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N. 4.307 - ore 17:00 - Giovedì 18 Settembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Un luglio non positivo per l’export di vino italiano in Usa, primo partner commerciale, che va giù, in valore, con i prezzi medi al litro che preoccupano per una marginalità che si fa sempre più risicata, nonostante i volumi in positivo nei primi sette mesi 2025. Nel confronto tra i primi sette mesi 2025 e lo stesso arco temporale 2024, il vino italiano in valore tocca, infatti, 1,2 miliardi di euro (-1,1%) e 219,5 milioni di litri (+6,1%), e scende il prezzo al litro, a 5,48 euro (-6,8%), secondo i dati doganali statunitensi analizzati dall’Interprofesional del Vino de España (Oive). Gli spumanti raggiungono i 357,3 milioni di euro (+4,3%) in valore sempre nei primi sette mesi 2025. | |
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| | 75 km: è la distanza che separa il Duomo di Milano, un simbolo dell’Italia del mondo, dalla Franciacorta, uno dei territori del vino più in ascesa nel mondo. Merito di un vino, o meglio di una bollicina, o meglio ancora di un Metodo Classico, che è un vero e proprio “outsider”. Una denominazione giovane, piccola e dinamica come il Franciacorta, infatti, in pochi anni, è diventata un riferimento qualitativo della spumantistica italiana con una crescita costante: 20 milioni di bottiglie prodotte, più del 17% destinate all’export, cresciuto del +130% in 15 anni, ed a +7% anche nel 2025, soprattutto verso Svizzera, Usa, Giappone e Germania; ma è il mercato italiano il più importante a volume, passato da 10,6 milioni di bottiglie vendute nel 2011 a 16,8 milioni nel 2024. Il tutto per un giro d’affari stimato di 500 milioni di euro, vini posizionati nell’alto di gamma e premiati dalla critica, e uno dei territori dove si fa più enoturismo, eletto “International Non U.S. Wine Region of the year” 2024 da “Wine Enthusiast”. E dove porta la strada del futuro, è quello che racconterà il “Festival Franciacorta in Cantina” (19-21 settembre), pioniere degli “eventi di territorio” del vino italiano, con la regia del Consorzio che, guidato da Emanuele Rabotti della griffe Monte Rossa, riunisce oltre 120 cantine e più di 200 soci coinvolti in filiera, e nel 2025 festeggia 35 anni di storia. Un territorio, la Franciacorta (di cui WineNews raccoglierà la voci) di oltre 3.300 ettari in 19 comuni a pochi passi dal Lago d’Iseo, e che ci sta mettendo tutto se stesso per arrivare al successo: da un lato con una visione unitaria e comunitaria, ed un marketing ed una comunicazione “di territorio”; dall’altro, legando il suo marchio ad altri altrettanto prestigiosi, dalla Guida Michelin agli “Emmy Awards”, dalla Camera Nazionale della Moda Italiana alle Mille Miglia, ed Porsche. E grazie ai numeri in salute ed coesione interna, sono tanti i progetti, dalla zonazione in Uga al rilancio dell’antico vitigno autoctono Erbamat, oggi prezioso nella sfida al cambiamento climatico, messi in atto per innalzare la qualità delle sue bollicine: un vino che, fresco, leggero e versatile, destagionalizzato e sdoganato nel consumo, da solo o con la cucina tradizionale e contemporanea, è un vero e proprio “medium” della convivialità nella nostra società. | |
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| | L’intera produzione dei Cava de Guarda Superior della Do Cava, una delle denominazioni più importanti della viticoltura di Spagna (349 cantine, 38.000 ettari e 6.200 viticoltori, esportando in 100 Paesi, con 218 milioni di bottiglie vendute nel 2024), che verranno a breve immessi sul mercato, saranno al 100% biologici. Questo perché, a partire dalla vendemmia 2022, il vertice qualitativo delle bollicine Metodo Classico iberiche, che comprende Cavas Reserva, Gran Reserva e Cavas de Paraje Calificado, è stato prodotto esclusivamente da vigneti certificati bio al 100% e il conto alla rovescia, dopo 3 anni, è finito. In Italia è la Valdarno di Sopra Doc, piccola chicca del vino di Toscana, che da anni sta puntando alla menzione “Biologico” per l’intera denominazione: un progetto per il quale, però, ancora non è arrivato il “placet” definitivo. | |
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| | | Lo chef tristellato Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena sarà protagonista di “Tradizione ed Innovazione” (20 settembre), cena di gala nelle gallerie di Bellavista del Gruppo Terra Moretti, intrecciando la sua alta cucina con le Cuvée della griffe, che ospiterà anche la chef stellata Jessica Rosval, mentre El Bekér Fabrizio Nonis sarà in Contadi Castaldi. Nella “The Dinner” in Ca’ del Bosco ci sarà, invece, lo chef Antonio Mellino del tristellato Quattro Passi di Nerano (e delle nozze del patron Amazon Jeff Bezos e Lauren Sanchez a Venezia con il figlio Fabrizio Mellino), con calici dell’iconico Franciacorta Annamaria Clementi e non solo. Cucina di territorio e la Cuvée ’61 da Guido Belucchi, “custode” del primo Franciacorta della storia, Castello Bonomi festeggia 40 vendemmie, Barone Pizzini lancia l’experience “Divinisensi” e La Montina espone opere d’arte di persone con disabilità. Ecco alcuni degli eventi del “Festival Franciacorta in Cantina” (19-21 settembre), accanto a quelli in griffe come Bersi Serlini e Camillucci, Ferghettina e Freccianera Fratelli Berlucchi, Lo Sparviere, Majolini, Marchesi Antinori Tenuta Montenisa a Mirabella, Mosnel, Ricci Curbastro, Ronco Calino, Terre d’Aenòr, Bonfadini, Castello di Bornato, Tenuta Martinelli, Castelveder, da Bosio a Santus, Spensierata, Boccadoro e Villa Franciacorta. | |
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| | | Nella prossima Politica Agricola Comune (Pac), che andrà a coprire il periodo 2028-2034, all’Italia spetteranno almeno 31 miliardi di euro, quarto Paese dietro a Francia (almeno 50,9 miliardi di euro), Spagna (almeno 37,2 miliardi di euro), Germania (almeno 33,1 miliardi di euro) e Polonia (almeno 24,6 miliardi di euro). In generale, saranno garantiti almeno 300 miliardi di euro per sostenere il reddito degli agricoltori (293,7 miliardi di euro) e fornire assistenza in caso di turbative del mercato (6,3 miliardi di euro). | |
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| | Intorno al formaggio a latte crudo c’è un vero e proprio mondo, fatto di pastori e casare, ma anche di boschi e praterie, castanicoltori e apicoltrici, cardatori e tessitrici di lane, artigiani che lavorano il legno e botanici. Ci saranno naturalmente i formaggi al centro di “Cheese” 2025 a Bra (Cuneo), da domani fino al 22 settembre, storica manifestazione (edizione n. 15) organizzata da Slow Food e città di Bra - ma anche “il mondo intorno”, ovvero il gusto e la curiosità di conoscere produttori e artigiani: dal caffè alla pizza, dal gelato alle cucine di strada, dai vini ai birrifici, con degustazioni, conferenze, attività per bambini e un mercato con oltre 500 produttori. Ricchissimo il programma, a partire dai Laboratori del Gusto, gli appuntamenti più gettonati, che nel tempo hanno fatto scoprire incredibili e rare tipologie di formaggi. | |
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| | | Una grande carriera con la quale ha fatto la storia della canzone italiana, e un profondo legame con la terra e le tradizioni contadine: a WineNews, Al Bano, produttore di vino nella sua Puglia, con Tenute Albano Carrisi, tra vocazione alla musica e una vocazione all’agricoltura mai abbandonata, e “Vai Italia”, l’inno che ha fatto con Mogol per sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco, presentato, oggi, al Ministero della Cultura a Roma, e il 21 settembre, da Mara Venier, nella prima puntata, a “Domenica In” su Rai 1. | |
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