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N. 3.636 - ore 17:00 - Mercoledì 22 Marzo 2023 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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L’esposizione dei capolavori del “Bacco” di Caravaggio e del “Bacco Fanciullo” di Guido Reni a “Vinitaly 2023” a Verona, dove, in sinergia tra i Ministeri di Agricoltura e Cultura, arriveranno in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, rappresenta un evento unico per l’Italia, perché unisce l’arte al vino nel suo appuntamento più importante. E ci fa riflettere su un concetto per WineNews fondamentale nella comunicazione: l’importanza del vino come “medium” della nostra grande bellezza, per il legame che ha con i territori, le loro comunità, la loro cultura, i loro paesaggi inimitabili, fatto di storie, persone e produzioni, che ci rendono unici al mondo. |
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Tutto il Governo, “forse con la presidente Giorgia Meloni”, a Vinitaly 2023, perché “parlare di vino vuol dire parlare con l’Agricoltura, ma anche con le Infrastrutture, la Salute, il made in Italy, il Turismo, gli Esteri e non solo”; il “Bacco” di Caravaggio ed il “Bacco Bambino” di Guido Reni, in prestito dagli Uffizi (che saranno nello spazio del Ministero dell’Agricoltura, protetti da teche di vetro infrangibile e costantemente sorvegliati da due Carabinieri, assicurati da Generali Assicurazioni, ndr) in un evento “Bacco di Vino”, che è un “messaggio chiaro su cosa è l’Italia, e sul voler mettere a sistema le eccellenze che abbiamo, tra bontà, qualità e bellezza”; il coinvolgimento delle scuole agrarie e alberghiere, “dove si forma chi racconta il made in Italy e fa un lavoro importantissimo, perché è lo storytelling quello che crea il valore aggiunto, che dobbiamo far crescere, e redistribuire lungo tutta la filiera, per non creare disequilibri”: ecco i messaggi, lanciati dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, intervistato da WineNews, nella presentazione di “Vinitaly 2023”, di scena dal 2 al 5 aprile, a Veronafiere a Verona. “Evento sempre più business e con tanto incoming come non mai, su cui abbiamo investito tutte le risorse possibili, comprese quelle della cena di gala, per esempio, che non faremo, per una fiera a completa disposizione delle imprese che devono fare business e affari”, hanno detto il presidente e l’ad VeronaFiere, Federico Bricolo e Maurizio Danese. “Vinitaly è un evento che si promuove da solo, come dimostrano i 55 anni di attività nella promozione dell’eccellenza del vino italiano - ha detto Lollobrigida - e della crescita del valore aggiunto, che va cercato sul mercato perché un prodotto crea valore aggiunto e crea ricchezza che va a sostegno anche dei più deboli. Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua, ma noi parliamo di vino che ne contiene tanta, tra il 75-90%, e poi c’è anche alcol, di cui non si deve mai abusare, ma ne parleremo con tante iniziative contro un modello che vuole standardizzare prodotti e stigmatizzarne alcuni, penalizzando la diversità”, ha detto il Ministro, con un chiaro riferimento alla proposta dell’Irlanda sugli health warning in etichetta (continua in approfondimento). |
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Il mercato del vino italiano nel 2023, a detta di molti produttori sentiti in questi giorni da WineNews, non è partito male, dopo il record delle esportazioni in valore nel 2022, ma neanche con il botto. Inflazione, effetti della guerra e perdita del potere di acquisto si fanno sentire e, come emerso da tutti gli studi sul tema, il vino, ormai bene voluttuario per quanto identitario, per gli italiani, è tra quelli più a rischio di tagli. Ed a loro modo sembrano confermare queste sensazioni i dati del report Cantina Italia dell’Icqrf, su dati dei registri telematici del vino (che coprono almeno il 95% dei vini e mosti detenuti in Italia), secondo il quale, al 28 febbraio 2022, nelle cantine italiane erano a dimora 60,3 milioni di ettolitri di prodotto, il 5,1% in più sulla stessa data del 2022, a cui sommare 7 milioni di ettolitri di mosti e 244.000 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. |
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Un “Vinitaly 2023” che sarà focalizzato su business, internazionalizzazione (con oltre 1.000 top buyer presenti, +43% sul 2022, da 68 selezionati Paesi, invitati e ospitati da Veronafiere, in collaborazione con Ice Agenzia), per dare ancora più spinta ad una filiera del vino che è il comparto delle “4A” dell’eccellenza made in Italy (Agroalimentare, Arredamento, Abbigliamento e Automazione), n. 1 in assoluto per saldo attivo della bilancia commerciale, a +7,4 miliardi di euro, per una filiera che, nel complesso, vale 31,3 miliardi di euro di fatturato sviluppati da 530.000 imprese e 870.000 addetti, identikit di un settore strategico per il made in Italy intero, sempre sbandierato, ma che, a volte, non ha la considerazione che si merita. È la sintesi estrema dei messaggi, lanciati oggi, a Roma, nella conferenza stampa di presentazione di “Vinitaly 2023”, di scena dal 2 al 5 aprile, a VeronaFiere a Verona, e che sarà preceduto, come da tradizione, dalla degustazione di “Opera Wine”, il 1 aprile, alle Ex Gallerie Mercatali, con le 130 cantine più rappresentative d’Italia, selezionate dalla celebre rivista Usa “Wine Spectator”, con i loro vini migliori vini. Per una fiera sempre più business e commerciale, che non dimentica i wine lovers, a cui si apre la città di Verona con “Vinitaly and the City”. |
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“Capitale” del vino italiano da oltre mezzo secolo grazie al più importante evento dell’Italia del vino, la “bella Verona”, a “Vinitaly”, mentre a Veronafiere si susseguono gli incontri di business, racconta agli appassionati etichette, territori, cantine, storie e personaggi, a due passi da Piazza delle Erbe e dall’Arena, nei suoi gioielli patrimonio Unesco, unendo vino, buon cibo, cultura, arte, musica, letteratura, condivisione e convivialità, con “Vinitaly and the City”, il “fuorisalone” con un ricco calendario dal 31 marzo al 3 aprile. |
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Il “sogno americano” del vino italiano, che ha fatto degli Usa il suo primo mercato straniero, strategico per il comparto e vitale per alcuni territori, si incontra con il gusto degli americani che sognano l’Italia anche attraverso il racconto nel calice che ne fanno i suoi tanti grandi vini: ecco il senso di “Opera Wine”, edizione n. 12 della ormai tradizionale degustazione, firmata da “Wine Spectator”, rivista Usa tra le più influenti al mondo, che fa da “Anteprima” a “Vinitaly”, di scena sabato 1 aprile a Verona (Ex Gallerie Mercatali). 130 i produttori in rappresentanza di tutte le Regioni, per altrettanti vini eletti “ambasciatori” del vino italiano da “Wine Spectator”. L’evento - quest’anno con un concept grafico ispirato all’acqua - vede sul podio delle presenze Toscana (35), Piemonte (19) e Veneto (17), ma cresce anche il Mezzogiorno (le aziende e i vini in approfondimento). |
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Il Ministro Lollobrigida: “c’è la volontà di far percepire quanto sia radicato il vino nella storia e nella cultura italiana e mondiale, un elemento utile per raccontarla e garantire ai nostri prodotti agroalimentari, attraverso i nostri beni culturali, di entrare nei mercati attraverso strade alternative. Il vino verrà trattato da tante prospettive diverse: arte, imprese, turismo e salute. Sulla riforma delle IG stiamo ragionando, ci sono opinioni diverse, ma ascoltiamo con attenzione il punto di cista dele associazioni dei produttori”. |
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