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N. 4.351 - ore 17:00 - Mercoledì 19 Novembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Quest’anno, è stato di 18,8 i milioni di euro il ricavato - il terzo più alto della storia - della prestigiosa asta annuale degli Hospices de Beaune, uno dei più antichi eventi charity al mondo, di scena nei giorni scorsi con l’edizione n. 165 alle Halles de Beaune, in Borgogna, battuta dalla casa d’aste Sotheby’s. Somma che comprende i 400.000 euro raccolti dalla “Pièce de Charité”, il lotto speciale dello storico incanto che per la prima volta è stata una botte da 228 litri di Pommard Premier Cru Les Rugiens 2025, vino solitamente incluso nell’assemblaggio della Cuvée Dames de la Charité. Il prezzo medio di aggiudicazione dei lotti (552 in totale) è stato di 33.930 euro. | |
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| | La cucina italiana di oggi è la più premiata di sempre, con lo chef Michelangelo Mammoliti che conquista tre Stelle Michelin per il ristorante La Rei Natura a Serralunga d’Alba, ne Il Boscareto Resort della famiglia Dogliani della cantina Batasiolo, nelle Langhe, e fa salire a 15 i tristellati d’Italia, che vanno da Casa Perbellini 12 Apostoli di Giancarlo Perbellini a Verona, a Villa Crespi a Orta San Giulio di Antonino Cannavacciuolo, da Le Calandre a Rubano dei fratelli Alajmo, all’Enoteca Pinchiorri a Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde con chef Riccardo Monco, Uliassi a Senigallia di Mauro Uliassi, Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa con la famiglia Ceretto (e con ben due tristellati in Langa), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio della famiglia Santini, La Pergola del Rome Cavalieri a Roma di Heinz Beck, lo “Chef Mentor” 2026, Da Vittorio a Brusaporto della famiglia Cerea, Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura, Reale a Castel di Sangro di Niko Romito, Atelier Moessmer a Brunico di Norbert Niederkofler, Quattro Passi di Nerano di Fabrizio Mellino, ed Enrico Bartolini al Mudec a Milano di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia, secondo in Europa solo ad Alain Ducasse, con 14 Stelle. È il verdetto della “Guida Michelin Italia” 2026, edizione n. 71, svelata, oggi, al Teatro Regio di Parma, nella “Food Valley” dell’Emilia Romagna e del Belpaese. E che con 25 nuovi stellati (il nuovo tre Stelle, due nuovi due Stelle, ovvero Famiglia Rana a Oppeano di Francesco Sodano e I Tenerumi a Vulcano di Davide Guidara, e 22 nuovi una Stella di giovani chef come Gian Marco Bianchi di Al Madrigale a Tivoli “Opening Of The Year Award” e lo “Young Chef Award” Mattia Pecis di Cracco Portofino, e con 5 Stelle Verdi) in 14 regioni - Lombardia, Campania e Toscana al top - fa salire a 394 gli stellati nel nostro Paese (1 in più del 2025, con 15 tre Stelle, 38 due Stelle, 342 una Stella e 255 Bib Gourmand) che ne fanno la seconda guida più stellata al mondo (sul cui valore, e su quello della cucina italiana candidata Unesco, e non solo, WineNews, ha intervistato gli chef, ndr), brindando con il Franciacorta, “Sparkling Wine Partner”, che ha premiato Ivana Capraro del Castel fine dining a Tirolo, con il “Sommelier Award”, perché, ha detto, “il vino è parte dell’emozione che si vive a tavola”. | |
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| | Cosa sta facendo il settore di fronte al crescente disinteresse delle giovani generazioni per il vino? Come stabilire prezzi di riferimento equi? In che modo continuare la viticoltura biologica se sempre più prodotti sono vietati senza alternative credibili e accessibili? Ed ancora, qual è lo stato degli impegni per la semplificazione amministrativa e qual è la tempistica? Sono alcune delle domande, già sul tavolo, che il mondo del vino d’oltralpe potrà fare alle istituzioni francesi ed europee il 25 novembre nell’incontro, in videoconferenza, promosso da La Confédération Nationale des producteurs de vins et eaux de vie de vin à Appellations d’Origine Contrôlées (Cnaoc), il primo sindacato vitivinicolo della Francia, ed al quale parteciperà anche il Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen.
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| | | “Esperienza”, a detta di tutti, è la parola chiave dell’enoturismo di oggi. E la migliore cantina italiana al mondo, dal punto di vista dell’esperienza enoturistica e non solo, è, ancora una volta, Ceretto, guidata da una delle famiglie che più di tutte hanno segnato la storia recente dell’enogastronomia delle Langhe, con il vino, ma anche con i noccioleti e l’alta ristorazione, con il tristellato Piazza Duomo di Alba con Enrico Crippa ai fornelli, e che già dal 2009 ha aperto le porte della Tenuta Monsordo Bernardina (con il suo ormai iconico Acino) ai visitatori di tutto il mondo. E con la cantina piemontese che si piazza al n. 19 della “The World’s Best Vineyards”, per la prima volta sotto l’egida della “50 Best”, che vede al n. 1 assoluto la cilena Vik, in Cile, davanti a Schloss Johannisberg, in Germania, e a Bodegas Ysios, in Spagna. Così ha deciso la classifica svelata all’Amelia Park Wines, nella Margaret River, nella Western Australia (con WineNews invitata a seguire in presenza l’evento, con la regia di Western Australia Tourism). Classifica che, tra le prime 50 posizioni (tutte in approfondimento), vede tanto Sudamerica, Cile e Argentina in testa, ma anche tanta Italia nella lista estesa a 100, con cantine come Banfi, Arianna Occhipinti, Tenuta Cavalier Pepe, Marchesi di Barolo, Masi e Casanova di Neri. | |
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| | | Cinquina per Ca’ del Bosco, tra i “diamanti” della Franciacorta, tripletta per Ferghettina ed Uberti, ancora dalla Franciacorta, Moser dal Trentodoc, e Andreola da Valdobbiadene con il Prosecco Docg, ma anche tante doppiette di Guido Berlucchi, Marzaghe e Villa Franciacorta, Ferrari Trento, Maso Martis, Reví e Cesarini Sforza, Arunda, Adami, Le Manzane, Sorelle Bronca, Vigne del Patrimonio e Marramiero: sono le singole cantine più premiate con le “5 Sfere”, da “Sparkle” 2026, la guida ai migliori spumanti secchi italiani. | |
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| | Il top lot, l’assortimento dei 5 Grand Cru annata 2001 del Domaine Romanée-Conti, si è confermato tale, non solo come quotazione, ma anche come vendita, in quanto battuto a 20.000 euro, mentre 6 bottiglie di Petrus 1999 sono state vendute a 14.000 euro, e 1 bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru Monopole 2004 a 11.500 euro. È il podio, tutto francese, dei lotti aggiudicati al prezzo più alto nell’asta di Bolaffi, battuta nei giorni scorsi, e che ha raccolto complessivamente 800.000 euro, con il 95% degli 871 lotti venduti. Tra i top lot tricolore due magnum di Barolo Monfortino Riserva 2002 di Giacomo Conterno (3.700 euro), 12 bottiglie di Sassicaia della Tenuta San Guido 2012 (3.400 euro) e altrettante dell’annata 1998 (3.000 euro), 3 bottiglie di Masseto 2015 (2.800 euro) e 3 di 100% Sangiovese 2008 di Soldera Case Basse (2.800 euro). | |
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| | | Le bollicine sono il vero motore della crescita del vino italiano, dall’export ai consumi interni, e oggi valgono un terzo delle vendite, tra la forza del Prosecco e la passione per il Metodo Classico. A WineNews, i produttori del Franciacorta (Maurizio Zanella-Ca’ del Bosco, Massimo Tuzzi-Terra Moretti, Arturo Ziliani-Berlucchi, Silvano Brescianini-Barone Pizzini, Emanuele Rabotti-Monte Rossa e Francesca Faccoli), e del Trentodoc (Matteo Lunelli-Ferrari, Luca Rigotti-Mezzacorona ed Enrico Zanoni-Cavit) spiegano perché sono un “medium” della convivialità nella nostra società. | |
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