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N. 4.070 - ore 17:00 - Mercoledì 16 Ottobre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Un brindisi speciale ai 100 anni del Consorzio del Chianti Classico, che tutela uno dei territori più belli d’Italia, racchiuso nelle colline disegnate dall’anima rinascimentale di Firenze e da quella medioevale di Siena: è stato celebrato, ieri, al Quirinale, a Roma, dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e dal presidente del Chianti Classico, Giovanni Manetti (il suo racconto in approfondimento), nei lavori del “Forum della Cultura del Vino: i 100 anni del Consorzio del Chianti Classico”, in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier (Fis), guidata da Franco Maria Ricci. | |
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| | Tra la “New York Wine Experience”, evento cult del vino in America, firmato da “Wine Spectator”, il 17 e il 19 ottobre, e il debutto di Vinitaly.Usa, a Chicago il 20 e il 21 ottobre, con la regia di Veronafiere e Ita - Italian Trade Agency, saranno giorni caldi, i prossimi, in Usa, per il vino italiano, che, negli States, è leader ed in crescita nel 2024, come testimoniano i dati Ice New York, riportati da WineNews, e come ribadiscono quelli dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, secondo il quale “parlano italiano 3 bottiglie importate su 10, per una quota di mercato a valore che ad agosto è cresciuta fino a sfiorare il 34% e che sale al 43% se si guarda al Midwest (che ricomprende 12 Stati)”. A precedere il debutto di Vinitaly Usa, come detto, torna l’edizione n. 43 di un evento centrale nella promozione del vino negli States, la classica “New York Wine Experience” by “Wine Spectator” dove il vino italiano sarà protagonista nel tasting dei “Top 10 Wines of 2023”, con il n. 1 assoluto, il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano, presentato da Bernardino Sani, il Taurasi Radici Riserva 2016 di Mastroberardino, con il produttore Piero Mastroberardino (n. 5), e con il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020 di Antinori, versato e raccontato da Albiera Antinori, ma anche nel focus dedicato all’annata 2020 di Barolo, con Federica Boffa (Pio Boffa), Walter Fissore (Elvio Cogno), Barbara Sandrone (Luciano Sandrone) e Giuseppe Vajra (G.D. Vajra), oltre che con le tantissime grandi firme protagoniste del “Critics’ Choice Grand Tastings”, tra cui nomi come Allegrini, Altesino, Argiano, Biondi-Santi, Bruno Giacosa, Ca’ del Bosco, Carpineto, Casanova di Neri, Castello Banfi, Castello di Albola, Castello di Fonterutoli - Mazzei, Ceretto, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Fattoria dei Barbi, Ferrari Trento, Fontodi, Fuligni, Gaja, Jermann, Lamole di Lamole, Le Chiuse, Marchesi Antinori, Marchesi di Barolo, Marchesi Frescobaldi, Masi, Masseto, Nino Franco, Nino Negri, Ornellaia, Pio Cesare, Planeta, Romano dal Forno, Ruffino, Tenuta San Guido e Zenato, solo per citarne alcuni. Tra i momenti più attesi, ci sarà anche la seconda parte dell’intervista esclusiva ad Angelo Gaja, uno dei produttori italiani più ammirati nel mondo, firmata in persona dallo stesso Marvin R. Shanken, fondatore del gruppo editoriale proprietario anche di “Wine Spectator”. | |
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| | Il colosso francese del lusso mondiale Lvmh ha reso noto, ieri, i ricavi del terzo trimestre 2024, che registrano, sullo stesso periodo 2023, un fatturato in calo del -2%, a quota 60,7 miliardi di euro. Gli unici settori del gruppo in crescita sono “profumo e cosmetici” (+2% a 6,1 miliardi di euro) e il “retail specializzato” (+1% a 12,5 miliardi di euro). Flessione per tutto il resto: “orologi e gioielli” fanno segnare -5% a 7,5 miliardi di euro, ma pesa soprattutto la voce “moda e pelletteria” (rappresenta quasi la metà del fatturato) giù del -3% a 29,9 miliardi. Tuttavia, il calo maggiore è ancora quello del settore “wine & spirits”, unico in doppia cifra con -11%, a quota 4,19 miliardi di euro. A livello organico, il settore “vini & Champagne” (con tanti top brand mondiali) fa segnare il -6%, a 2,14 miliardi di euro, mentre quello “cognac & spirits” il -11%, a 2,05 miliardi di euro. | |
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| | | “Clos Montmartre”, la vigna di Montmartre a Parigi, è tra le bellezze più particolari della Ville Lumière. Ma, da quest’anno, anche Firenze ha il suo vigneto, “Vigna Michelangelo”, le cui barbatelle sono state messe a dimora da Donne Fittipaldi, la griffe di Bolgheri guidata da Maria Fittipaldi Menarini, con le figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina (che hanno dedicato un alberello anche ad Alessandro Regoli ed Irene Chiari, fondatori WineNews, ndr), a due passi da Piazzale Michelangelo, con vista sulla “culla” del Rinascimento. E da “Vigna della Regina” a Torino (di cui si prende cura la cantina Balbiano) a “Rooftop Reds” a New York, dalla “Vigna di Leonardo” a Milano (oggi di Lvmh) al “Clos des Canuts” a Lione, da “San Francesco della Vigna” (dove è Santa Margherita a produrre vino) e il progetto “Laguna nel Bicchiere (Le Vigne ritrovate)” a Venezia a “Can Calopa de Dalt (L’Olivera)” a Barcellona, da “Senarum Vinea” a Siena (con Città del Vino) al “Clos de la Vigne du Palais des Papes” ad Avignone, dalla “Vigna del Gallo-Diego Planeta” a Palermo (con il Consorzio Doc Sicilia) a “La Vigna Comunale” a Salonicco, dall’Etna Urban Winery a Catania a “Cascina Moroni” a Bergamo, le vigne di città riunite nell’Urban Vineyards Association (Uva) hanno tante storie da raccontare nella prima “Giornata Mondiale dei Vigneti Urbani” (27 ottobre). | |
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| | | Assaggiare i grandi vini del Trentino Alto Adige e della Toscana, “ospite d’onore” - dal Castello del Terriccio a Pojer e Sandri, da Abbazia di Novacella a Tenuta San Leonardo, da Franz Haas a Colterenzio, solo per citarne alcune - a quota 2.950 immersi nello spettacolo delle montagne italiane. È l’esperienza della degustazione più alta al mondo nel “Simposio Top Wine 2.950” sulla “terrazza delle Dolomiti”, Patrimonio Unesco, del Rifugio Maria sulla vetta del Sass Pordoi, in Val di Fassa (18-19 ottobre). | |
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| | Novità in arrivo per la filiera del vino, soprattutto sul fronte del delicato tema della dealcolazione, ma anche per la filiera più allargata degli alcolici, secondo quando previsto dallo “Schema di Decreto Legislativo recante revisione delle disposizioni in materia di accise”, approvato, ieri sera, dal Consiglio dei Ministri. In breve, si legge sul sito del Governo, “si prevede un’importante semplificazione per gli esercizi di vendita al minuto di alcolici (per esempio, i bar) per i quali la denuncia all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) sarà assorbita dalla (già prevista) comunicazione di avvio delle attività di vendita di prodotti alcolici assoggettati, da presentare allo Sportello unico per le attività produttive”. Ma, probabilmente, quello a cui la filiera guarda con più attenzione, è il nuovo articolo “33-ter”, che riguarda proprio il capitolo “Dealcolazione del vino”. | |
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| | | Alla scoperta di un Paese fuori dalle rotte enoturistiche più classiche, ma ricco di storia, con una lunga tradizione vinicola e culinaria. Come raccontano Zaruhi Muradyan (Vine and Wine Foundation of Armenia), Sophie Pallas (Oiv), Arpine Nersisyan (guida turistica), e produttori come Anoush Iskndaryan (Northen Terroir), Eduard Avetisyan (Kataro) e Samvel Machanyan (Alluria). | |
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