grande organizzazione datoriale dell’agricoltura italiana, che parla di “un avvio di vendemmia anticipato in alcune regioni, principalmente al Centro e in Meridione, e in linea nelle altre; buona qualità generale delle uve, benché in balia dell’evoluzione climatica, sempre più determinante. Al Nord, si segnalano difficoltà per i produttori bio a mantenere alti livelli produttivi a causa delle abbondanti piogge primaverili. A Nord-Est, le grandinate o, al contrario, la siccità, contribuiscono a dipingere un quadro a macchia di leopardo. In Centro Italia, la situazione è differente da zona a zona per l’andamento meteorologico disuguale. In alcune regioni la vendemmia è già iniziata con le basi spumanti e con un lieve calo dei volumi, in altre regioni il quadro è stazionario e le operazioni di raccolta si avvieranno la prossima settimana. Luci e ombre al Sud, dove la siccità ha inciso sulla quantità, ma non dappertutto. La situazione fitosanitaria è buona, soprattutto se paragonata al 2023, quando la peronospora aveva devastato oltre la metà della produzione”. Per il presidente della Federazione Italiana Vino Confagricoltura, Federico Castellucci, “non è un quadro omogeneo quello che si presenta oggi sul fronte viticolo. Ciò che accomuna il comparto è, invece, la preoccupazione per l’andamento del mercato, che non aiuta a smaltire le giacenze, nonostante la scarsa vendemmia 2023”. Gli operatori, riporta Confagricoltura, definiscono il mercato “freddo”, con costi di produzione in aumento che vanno ulteriormente ad incidere sul prezzo finale e conseguenti ripercussioni sulle vendite. Il rapporto domanda-offerta, il cambiamento climatico, la questione vino-salute e la promozione, ricorda la Confagricoltura, “saranno i temi al centro del Gruppo di Alto Livello Vino istituito dalla Commissione Ue con l’obiettivo di “affrontare queste sfide ed esplorare possibili soluzioni. La prima riunione si terrà il prossimo 11 settembre”. | |
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| | In pochi giorni, se non ore, in vigna, le cose possono cambiare di molto, e ogni previsione va presa con beneficio di inventario. E mentre in Italia si vendemmia già da qualche settimana soprattutto al Sud, ma non ci si sbilancia ancora su stime nazionali, e con la Spagna che ha già diramato le sue prime previsioni, con una produzione complessiva prevista sui 39,7 milioni di ettolitri (+20% sul 2023, ma sotto alla media delle ultime annate, secondo le Cooperativas Agro-alimentarias de España), oggi è la Francia a dire la sua. Con le stime di Agreste, l’agenzia di statistica agricola del Governo francese, che, dopo il monitoraggio del 1 agosto, parlano di una vendemmia 2024 che si attesterà tra i 40 ed i 43 milioni di ettolitri, in ribasso sia sul 2023 tra il -13% ed il -16%, che sulla media degli ultimi 5 anni (tra il -3% ed il -10%). | |
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| | | Per il quinto mese consecutivo, anche se con una percentuale inferiore sull’ultima rilevazione, l’andamento del mercato italiano di vino nel mondo rimane in terreno positivo. Una notizia che ha il suo peso visto che, non va dimenticato, alcune difficoltà di mercato per il settore persistono, ma che, alla luce anche della vendemmia che caratterizzerà le prossime settimane, può rappresentare una iniezione di fiducia. Tutto da capire quello che succederà nei prossimi mesi, considerando un andamento dei mercati che non consente previsioni ad ampio raggio. In ogni caso, intanto, secondo i dai dati Istat aggiornati oggi e analizzati da WineNews, nel periodo da gennaio a maggio 2024, le esportazioni di vino italiano, a livello globale, hanno superato i 3,2 miliardi di euro (+4,9% in valore sullo stesso periodo dello scorso anno, era +7% ad aprile) ed i 886,5 milioni di litri (+5% in volume sui primi cinque mesi 2023, in leggero calo sul +5,8% della rilevazione del primo quadrimestre). Quasi tutti i principali partner commerciali hanno incrementato il flusso delle importazioni rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con qualche eccezione, per Francia e Svizzera, in primis. Gli Stati Uniti (+5,5%) si confermano il primo partner enoico per l’Italia, per un valore di 792,8 milioni di euro (in approfondimento). | |
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| | | É un calendario fitto di appuntamenti quello proposto da “Calici di Stelle”, il grande evento dell’estate by Movimento Turismo Vino e Città del Vino (fino al 25 agosto), nelle cantine e nei centri storici dei territori del vino del Belpaese. Degustazioni di vini, cacce al tesoro, racconti di tradizioni gastronomiche, street food, spettacoli di artisti di strada, osservazioni astronomiche, visite guidate in luoghi di rilevanza artistica, talk culturali e musica dal vivo, in un’edizione che celebra la connessione tra mito, scienza e cultura. | |
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| | Una boutade estiva, o magari un sogno che potrebbe avverarsi: le Cesarine, rete di cuoche e cuochi di casa d’Italia, si candidano come chef alla Casa Bianca, dopo che la storica cuoca Cris Comerford ha reso pubblica la propria scelta di ritirarsi. La proposta della community prevede la rotazione trimestrale di cuoche e cuochi provenienti da diverse regioni italiane, portando con sé le autentiche tradizioni culinarie del Belpaese. Questo permetterebbe di offrire ai futuri inquilini della Casa Bianca un’esperienza culinaria autentica e varia, dalla pasta fresca dell’Emilia Romagna ai sapori mediterranei della Sicilia, con un occhio di riguardo alla Dieta Mediterranea. La candidatura delle Cesarine (rete fondata nel 2004), non solo celebra la cucina di casa, ma si propone anche come ponte culturale, favorendo uno scambio di idee e tradizioni attraverso il linguaggio universale del cibo. | |
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| | | Dalle risaie di Vercelli alle valli siciliane, tra innovazioni di prodotto e processi che riscoprono sapori antichi, con il vino a legare il Belpaese. Storie di agricoltori, artigiani del gusto, produttori, affinatori, viticoltori, pescatori e trasformatori, che, con la loro sapienza e creatività, dipingono il ricchissimo mosaico enogastronomico italiano. Che disegna i paesaggi, tiene in vita borghi e tradizioni, riscopre la storia e guarda al futuro, e che fa amare l’Italia nel mondo.
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