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N. 3.752 - ore 17:00 - Giovedì 20 Luglio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Alessandra Angelini, ceo di Altesino, griffe del Brunello appartenente al gruppo che mette insieme oltre 300 ettari di vigneto, tra Chianti Classico, Morellino di Scansano e Montalcino; Dominga Cotarella, ceo di Famiglia Cotarella, marchio che include Falesco, Cotarella, Intrecci (formazione) e Liaison (distribuzione); Vittoria Ferragamo, manager de Il Borro, tenuta vitivinicola e riferimento dell’hospitality di lusso, sono nella “Top 100” by Forbes Italia, rivista di business che ogni anno stila la classifica delle donne di successo del nostro Paese. Un riconoscimento che celebra la leadership al femminile delle nuove generazioni del vino. |
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Export sempre più su un piano inclinato, mercato interno in lieve ma non sufficiente miglioramento. È la sintesi dell’analisi dell’Osservatorio Uiv-Ismea, che conferma quanto già riportato da WineNews su dati Istat sull’export dei primo quadrimestre 2023 e su quelli di Circana sulle vendite in gdo nel primo semestre 2023. Nel primo quadrimestre, le performance del vino italiano nel mondo segnano un calo tendenziale dello 0,7% nei volumi e un +2% nei valori (export attestato a 2,36 miliardi di euro), mentre il primo semestre nella gdo italiana si chiude, invece, con una contrazione del 3,9% sul fronte dei volumi accompagnato da un +3,5% nei valori (a 1,38 miliardi di euro, in questo caso i dati sono di Nielsen-IQ, ndr). Entrambe le performance - rilevano Ismea e Unione Italiana Vini (Uiv) - evidenziano le difficoltà di un 2023 in cui il surplus dei costi di produzione influisce in media per il 10% sul prodotto finito a fronte di incrementi dei prezzi di vendita molto più bassi, sia nelle piazze estere che interne. Inoltre, l’Osservatorio Uiv-Ismea rileva una tendenza al ribasso - specchio della congiuntura - dei prodotti commercializzati, sia sul mercato estero che su quello italiano. Al netto delle vendite di vino sfuso, venduto comunque a prezzi bassi, il responso sui volumi commercializzati oltreconfine sarebbe ben più negativo (-3,5%), con i vini imbottigliati a -4,2% e le Dop, in particolare, a -6,9%. Tra gli scaffali della gdo italiana, a livello di tipologie, i cali registrati nel semestre sono di portata dimezzata rispetto a marzo, con una media attestata a -4% a volume: 5 i punti recuperati dai Dop, 3 dagli Igp, mentre i comuni restano intorno a -4%, migliorando solo di 1 punto. Anche per colore, le cose migliorano sul primo trimestre: i peggiori in termini di performance assoluta restano i vini rossi (-5%, da -8% di marzo), mentre i vini bianchi viaggiano a -4%, con 2 punti recuperati. Segni meno per tutte le principali tipologie di vino Dop e Igp vendute in gdo, con - tra i primi 10 - solo il Vermentino di Sardegna in terreno ampiamente positivo (+4% volume), accompagnato da un +1% dell’Igt Puglia. Tra gli sparkling, bene l’Asti Spumante (+5,9%). Peggio della media il vino bio (-5% volume) e ancora in caduta rilevante, nonostante la dinamica deflattiva, risulta l’e-commerce (volumi a -11,7%). |
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La spesa? Si fa nomade. In Italia il caro-prezzi e l’inflazione sollecitano evidenti variazioni nei comportamenti dei consumatori, in particolare una minore fedeltà ai brand e modifiche nel mix degli acquisti: “cresce la propensione alla scelta della marca del distributore, come i prodotti a marchio Coop, ma si rafforza anche l’acquisto nei discount”, ha detto Marco Pedroni, presidente Ancc-Coop, nei giorni scorsi all’assemblea a Roma. Coldiretti, per salvare la spesa degli italiani - costretti a tagliare del 5% in quantità il cibo acquistato nel 2023 per effetto dell’aumento dei prezzi - propone di aumentare i fondi destinati ai contratti di filiera nel Pnrr per soddisfare gli investimenti proposti, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura, dopo che i prezzi di cibi e bevande sono balzati dell’11% a giugno. |
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Dal Friuli, con il “Mittelfest” a Cividale del Friuli dove anche il vino è protagonista (21-30 luglio), e il “Dinner Show” di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori sulla spiaggia di Grado con i grandi chef e vini friulani (25 luglio), alla Toscana, con “Jazz & Wine in Montalcino”, il più importante Festival aziendale firmato Banfi con i “big” della musica mondiale (fino al 23 luglio), e la “Chianti Classico Summer”, con la “regia” del Consorzio Chianti Classico e il teatro di strada “DiVinum” (24 luglio a San Donato in Poggio e 23 agosto a Castellina in Chianti), fino alla Sicilia, con il “Mandrarossa Vineyard Tour”, per scoprire la bellezza, la storia, le tradizioni ed i sapori di Menfi attraverso la vendemmia tra il mare e i vigneti di Mandrarossa (Cantine Settesoli, 22-23 luglio), e il “Teatro in Vigna, Sciaranuova Festival” nell’arena naturale della Tenuta di Planeta a Passopisciaro sull’Etna (28-29 luglio): ecco solo alcuni dei tanti eventi nell’agenda di WineNews. Nella quale, aspettando il “Festival Franciacorta in Cantina” (16-17 settembre), nelle cantine del Movimento Turismo del Vino e nelle Città del Vino torna “Calici di Stelle” (28 luglio-20 agosto). L’esperienza più originale? La “Cena stellata in telecabina” sulle Dolomiti del Brenta a Madonna di Campiglio con piatti di chef stellati e i vini delle Tenute Lunelli (22 luglio). |
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La componente antropogenica del paesaggio (cioè, l’uso che ne fa l’uomo e la sua intensità) ha contribuito in modo significativo all’epidemia di Xylella, la piaga che dal 2013, anno del suo rinvenimento in Puglia, si è propagata in 54.000 ettari di uliveti provocando la morte di milioni di alberi: da uno studio del Crea, il più importante ente di ricerca sull’agroalimentare, è emerso che il sistema stradale ha rappresentato il principale motore di dispersione, mentre le aree naturali e seminaturali ne hanno ostacolato la propagazione. |
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È tra le più antiche aziende di vino al mondo: nata nel 1385, Tenuta del Monsignore, a San Giovanni in Marignano a Rimini, è stata iscritta nel Registro delle Imprese Storiche, che ne ha certificato l’anno di fondazione. “Stando all’elenco della rivista di economia americana “Family Business”, prima di noi ci sono solo Chateau de Goulaine, nella Valle della Loira, nata nell’anno Mille, e la fiorentina Barone Ricasoli, fondata nel 1141 - spiega il proprietario Sandro Bacchini - tutto è partito dalla mia passione per la ricerca storica: abbiamo consultato più di 10.000 atti notarili dal 1100 ad oggi per risalire alle radici della mia famiglia”. Oggi la Tenuta, dopo 19 generazioni, conta 148 ettari di cui 82 di vigneto e 20 ad oliveto, è dotata di una cantina da 15.000 ettolitri, di un frantoio all’avanguardia per l’olio d’oliva e di un agriturismo. |
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Da Cafaggiolo al Trebbio, da Careggi a Poggio a Caiano, e non solo, fino a Tenuta di Artimino, nel Carmignano, e al suo progetto enoico. Il valore storico e artistico raccontato dalla storica dell’arte Maria Grazia Parri ed il progetto enoico legato alla storica villa medicea, detta anche La Ferdinanda o “Villa dei Cento Camini”, raccontato da Annabella Pascale, che guida la tenuta con il cugino Francesco Spotorno Olmo, con la regia enologica di Riccardo Cotarella, e quella manageriale di Vincenzo Ercolino.
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