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N. 3.313 - ore 17:00 - Venerdì 17 Dicembre 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il carrello della spesa, nel mondo, è tricolore. L’agroalimentare italiano, trainato dagli acquisti natalizi, segna il record storico nelle esportazioni che fanno registrare un balzo dell’11% per un valore che raggiungerà a fine anno i 52 miliardi, il massimo di sempre, se il trend sarà mantenuto. A dirlo Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero nei primi dieci mesi 2021. Un risultato arrivato nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown mondiale che ha colpito la ristorazione e la cucina italiana. In cima alla classifica delle esportazioni agroalimentari c’è il vino, che si avvia a superare il muro dei 7 miliardi di euro. |
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Non solo bilanci, a fine anno è anche tempo di previsioni, per mettere subito il 2022 sui binari giusti, almeno per quanto riguarda il mondo del vino e le sue dinamiche, destinate a non scostarsi troppo da questo 2021 che si avvia alla conclusione, come emerge dai 5 pronostici dell’agenzia Wine Intelligence. Per prima cosa, la cornice: il vino, come tutte le bevande alcoliche, ha dimostrato, in questi ultimi due anni, di essere una delle categorie di prodotto più resilienti, grazie alla sua capacità di innovare e orientare rapidamente le vendite da un canale all’altro. Le sfide che il vino si troverà ad affrontare, così, sono le stesse che si troveranno di fronte l’industria degli alcolici e un po’ tutte le filiere dei maggiori beni di consumo: mantenere bassi i costi per non perdere consumatori; migliorare la sostanza e l’immagine delle aziende per rispondere alle richieste dei Governi di un maggiore impegno sul fronte ambientale; rendere i propri prodotti significativi per le prossime generazioni di bevitori. Alla luce di queste premesse, la prima delle cinque previsioni di Wine Intelligence per il 2022 è la sfida della riduzione del peso del packaging, a partire dalle bottiglie di vetro, percepite come sostenibili e amiche dell’ambiente, ma in effetti, , con un peso medio di 500 gr, la bottiglia di vetro rappresenta il 29% dell’impronta carbonica del vino. Al secondo punto, la necessità, anche per i fine wine, di mettere in primo piano le proprie credenziali in termini di sostenibilità. È ciò che chiedono, a qualunque prodotto di lusso, i consumatori, specie le nuove generazioni. Al terzo punto, il trend della premiumizzazione, destinato a proseguire anche nel 2022, iniziato prima della pandemia e legato ad un’altra tendenza, quella più generale e salutista di bere meno. Il quarto trend riguarda il vino in lattina, che potrebbe diventare vino a bassa gradazione alcolica ready-to-drink in lattina. Infine, la quinta previsione di Wine Intelligence riguarda la necessità, per l’industria del vino, di dare battaglia per accaparrarsi i migliori talenti e le migliori professionalità, entrando in concorrenza con i big della tecnologia (in approfondimento, le cinque previsioni di Wine Intelligence nel dettaglio). |
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Vivere in prima persona un contesto nuovo, al quale non siamo abituati, ci ha fatto sentire un po’ spaesati. Ma è stato un modo per avvicinarsi a ciò che solitamente vediamo in tv e che raccontiamo attraverso le iniziative legate al mondo dell’enogastronomia. E abbiamo respirato un’atmosfera vera di comunità. Perché è bastato pochissimo per sciogliersi, parlando a tavola con i presenti e sentendo di far parte di qualcosa di speciale, per il contributo che ognuno poteva dare in questa particolare occasione, e noi nel nostro piccolo, ad una “buona causa”. È l’esperienza vissuta da WineNews nella mensa di Trastevere ieri a Roma con “Buoni Dentro”, cena solidale per la Comunità di S. Egidio voluta da Coop con un menu a “quattro mani” degli chef Luisanna Messeri e Luciano Monosilio e il pomodoro Coop da filiera etica e trasparente. |
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Quasi una bottiglia di vino su due stappata dagli italiani fuori casa è di vino rosso (48,5%), poco più di una su quattro è di bollicine (27,8%), meno di una su cinque (17,5%) è di vini bianchi. Le denominazioni più gettonate, nel dettaglio, sono Franciacorta, Amarone della Valpolicella, Prosecco Doc e Docg, Valpolicella Ripasso, Trentodoc, Barolo, Lugana, Brunello di Montalcino, Bolgheri, Primitivo di Manduria, Valpolicella, Chianti, Etna, Barbaresco e Rosso di Montalcino. Nel complesso, la fascia di prezzo che va per la maggiore (e che è anche cresciuta di più) è quella tra i 5 de i 20 euro (39,6%), mentre il 18,2% delle referenze si colloca tra 20 e 30 euro, il 15,8% tra i 30 ed i 50 euro a bottiglia, ma c’è anche un importante 9% tra i 50 e i 100 euro, ed un significativo 17,4% che va oltre 100 euro a bottiglia. È la fotografia della riscossa dei consumi fuori-casa degli italiani nel 2021, scattata dall’Osservatorio di Signorvino, la più grande enocatena d’Italia, del gruppo Veronesi, guidata da Federico Veronesi e Luca Pizzighella (le loro parole in approfondimento), e con 25 locali in tutto il Belpaese, con un giro d’affari di 35 milioni di euro nell’anno che sta per concludersi, e guarda già a 10 nuove inaugurazioni nel 2022, anche all’estero, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere i 50 milioni di euro. |
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Nelle cantine italiane, al 30 novembre 2021, sono stoccati 51,9 milioni di ettolitri di vino e 12,5 milioni di ettolitri di mosti, valori superiori - per i vini (+4,5%) e per i mosti (+7,6%) - a quelli di 12 mesi fa. Come rileva il report “Cantina Italia” di Icqrf, il 59% del vino è allocato nelle Regioni del Nord, prevalentemente in Veneto, il 51,8% del vino è a Denominazione d’Origine, il 27,4% a Indicazione Geografica, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale, e il 19,5% è rappresentato da altri vini. |
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Proprio come il 2020, anche il 2021 è stato un anno complesso, ricco di sfide e di momenti difficili, dubbi, fragilità e domande, poste a Google, diventato ormai la panacea per ogni interrogativo. analizzate da “Un anno di ricerche 2021” di Google. Che ha messo in fila le 10 ricette più cercate, nella categoria “Come fare... (in cucina)” in Italia. Al top, “la pizza in casa”, quindi “il pesto in casa”, “la besciamella”, “la conserva di pomodoro”, “il sushi in casa”, “le uova sode”, “il porridge”, “il brodo di carne”, “i ravioli in casa” e “le uova strapazzate”. La key word “Vino” restituisce ricerche come “Dessert”, “Castelli Romani”, “Cinque Terre”, “Il Vulture”, “Donnafugata”, “Degustazione del vino”, “Enoteca Bernabei”, “Vini del Veneto”, “Vermentino”, “Franciacorta”, “Fermentazione”, “Vini della Sicilia”, “Lambrusco”, “Festa del Vino”, “Cabernet-Sauvignon” e “Bevanda alcolica”. |
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Tra sapori ed idee di una Regione che punta forte sul turismo enogastronomico di qualità, legato a bellezza, natura e storia e alta cucina. Le riflessioni di Alberto Mazzoni, alla guida di Food Brand Marche, del vicepresidente della Regione Mirco Carloni, di Marco Pulici (Consorzio Prosciutto di Carpegna Dop), del tartufaio Osvaldo Ferri e dei docenti dell’Università di Urbino Fabio Busso ed Elena Viganò. |
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