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N. 3.772 - ore 17:00 - Venerdì 18 Agosto 2023 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | L’Oiv apre le porte all’Albania: il 41esimo produttore mondiale di vino, con 11.339 ettari vitati che si estendono dalla pianura costiera intorno a Tirana agli altipiani a 1.000 metri di altitudine non lontano da Durazzo, è il 50esimo Paese membro dell’Onu del vino, avvicinandosi ancora di più - sia dal punto di vista politico e che vitivinicolo - all’Europa. Il Paese balcanico, che si classifica al 55esimo posto tra i Paesi consumatori di vino, con una popolazione di 2,7 milioni di abitanti, aveva avviato il suo processo di adesione all’Oiv nel 2016, con l’obiettivo di rilanciare la storica produzione vinicola e modernizzare la filiera (continua in approfondimento). | |
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| | Nell’estate 2023 le prime pagine sono tutte, o quasi, per i prezzi, tra eccessi, a volte giustificabili, a volte meno, e scontrini, a loro modo “scandalosi”. Ma procediamo con ordine, e proviamo a rimettere al loro posto le storie che stanno colorando la più bella delle stagioni, e che di certo non rappresentano un bel biglietto da visita per un comparto fondamentale dell’economia del Belpaese. La polemica non è nuova, ma a (quasi) tutto c’è una spiegazione. Ad esempio, i 60 euro spesi da una coppia di turisti romani al “Bar Portico”, nell’Hotel Cervo del Sardegna Resort, ossia “il fiore all’occhiello della Piazzetta di Porto Cervo”: si paga il lusso di un luogo per pochi, e al di là del giudizio morale su certi eccessi, è buona norma leggere prima il menu (che ancora troppo spesso non è esposto all’esterno dei locali). Proprio come a Porto Cervo, le cronache hanno raccontato spesso di caffè salatissimi sorbiti in Piazza San Marco a Venezia. Un esempio su tutti è quello del Florian, storico e bellissimo locale veneziano, dove il menu è chiarissimo: un caffè al bancone costa 1,50 euro, in linea con il mercato. Al tavolo, le cose sono ben diverse, ma stupirsi, almeno in questo caso, è del tutto fuori luogo, perché i prezzi sono commisurati a costi di gestione e qualità del servizio. Non sono questi, a ben guardare, i veri “scandali”. Ma ciò non significa che alcune scelte siano, obiettivamente, scandalose, o comunque poco comprensibili, come il sovrapprezzo di 2 euro per un piatto in più o per dividere in due un tramezzino. Inaccettabile, invece, è la conseguenza diretta che queste storie innescano nella vita reale: il “review bombing”, ossia la corsa alla recensione negativa, capaci di affossare un’impresa per uno scontrino... Situazioni grottesche, che non vanno confuse con altre, che segnano invece un cambio di passo, come i 20 euro in più per sporzionare una torta in un ristorante di Palermo: per quanto strano, una torta di compleanno portata dall’esterno rappresenta un mancato introito per il locale, a fronte di un servizio comunque effettuato. Proprio come il diritto di tappo. allargando lo sguardo al contesto più generale, l’estate 2023 ha mostrato diverse criticità, specie sul fronte dei prezzi, tra inflazione e salari troppo bassi (continua in approfondimento). | |
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| | “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”: è il tema al centro del Meeting di Rimini 2023, intorno al quale, come ogni estate, convergeranno decine di incontri organizzati da Comunione e Liberazione con i protagonisti della politica, della cultura, della scienza e anche dell’agricoltura, su diversi piani, che animeranno la costiera romagnola dal 20 al 25 agosto, quando a chiudere i lavori arriverà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra gli appuntamenti in agenda, spicca “Food security e sostenibilità: cooperare per crescere”, il 24 agosto dove si discuterà di sicurezza alimentare, focalizzando su come si possa realizzare, in Italia e nel mondo, una crescita sostenibile dei sistemi alimentari, con esperti di spicco come Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura. | |
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| | | Mentre l’Italia si prende una pausa, gli uffici e le fabbriche si fermano, e milioni di famiglie si concedono una o due settimane di vacanze, riversandosi al mare, in montagna o nei tanti borghi del Belpaese, c’è già chi, sotto il sole di agosto, ha cominciato a vendemmiare. Unendo, almeno simbolicamente, due territori distanti sia dal punto di vista geografico che enologico, i primi grappoli sono arrivati nelle cantine di Franciacorta e Sicilia, due tra i territori più affascinanti dell’Italia del vino. Ieri mattina è iniziata la vendemmia sull’Isola di Mozia, nella Tenuta Whitaker, di proprietà della griffe del vino siciliano Tasca d’Almerita. Un momento intenso e faticoso dal punto di vista logistico, perché le uve, raccolte a mano nelle prime ore del giorno, vengono trasferite velocemente sulla terraferma con delle piccole imbarcazioni a fondo piatto. Una volta attraversato lo Stagnone di Marsala e raggiunta la costa, ad attenderle c’è un camion refrigerato, diretto alla Tenuta Regaleali per la vinificazione. In Franciacorta, invece, è il Pinot Nero la prima varietà vendemmiata alla Guido Berlucchi, la cantina in cui è nato il Metodo Classico lombardo, che apre le danze di un’annata che si prospetta molto positiva. I primi grappoli arrivano dal vigneto Brolo, e daranno origine alla “Riserva Palazzo Lana Extrême”, sul mercato tra 12 anni. | |
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| | | Non si arresta l’avanzata del Granchio Blu, che da mesi minaccia gli allevamenti di molluschi della Costa Adriatica. Dopo lo stanziamento di 3 milioni di euro nel Dl Asset, ieri è arrivato l’atteso via libera del Ministero dell’Agricoltura all’utilizzo di nasse, cestelli e altri strumenti di pesca solitamente vietati per pescare il crostaceo. Di cui sono ghiotti gli americani, tanto che da Rimini la start-up “Mariscadoras” ha spedito un carico da 16 tonnellate di Granchi Blu in direzione Miami, Florida. | |
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| | L’estate è il periodo dell’anno in cui si consuma più pesce sulle tavole: un aumento che quest’anno permetterà di superare nel nostro Paese 30 kg annui pro-capite. In particolare ottimi i risultati per cozze e vongole, di cui l’Italia è leader indiscusso per l’allevamento. Le famiglie hanno finalmente riscoperto l’importanza della provenienza locale e della filiera corta, optando per la genuinità, la qualità e la sicurezza alimentare: è quanto rileva l’Associazione Piscicoltori - Api (Confagricoltura), analizzando l’impennata dei consumi dell’itticoltura nazionale. L’Italia si conferma il mercato più grande al mondo per spigole e orate, e rimangono alti i consumi di cozze e vongole. Cresce anche il numero di estimatori delle diete light, che prediligono sostenibilità e prodotti locali. Particolarmente richieste le trote di taglie grandi, di cui più del 40% è destinato alla ristorazione. | |
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| | | L’Italia ha un patrimonio ampelografico produttivo enorme, ma qualche varietà, via via, esce di scena, rischiando di scomparire. Varietà come il Liseiret o il Leonicena, che non garantiscono i risultati migliori possibili, ma che un domani, specie in virtù dei cambiamenti climatici in atto, potrebbero rivelarsi utili a produrre ottimi vini. Come racconta il Progetto G.r.a.s.p.o., guidato da Aldo Lorenzoni, insieme ai produttori, veri e propri custodi di questi vitigni a rischio estinzione, e al Crea. | |
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