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N. La Prima di WineNews – 3.020 - ore 17:00 - Venerdì 30 Ottobre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Neanche il Covid ferma le tradizioni, specie se seguono tempistiche non procrastinabili. Come quella delle castagne nel piatto e del vino Novello nel calice, che torna con 3,5 milioni di bottiglie ottenute dalla vendemmia 2020. Poche, rispetto ai 17 milioni di 10 anni fa, ma comunque segno di un rito che resiste, un brindisi che, però, le misure anti pandemia - con bar e ristoranti chiusi alle 18 – frenano. Ma da oggi si può brindare, ricorda Coldiretti: il “déblocage” tricolore arriva in anticipo di tre settimane rispetto Beaujolais Nouveau francese, che si potrà invece assaggiare solo a partire dal 19 novembre 2020. |
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In un contesto in cui, al di là dell’emergenza Covid, il rapporto tra produzione enoica si fa sempre più importante, e guarda a strumenti sempre più evoluti, c’è anche chi assicura il valore della bottiglia, guardando non a valori stabiliti da terzi, ma al listino prezzi stabilito dall’azienda. Lo prevede il programma “Le vie della vite” di Assiteca, il più grande broker assicurativo italiano e società di consulenza sulla gestione integrata dei rischi aziendali, con oltre 20 anni di esperienza nel settore. “Non si tratta di un prodotto assicurativo generico adattato alla produzione del vino, ma di un programma studiato appositamente per le cantine, di cui dopo anni conosciamo esigenze e rischi”, spiega, a WineNews, Emanuele Parri di Assiteca. Che sottolinea un aspetto importante: “oggi tutte le cantine hanno delle assicurazioni sui beni, ma pochissime sono quelle che assicurano il prodotto. Anche perchè spesso il valore riconosciuto in caso di danno legato alla perdita del prodotto è lontanissimo da quello che l’azienda ricaverebbe vendendo il prodotto. Qui, invece, è proprio il valore stabilito dall’azienda ad essere assicurato, in maniera modulare, guardando a tre fasi: quella vegetativa, e cioè in vigna, quella di vinificazione, e cioè in cantina, e quella distributiva. Noi andiamo a riconoscere il prezzo del listino dell’azienda, il valore di ogni singola etichetta, il valore concordato tra noi e l’azienda, senza dunque interventi terzi, al netto dei costi sostenuti. Perchè chiaramente se la perdita del prodotto avviene in vigna, per una grandinata, per esempio, il produttore non sostiene i costi di raccolta e produzione, per esempio. In sintesi, si definisce il valore della bottiglia da listino con l’azienda, e insieme si fissa la percentuale del valore in relazione alla fase di lavorazione e produzione in cui ci si trova quando malauguratamente avviene l’eventuale danno”. Un aspetto decisamente interessante, soprattutto per produzioni di grande qualità. Tanto che, spiega la stessa Assiteca, tra le cantine partner, ci sono diversi nomi di primo piano, soprattutto dalla Toscana, come Cecchi, Frescobaldi, Tenuta Argentiera, Masseto, Ornellaia, Badia a Coltibuono e Villa Calcinaia. |
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La promozione del vino italiano cerca di andare avanti, nonostante la pandemia, in tutto il mondo. E come, a WineNews, dagli Usa (dopo aver toccato anche la Russia, video su WineNews.Tv), lo racconta Marina Nedic, alla guida della Iem - International Exhibition Management insieme a Giancarlo Voglino, nei giorni scorsi tra New York e Chicago. “C’è grande entusiasmo, nonostante tutto, c’è voglia di incontrarsi, anche in maniere diverse dal solito”. Certo, servono mille accortezze. “Ci sono e ci dovranno essere ancora per del tempo, limitazioni numeriche all’accesso ai nostri eventi. A partire da seminari e masterclass: massimo 30 persone, dobbiamo garantire un metro di distanza l’uno dall’altro, ognuno deve avere la propria sputacchiera ed il proprio gel, per stare in sicurezza”. Il futuro prossimo, insomma, passa da qui: “eventi piccoli, mirati e concentrati”. |
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Fiere “virtuali”, premi reali: da Masciarelli a Marisa Cuomo, da Gianfranco Fino a Planeta, da Quintodecimo a De Buris (Tommasi), da Terlano a Maso Martis, da Cà Viola a Poderi Luigi Einaudi, da Duemani ad Ornellaia, ed ancora da Costaripa a Bastianich, da Poderi Le Ripi a Silvio Carta, da Hofstatter a Mongioia: sono solo alcune delle cantine italiane premiate nelle categoria Wines (per i vini che entrati sul mercato quest’anno) e Old Vintages (per quelli con più di 10 anni) con i The WineHunter Award Platinum, assegnati oggi da The WineHunter Helmuth Köcher, che ha eletto le eccellenze nel calice e nel piatto, dopo un anno dedicato alla selezione e alla ricerca del meglio che l’Italia sa offrire. Riconoscimenti assegnati in diretta sulla piattaforma digitale WineHunter Hub, la stessa su cui dal 6 al 10 novembre sarà di scena la versione digital del Merano WineFestival n. 29, “trasformata” a causa della pandemia e delle misure per contenere i contagi da Covid, in attesa di ritornare nelle consuete location di Merano, dal 26 al 30 marzo 2021. A presentare i premi Maurizio Di Maggio, speaker della radio ufficiale del Merano WineFestival, Radio Monte Carlo. |
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Anche in tempo di Covid, il mondo della critica e dei premi del vino cerca di andare avanti, anche a livello internazionale. E, nel mercato di Germania, tra le più importanti per le cantine del Belpaese, i prestigiosi “Meininger Award, Excellence in Wine & Spirits”, firmati dal più importante gruppo editoriale tedesco del wine & food, premiano ancora l’Italia, con Andrea Sartori, alla guida di Casa Vinicola Sartori, tra i nomi più importanti del vino veneto e della Valpolicella nominato “International Wine Entrepreneur of the Year”. |
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“Il circolo più elitario del mondo del vino ha un problema di abusi sessuali”: è duro e senza mezzi termini il titolo dell’articolo, pubblicato dall’autorevole quotidiano americano “The New York Times”, firmato da Julia Moskin, che punta i riflettori su presunte molestie sessuali all’interno della Court of Master Sommeliers, la più influente organizzazione di professionisti del vino in Usa. “Ventuno donne - si legge nel pezzo - hanno dichiarato di essere state molestate o aggredite sessualmente da master sommelier maschi”. Tra le diverse testimonianze raccontate, si legge ancora: “rispondendo per scritto alle domande del New York Times, la Court ha detto che ogni accusa che è stata portata all’attenzione della Court è stata investigata, e sono state imposte diverse sanzioni disciplinari”. Una vicenda che di certo vivrà nuovi capitoli, probabilmente anche nelle aule dei tribunali. |
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Le riflessioni dell’editore, produttore di vino con in Chianti Classico con Castellare di Castellina, In Maremma Toscana con Rocca di Frassinello e In Sicilia con Feudi del Pisciotto (ovvero Domini Castellare), guida di Class Editori (che controlla anche il Gambero Rosso), e osservatore della realtà dell’economia italiana ed internazionale. “Tanti processi sono stati accelerati, digitale ed intelligenza artificiale saranno sempre più presenti anche nel mondo del vino”. |
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