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N. 3.811 - ore 17:00 - Giovedì 12 ottobre 2023 - Tiratura: 31.191 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Una storia di impresa e di famiglia di assoluto successo, che coincide in buona parte con quella del successo del vino delle Marche, e delle sue anime enoiche più importanti, il Verdicchio dei Castelli di Jesi ed il Rosso Conero, ma anche dell’Abruzzo, con il suo Montepulciano. È quella della Umani Ronchi, cantina guidata dalla famiglia Bernetti, con Michele che ha preso le redini dal padre Massimo, e che oggi è nominata “Cantina dell’Anno” dalla “Guida Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso, la più importante nel mercato del vino (presentata ufficialmente il 15 ottobre, a Roma), come WineNews è in grado di anticipare (in approfondimento). | |
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| | Una delle grandi passioni degli italiani? Lo Champagne: le sue spedizioni verso l’Italia che, nel 2022, hanno registrato il record storico, sia a volume che a valore, con 10,6 milioni di bottiglie (+11,5%) e un giro d’affari di 247,9 milioni di euro (+19%), fanno del Belpaese il quarto mercato delle prestigiose bollicine francesi, grazie a consumatori esperti, curiosi e amanti delle Cuvèe di alta gamma. E 176 maison, tra storiche e piccoli vignerons, e quasi 1.000 vini delle diverse zone di produzione, saranno protagonisti della “Champagne Experience 2023”, il più importante evento per gli operatori del settore e gli appassionati nel Belpaese, firmato Società Excellence, guidata da Luca Cuzziol, che riunisce 21 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza, all’edizione n. 6, il 15 e il 16 ottobre, a ModenaFiere. Un evento - aperto il 15 ottobre, da una cena di gala (su invito) del tristellato chef Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, al Palazzo Ducale di Modena (ci sarà anche WineNews, che seguirà anche tutta la “Modena Champagne Experience” 2023, ndr) - la “Champagne Experience”, promossa con la Camera di Commercio di Modena e il patrocinio del Comune di Modena, che riunisce maison francesi - a partire dalle “classiche” come Pommery e Louis Roederer (distribuito da Sagna), Taittinger e Jacquart, Pol Roger e Lanson, Ayala e Bollinger (distribuiti dal Gruppo Meregalli, con lo Chassenay d’Arce e Pierre Gimonnet & Fils), da Deutz a Bruno-Paillard (distribuito da Cuzziol Grandivini, con il Gonet-Medeville, Mandois, Monmarthe e Domaine La Borderie), da Charles Heidsieck a Piper-Heidsieck (del gruppo Epi, proprietario in Italia Biondi Santi e Isole e Olena) - ed importatori, i più importanti, come Domori per lo Champagne Barons de Rothschild, oltre ai citati, ma anche aziende italiane che producono vino e che, sempre di più, incrementano il loro portfolio con referenze di Champagne - da Banfi con Joseph Perrier a Barone Ricasoli con Henriot, dalla Cantina Terlano con Legras & Haas a Marchesi di Barolo con Mailly Grand Cru, da Famiglia Cecchi con Vollereaux a Masciarelli con André Jacquart, da Serena Wines 1881 con De Vilmont a Vallepicciola con Petite Vallée, tra le altre - a riprova di come il mercato italiano sia molto maturo. | |
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| | Il vino, nella ampia filiera agroalimentare italiana, è da sempre uno dei segmenti più controllati e tutelati. Sul mercato, ma anche e soprattutto alla produzione, in particolare in una fase delicata e con tanti movimenti in cantina, come quella della vendemmia. E non fa eccezione quella del 2023, peraltro con una stima produttiva in calo del -14% a livello nazionale, ma con punte anche oltre il 50% in alcuni territori del Centro Sud, a causa della peronospora. E così, in queste settimana di raccolta, “il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha condotto una vasta campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini”. Risultato? sequestri per 300.000 litri e 11 milioni di euro di valore, 960 ispezioni, con il 24% di non conformità. In 17 aziende rilevate gravi carenze igienico-strutturali ed autorizzative. | |
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| | | Il mercato della ristorazione a livello globale, nel 2022, ha raggiunto i 2,6 trilioni di euro riallineandosi ai valori pre-pandemia, mentre riprende la crescita a doppia cifra (+11%) della cucina italiana nel mondo, che registra un valore complessivo di 228 miliardi. In Italia, i ristoranti “Full Service” rappresentano la metà del mercato, un dato che ci rende il primo Paese europeo per dimensioni in questo segmento. Emerge dell’edizione 2023 del report Foodservice Market Monitor “Frontiere evolutive per il settore del Foodservice”. A livello globale, la cucina italiana presenta una significativa penetrazione (19%) nel mercato dei ristoranti tradizionali. I ristoranti di cucina italiana sono principalmente posizionati nel mondo come “Value-for-money” , mentre i Paesi asiatici risultano avere la maggiore incidenza di ristoranti italiani “Premium Price”. Il delivery, esploso in Pandemia, ha aumentato la sua share sul mercato totale passando dal 5% al 19% (2016 vs 2022), grazie a una crescita significativa per il sesto anno consecutivo, mentre il segmento “Travel” è quello che ha evidenziato la crescita maggiore (+43% nel 2022 sul 2021). E, guardando al futuro, secondo le stime Deloitte, il mercato mondiale del Foodservice continuerà a crescere nei prossimi anni, con un tasso di crescita aggregato del 4,5% all’anno fino al 2027. | |
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| | | Una giornata speciale, tra le vigne del Raboso del Piave, in Veneto, per i ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down (Aipd): la cantina Giorgio Cecchetto rinnova il suo appuntamento (edizione n. 19) con la vendemmia inclusiva. Il 13 ottobre un nutrito gruppo di giovani, aiutati da famiglie, amici e volontari, pigeranno ed estrarranno il mosto utilizzando un antico torchio, per tornare in primavera ad imbottigliare 1.500 bottiglie limited edition, con un’etichetta disegnata a mano. Sarà presentata poi a Vinitaly 2024 (nella Regione Veneto).
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| | Fumata nera dal terzo round negoziale tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue, di scena l’altro ieri a Bruxelles, che avrebbe dovuto sancire l’accordo sulla riforma del sistema delle Dop e delle Igp, che comprende temi sensibili come la protezione delle Ig utilizzate come ingredienti, il ruolo dei Consorzi, il ruolo dell’Euipo ed il pacchetto vino. Dopo il via libera in Commissione Agricoltura ed in Parlamento Ue, arriva uno stop inatteso. “Il negoziato procede - ha commentato Paolo De Castro, relatore del Regolamento - per avere un quadro normativo migliore e più forte entro fine legislatura. Non posso però nascondere la delusione di tutto il team negoziale del Parlamento Ue di fronte all’atteggiamento del Consiglio nel trilogo. Sembrava fossimo tornati a prima del 2009, quando il Trattato di Lisbona ci ha riconosciuto il ruolo di co-legislatori” (continua in approfondimento). | |
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| | | Da Londra, nel “Simply Italian Great Wines” by Iem, l’analisi di Walter Speller (JancisRobinson.com) e Peter McCombie Master of Wine. Voci da un mercato fondamentale per il vino del Belpaese, che dopo un buon 2022, nella prima metà 2023, ha segnato una flessione, come spiega Giancarlo Voglino di Iem, ma su cui l’Italia non può non giocare le sue carte, anche in uno scenario difficile, dove soffre il retail, ma la ristorazione cresce. E dove è sempre sempre più importante parlare la lingua dei consumatori per raccontare la propria identità. | |
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