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N. 3.390 - ore 17:00 - Lunedì 4 Aprile 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il futuro di Vinitaly 2022 è quello di un evento sempre più a misura di espositori, e quindi produttori, e buyer, nazionali ed internazionali. Ma il wine lover avrà il suo spazio con “Into the Wine”, con la città di Verona che si prepara a diventare teatro di quattro giorni (8-11 aprile), in cui accoglierà tra le sue mura i wine lover tra eventi, degustazioni, concerti, spettacoli, musica, performance, percorsi alla scoperta della città e visite guidate, con nomi come Fast Animal and Slow Kids, Roy Pac, Joe Bastianich e la Terza Classe e Morgan, e ancora Iginio Massari, lo chef Giorgio Barchiesi alias Giorgione, e Tracy, la vincitrice di Masterchef. |
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Nel 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti agro-alimentari italiani si chiudono con un bilancio positivo, superando la cifra di 22 miliardi di euro e realizzando un aumento del +9,2% sul 2020. Il trend di crescita prosegue ininterrotto dal 2010 e non si è arrestato neanche per la pandemia, mentre gli altri distretti manifatturieri italiani hanno realizzato un rimbalzo maggiore (+20,3%), ma dopo la forte battuta d’arresto del 2020. La dinamica è, quindi, in linea con l’evoluzione delle esportazioni di cibi e bevande made in Italy, che hanno superato nel 2021 il traguardo dei 50 miliardi di euro, come ricordano gli ultimi dati del “Monitor dei Distretti Agro-Alimentari”, firmato dalla direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Sul risultato influisce anche il rialzo dei prezzi alla produzione: l’indice dei prezzi alla produzione sul mercato estero per le industrie alimentari ha infatti registrato una crescita del +2,6% nel 2021 sul 2020, con un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno, in particolare per alcuni comparti, a partire dal quello dell’olio (+10,3%), seguito a distanza dal lattiero-caseario (+3,3%). Tutti gli altri comparti registrano aumenti contenuti e inferiori alla media di settore, con le bevande che hanno invece sperimentato un lieve calo. Quasi tutte le filiere si posizionano su livelli di esportazioni superiori al periodo pre-pandemia, e la filiera del vino, prima per valori esportati nel 2021, supera, per la prima volta, la soglia dei 6 miliardi di euro, con una crescita del 12,5% (+10,6% rispetto al 2019). Il contributo maggiore arriva dal distretto dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (+15,3% nel 2021, con il territorio protagonista in queste ore, a Torino, proprio di Grandi Langhe, il 4-5 aprile a Ogr-Officine Grandi Riparazioni, organizzata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio Tutela Roero, con 226 cantine pronte a presentare le nuove annate dei loro vini), ma registrano una performance molto positiva anche i Vini dei Colli Fiorentini e Senesi (+20,7%), il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+15,5%), i vini e distillati del Friuli (+20,5%) e i vini e liquori della Sicilia occidentale (+15,7%). |
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La cantina Terre Cortesi Moncaro, realtà cooperativa tra le più importanti delle Marche, con oltre 1.500 ettari vitati nei territori del Verdicchio, del Conero e del Piceno, è la migliore d’Italia, e si aggiudica il trofeo “Gran Vinitaly 2022 - Cantina dell’Anno” by “5StarWines & Wine Without Walls”, il premio firmato da Vinitaly e Veronafiere. E se di Moncaro è anche il “Miglior vino bianco”, ovvero il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “Fondiglie” 2021, in assoluto il “Miglior Vino Italiano - Banco Bpm 2022”arriva dalla Sardegna, ed è la Vernaccia di Oristano Doc Riserva “Judikes” 2008 della Cantina della Vernaccia. Ancora, il“Miglior vino rosso” è il Gabiano Doc Riserva “A Matilde Giustiniani” 2015 di Castello di Gabiano, dal Piemonte (tutti gli altri premi in approfondimento). |
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Sono tante le preoccupazioni, ma c'è anche tanta fiducia nel prossimo futuro, per un ripartenza che il vino italiano ha colto a pieno nel 2021, e che il settore vuole consolidare in un 2022 pieno di incognite, ma che, nelle sue prime battute, aveva promesso bene. Tanto da fare prevedere un balzo del fatturato del 54% sul 2021, da parte di Signorvino, l’enocatena del gruppo Veronesi, che ha chiuso il 2021 con 37 milioni di euro di fatturato consuntivo e che ai 25 locali aperti in tutta Italia, aggiungerà altri 10 locali nel 2022. Con il gruppo, che rappresenta una sorta di “Grande Cantina Italia”, e che con più di 1 milione di bottiglie vendute rappresenta anche un importante osservatorio di quello che bevono gli italiani. A livello di macrotipologie, i rossi continuano a primeggiare, e rappresentato il 48,5% del giro d’affari di Signorvino, davanti alla bollicine con il 27,8%, ed ai vini bianchi con il 17,5%. Tra le singole denominazioni, invece, primeggia la Franciacorta, davanti all’Amarone della Valpolicella, e all’accoppiata tra Prosecco Doc e Docg. Seguono il Valpolicella Ripasso, il Trentodoc, il Barolo, il Lugana, il Brunello di Montalcino, Bolgheri ed il Primitivo di Manduria, nella “Top 10”, ma ai vertici delle preferenze si piazzano anche altre denominazioni di primo piano come Valpolicella, Chianti, Etna, Barbaresco e Rosso di Montalcino. |
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Addio a Tony May, lo storico ristoratore napoletano che, con ristoranti come il San Domenico, ha fatto fortuna a New York contribuendo a fare grande la cucina e la gastronomia italiana negli States. Da emigrante in cerca di fortuna ad imprenditore straordinario capace di mettere a tavola star come Michael Douglas, Sylvester Stallone, Sophia Loren, Sharon Stone, Harrison Ford, Demi Moore, Tom Hanks, Ron Howard, Luciano Pavarotti, ma anche finanzieri, industriali, artisti e politici che non hanno rinunciato ad assaggiare almeno una volta la sua famosa cucina. |
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“Le bombe hanno distrutto la nostra cantina e alcuni missili sono caduti sui vigneti, danneggiandoli. Adesso spero di poter partecipare al Vinitaly 2022 per far assaggiare i nostri vini e far conoscere al mondo le difficoltà che stanno vivendo i viticoltori ucraini”: sono parole di coraggio e speranza, quelle del produttore Denys Khalupenko, di Chateau Kurin, nella zona di Kherson. E a Vinitaly, oltre a Veronafiere (andrà tutto in beneficenza il ricavato dei tasting) a scendere in campo sono anche tre dei Consorzi del vino più prestigiosi della Toscana e d’Italia, quelli del Brunello di Montalcino, del Chianti Classico e di Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, con #viniperlapace, un’asta che sarà battuta da Sotheby’s (il battitore sarà Filippo Lotti, ndr) lunedì 11 aprile, dalle ore 16 (in fiera ed on line). Il cui ricavato andrà a strutture di accoglienza per famiglie di profughi ucraini. |
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Dalla “Sana Slow Wine Fair” di Bologna, il senso termini di condivisione, tempo, sostenibilità, giusto, coscienza, pulito, riscatto, pazienza e non solo, secondo cantine come Bentu Luna, Pievalta, Le Ragnaie, Cesani, Le Chiuse, Castello di Meleto, Borgogno, Col d’Orcia, Planeta, Secondo Marco, Gianfranco Fino, Ceretto e Barraco Vini. |
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