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N. 3.834 - ore 17:00 - Mercoledì 15 Novembre 2023 - Tiratura: 31.211 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Un assortimento di oltre 1.400 etichette, tra vini e distillati, che spaziano dalle piccole produzioni ai grandi brand del lusso, italiani e francesi, con prezzi che vanno dai 10 ai 1.000 euro, da acquistare con un click per farle arrivare a casa, in tutta Italia: Esselunga, il colosso della gdo, presieduto da Marina Caprotti, scommette sull’e-commerce del vino e lancia la sua enoteca on line, vero e proprio guanto di sfida ai big del settore in vista dello shopping natalizio. Su “Enoteca Esselunga”, si troveranno bottiglie che non sono presenti sugli scaffali dei supermercati: ad oggi l’enoteca fisica è presente in 88 punti vendita del gruppo ...
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| | Il futuro della cucina italiana? Da Enrico Bartolini a Norbert Niederkofler, da Massimo Bottura a Massimiliano Alajmo, da Enrico Crippa a Heinz Beck, da Niko Romito a Riccardo Monco, da Giovanni Santini ad Antonino Cannavacciuolo, WineNews lo ha chiesto agli chef più famosi d’Italia, i Tre Stelle Michelin incoronati dall’edizione dei record della Guida Michelin Italia 2024, insieme a Mauro Uliassi, i Cerea e Fabrizio Mellino, ieri in Franciacorta, e che racconta un’Italia con quasi 400 Stelle. E con i quali, anche nelle nostre interviste su WineNews.Tv, abbiamo parlato della Cucina Italiana candidata all’Unesco, delle esperienze che oggi cerca la clientela, di come sta andando il vino nell’alta ristorazione, di chef ambasciatori dei territori e “sostenibili”. E, soprattutto, di come trasmettere tutto questo ai giovani che vogliono entrare nel loro mondo. “Le nuove generazioni sono attratte dal mondo della ristorazione se si trasmettono buoni valori e si danno belle opportunità - ci ha detto Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia (13 Stelle) - il mio messaggio è ossessionarsi alla cultura del mestiere, amarlo e seguire qualcuno che possa loro indicare una strada. Chi vuol fare fine dining o casual dining o solo casual, è benvenuto e l’Italia, grazie alla sua biodiversità ed ai suoi operatori, è il posto giusto”. Lo sanno bene i nostri grandi chef, come il nuovo tristellato Norbert Niederkofler, per il quale essere ambasciatori dei nostri prodotti, territori e comunità, vuol dire “lavorare sulla natura attorno a noi, dando più valore ai territori, facendo capire ai giovani cuochi dove affondano le loro radici e mantenere le nostre tradizioni”. E tra le grandi città, la provincia italiana e l’estero, Niederkofler non ha dubbi su quale sia il luogo più stimolante per aprire un ristorante: l’Italia, perché ha un valore pazzesco e offre ancora tante possibilità. Sulle quali costruire il futuro della cucina italiana, nel quale, per Massimo Bottura, c’è sempre futuro, perché nella testa di ogni persona creativa c’è sempre futuro. Che cosa è la creatività? Mettere in pratica i sogni, e insegnare ai giovani a saper sognare e sognare sempre di più. Senza, ovviamente, perdere la memoria “perché tutti i nostri sapori sono “distillati” da secoli di storia italiana: è questa la nostra grande forza”. | |
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| | I vini rossi sono in difficoltà, la Toscana non fa eccezione, come dimostrano i dati di Avito su imbottigliamenti e fascette, che, se non sono una fotografia precisa al millimetro del mercato, danno, comunque, un’indicazione attendibile su quanto esce dalle cantine. La Regione ad ottobre 2023, sullo stesso periodo 2022, è a -8%, con tutte le Denominazioni più importanti in calo: -11% per l’Igt Toscana, -3% per il Chianti, e giù anche il Chianti Classico, a -15%. A Montalcino, il calo è sia per il Brunello di Montalcino (-6%) che per il Rosso di Montalcino (-15%) così come a Montepulciano: Nobile a -11% e Rosso di Montepulciano a -7%. Giù del -11% Bolgheri, Morellino di Scansano a -3%, Montecucco a -35%. In positivo solo Vernaccia di San Gimignano, Maremma (anche grazie al Vermentino), e le piccole Val d’Arno di Sopra, Orcia e Pomino (i dati in approfondimento).
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| | | Talento, territorio, biodiversità, sostenibilità: sono parole chiave del futuro della cucina italiana, declinate in molti modi. E tra questi, c’è, ovviamente, il connubio perfetto che è l’abbinamento tra l’alta cucina e i vini italiani, che secondo tutti gli chef Tre Stelle Michelin intervistati da WineNews, sta andando molto bene. Per Massimiliano Alajmo “è un momento culturale storico fondamentale in cui la cucina italiana si accompagna al vino, in una liaison molto forte”. Attraverso la quale, spiega Enrico Crippa, “la clientela vuole conoscere i territori, “camminando” con la testa dello chef e mano nella mano con la sua creatività”. Per Heinz Beck, “se sei bravo ad abbinare un buon cibo a un buon vino ne guadagniamo tutti, dai produttori a noi chef”. “Dobbiamo essere capaci di interpretare i nostri territori e renderli fruibili, e lanciare il messaggio che mangiare bene vuol dire anche mangiare sano”, dice Niko Romito. Per Riccardo Monco nel futuro “c’è tanto talento, grazie al quale si può scegliere quale direzione prendere, stando attenti a ciò che succede nel mondo, per essere precursori”. “Abbiamo un ruolo fondamentale - conclude Giovanni Santini - prendere in mano ciò che qualcuno coltiva e alleva, e trasformarlo nel miglior modo possibile: siamo ambasciatori di diversità e di unicità”. | |
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| | | Un’asta storica che unisce grandi vini e solidarietà. È quella degli Hospices de Beaune, di scena con l’edizione n. 163 il prossimo 19 novembre. Sotto il martello di Sotheby’s 753 botti (574 di vino rosso e 179 di vino bianco) con la Borgogna, ovviamente, protagonista assoluta, e la “Pièce des Présidents” (la cui botte è fatta con una quercia utilizzata anche per i restauri di Notre Dame de Paris) che andrà a sostegno della Fondation pour la Recherche Médicale (Frm) & the Initiative de Recherche pour une Longévité en Bonne Santé (Irlb). Nel 2022 raccolti oltre 31 milioni di euro.
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| | Obiettivo: tutelare l’autenticità e promuovere la sostenibilità dei vini italiani. Il mondo delle imprese e quello della ricerca si incontrano in una visione parallela che si concretizza con la nascita della “Fondazione Vino Patrimonio Comune”, progetto di Federvini e Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare (insieme rappresentano oltre il 60% del fatturato del settore vitivinicolo italiano) per consolidare il valore del vino italiano e contribuire alla difesa e al sostegno del patrimonio delle imprese vitivinicole. Oggi a Roma si è tenuta la presentazione al Ministero dell’Agricoltura. Il primo presidente della Fondazione Vino Patrimonio Comune è Marcello Lunelli, vicepresidente Cantine Ferrari, mentre alla vicepresidenza è stato designato Luca Rigotti, presidente Gruppo Mezzacorona e coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza delle Cooperative. | |
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| | | A WineNews uno tra gli chef più amati d’Italia e seguiti anche in tv, al quale la Guida Michelin Italia 2024 ha confermato, dalla Franciacorta, le Tre Stelle per il ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio sul Lago d’Orta, “perla” del Cannavacciuolo Group (11 strutture di lusso e 7 Stelle Michelin nel complesso, con i resort Laqua Collection in Campania, Toscana, e Piemonte, accanto ai Bistrot di Novara e Torino). Aspettando “MasterChef Italia” n. 13. | |
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