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N. 3.745 - ore 17:00 - Martedì 11 Luglio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Gli Stati Uniti si confermano il più importante mercato mondiale per il Prosecco: nel 2022 hanno importato 134 milioni di bottiglie, facendo registrare un aumento del +6,3% sull’anno precedente, con una quota che vale il 24,3% dell’intero volume esportato. Ma gli Usa presentano ancora grandi potenzialità, e il Consorzio Prosecco Doc è pronto a partire con la “National Prosecco Week”, edizione n. 6, che, dal 17 al 23 luglio, coinvolgerà 30 Stati americani attraverso campagne di promozione e comunicazione. “Una buona opportunità per presentare i nostri vini, il nostro territorio e la nostra cultura” spiega Stefano Zanette, presidente Prosecco Doc. |
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La prima metà del 2023 è stata davvero difficile, sul mercato, per i vini rossi d’Italia e non solo, “penalizzati” non solo dall’inflazione e dai costi che erodono il potere di acquisto delle persone, ma anche da un cambiamento dei gusti in atto da tempo, che predilige vini più freschi e leggeri, e da un salutismo crescente che porta a guardare anche a prodotti con un grado alcolico non troppo elevato. Ed in questo quadro complessivo non fa eccezione la Toscana, una delle regioni simbolo del vino italiano. Secondo i dati Avito, che riunisce tutti i Consorzi del vino della Toscana, nel complesso, dal 1 gennaio al 30 luglio, sono stati immessi su mercato poco più di 1 milione di ettolitri, con un calo del -9% sullo stesso periodo del 2022. Le uniche eccezioni positive, in questo senso, sono il Chianti, con 314.412 ettolitri ed un +1%, e soprattutto la Maremma Toscana, a +13%, per 33.232 ettolitri ma con il fortissimo traino del bianco Vermentino, che è sulla cresta dell’onda. Stessa percentuale di crescita della piccolissima Doc Orcia, a +13% con 1.234 ettolitri, mentre fa sensazione in termini percentuali il +80% della microscopica Doc del Val d’Arno di Sopra, che in termini assoluti significa, però, appena 615 ettolitri messi sul mercato. Per il resto, il calo è generalizzato ed in alcuni casi anche forte. Gli imbottigliamenti della grande Igt Toscana sono in calo del -17% (per 359.284), e frenano anche il Chianti Classico, a -13% (per 125.644 ettolitri). Doppio segno negativo, ancora, sia a Montalcino, con il Brunello di Montalcino a -6% (per 30.431 ettolitri) che per il Rosso di Montalcino (-24%, per 14.938 ettolitri), sia a Montepulciano, dove il Vino Nobile segna -17% (25.322 ettolitri) ed il Rosso di Montepulciano -13% (10.931 ettolitri). Giù del -10% anche il Morellino di Scansano 32.104 ettolitri), fa -43% il Montecucco (2.278 ettolitri imbottigliati), mentre si difende un po’ meglio Bolgheri, che ferma il calo degli imbottigliamenti a -3% (per 29.782 ettolitri). E se tra le nicchie quella di Pomino scende del -10% (2.672 ettolitri), non è positivo il dato neanche per la storica “regina bianca” del vino di Toscana, visto che la Vernaccia di San Gimignano marca un -8%, per 21.233 ettolitri. Dati che raccontano di un momento non particolarmente florido, per il mercato del vino. |
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Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, tante cose sono cambiate nei rapporti tra Mosca ed Europa, a livello politico e di relazioni commerciali, messe in grande difficoltà dall’embargo europeo su tantissimi prodotti e dalla debolezza del Rublo. Tra i pochi settori a resistere, c’è il vino, a partire da quello italiano che, nei primi 5 mesi del 2023, per il quotidiano economico russo “Kommersant”, ha perso lo scettro di primo esportatore di vino fermo in Russia, con 23,36 milioni di litri (+31% sul 2022), dietro alla Georgia, con 24,15 milioni di litri (+63%). Ma intanto, per proteggere la produzione nazionale, Putin ha approvato l’estensione delle misure di sostegno per i produttori di vino, purchè investano in sviluppo e modernizzazione del prodotto. E si parla anche di un aumento dei dazi doganali, che potrebbero passare dall’attuale 12,5% al 25-30% ... |
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I vini affinati in mare, i cosiddetti UnderWaterWines, stanno vivendo il loro momento d’oro: fenomeno dal forte appeal di marketing, sono anche un progetto con solide basi scientifiche. A crederci fortemente è la Jamin Under Water Wines, a Portofino, prima società italiana ad aver investito sui vini subacquei (con il primo brevetto al mondo), che ora passa alla fase 2.0: non solo con l’ingresso di importanti finanziatori e la nomina di Antonello Maietta (per 12 anni presidente dell’Associazione Italiana Sommelier) come nuovo presidente del cda, ma soprattutto con l’acquisizione dello status di società benefit di ingegneria subacquea per il cantinamento di vini per conto terzi. Jamin diventa così capofila di un network a cui hanno già aderito altre realtà simili in Italia. E lancia la prima convention mondiale dedicata agli UnderWaterWines, prevista a novembre. Il fondatore di Jamin, Emanuele Kottakhs, ha deciso di fare sistema, creando una rete nazionale che coinvolga tutti gli altri attori: l’obiettivo è passare da una fase pionieristica, ad una in cui invece si fa rete, anche per ottimizzare la logistica a livello nazionale. Ad oggi sono operative in Italia quattro concessioni per il cantinamento subacqueo (Portofino, Ravenna, Termoli e Cetraro), e a breve ne aprirà una anche in Toscana. |
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Se il rinascimento della Sicilia del vino è stato guidato da grandi uomini, su tutti Diego Planeta, Giacomo Rallo e Lucio Tasca d’Almerita, ora il futuro di un’Isola che ha investito in qualità, enoturismo, sostenibilità ed autenticità, sarà un triunvirato tutto al femminile. Perchè alla guida di Assovini Sicilia, che riunisce cantine siciliane più virtuose, è stata eletta Mariangela Cambria (Cottanera), con Lilly Ferro (Casa Vinicola Fazio) come vicepresidente, e Josè Rallo (Donnafugata), come consigliere delegato al coordinamento delle attività di finanza agevolata. |
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Una card salva-spesa destinata ad aiutare le famiglie con redditi bassi per l’acquisto di beni di prima necessità, dal pane alla pasta: si chiama “Dedicata a te” ed è stata inserita dal Governo nella legge di Bilancio 2023, grazie allo stanziamento di un fondo specifico di 500 milioni di euro. Sarà anche un aiuto per sostenere, secondo Coldiretti, la produzione alimentare nazionale, in frenata dell’1,8% nei primi 5 mesi dell’anno. L’inflazione alimentare più alta da 40 anni ha infatti costretto le famiglie a ridurre del 4,7% le quantità di cibo acquistate, con effetti diretti sulla produzione agroalimentare nazionale. La card, una tantum, avrà un valore di 382,50 euro e sarà disponibile per 1,3 milioni di famiglie con Isee fino a 15.000 euro annui. A partire dal 18 luglio i Comuni invieranno le comunicazioni ai beneficiari della carta, che verrà erogata attraverso gli uffici postali. |
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Pensieri, parole e brindisi con uno dei vini vitigni del momento, che sa di Mediterraneo, tra Maremma, Gallura e Colli di Luni. Con le testimonianze e le visioni di Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio Vini Maremma di cui il Vermentino sta diventando una stella, Diego Bosoni, produttore con Cantine Lunae, tra i riferimenti del vino ligure, e Raffaele Gregu, delle Tenute Gregu, chicca enoica dalle coste di Sardegna. |
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