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N. 3.004 - ore 17:00 - Giovedì 8 Ottobre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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60 ettari di terreni di cui 30 di vigneti immersi nella “Conca d’Oro”, la zona più pregiata del Chianti Classico a Greve in Chianti; vini di assoluta eccellenza, ed una storia lunghissima, che parte dalla proprietà dei monaci benedettini, nel 1400, ed è arrivata, fino ad oggi, a quella di Isa (Istituto Atesino di Sviluppo di Trento), dal 2014: è Basilica Cafaggio, perla del Gallo Nero, che ora, per volontà della stessa Isa e dell’ad Marco Zanoni, dopo cinque anni di grande sviluppo, è “sul mercato” per ulteriore step di crescita. E sul tavolo dell’advisor Alantra, da quanto apprende WineNews, ci sarebbero già diverse offerte concrete di player importanti. |
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La pandemia di Covid-19 ha influito su ogni genere di consumo, anche su quello di vino. Ma, sul mercato degli Stati Uniti, non ne ha intaccato il livello della domanda. Così, volano off-premise e on-line, che compensano in buona parte le perdite di bar e nei ristoranti. L’Italia, in questo quadro, approfitta dei dazi aggiuntivi applicati ai principali competitor per allungare notevolmente su una Francia sempre più difficoltà, come rilevano gli ultimi dati doganali, elaborati dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor per il Forum Wine2Wine (22/24 novembre, con prologo di Opera Wine by Wine Spectator il 21 novembre 2020, Ex Gallerie Mercatali, Verona) e con un focus online sugli effetti del Covid sul vino italiano, moderato da Gino Colangelo e in collegamento con i protagonisti del mercato americano, tra cui Alison Napjus, redattore senior per Wine Spectator, Kristina Kelley, direttore comunicazione Wine & Spirits per E.J. Gallo Winery, Heini Zachariassen, fondatore di Vivino, Michael Osborn, fondatore del portale Wine.com, e Aaron Sherman, co-fondatore e Ceo di SevenFifty. L’Italia nei primi 8 mesi 2020 chiude a 1,16 miliardi di euro di vendite (+2,3% sul pari periodo 2019), la Francia, mai così in basso e un trend in rosso del -25,7%, si ferma a 998 milioni di euro. Vola l’e-commerce, come conferma dal seminario Vinitaly - Wine2Wine Heini Zachariassen, fondatore della principale app enologica al mondo, Vivino: “in questi mesi incrementi di acquisto più forti di sempre da parte dei nostri 46 milioni di utenti, con crescite in tripla cifra nei 5 mesi di emergenza. È stato un punto di svolta per i fine wine italiani, specie per Amarone e Brunello di Montalcino”. Sulla stessa linea il fondatore di Wine.com, Michael Osborn, che sottolinea come “la quota dei nostri utenti che operavano acquisti è passata dal 24% in regime pre-Covid all’86%. Un dato incredibile, che, secondo un nostro sondaggio, sarà mantenuto anche in fase post-Covid. Nell’anno gli acquisti di vini italiani al +53% grazie a Millennials e X Generation”. La chiosa, è di Gino Colangelo: “il business del vino in Usa è molto resiliente, anche nel lockdown, e in questo contesto il vino italiano è favorito. Vola la fascia alta (oltre i 50 dollari), quella delle grandi aziende del Belpaese”. |
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“L’ambiente è la chiave che tiene insieme tutto il resto, dal lavoro all’economia, dalle questioni sociali al problema migratorio. Dobbiamo capire che il progresso ecologico e quello sociale devono andare di pari passo e alimentarsi a vicenda”. Con queste parole il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha salutato - con un videomessaggio - l’inizio di Terra Madre Salone del Gusto by Slow Food, che inizia oggi a Torino e in digitale, e continuerà per i prossimi sei mesi con eventi in 160 Paesi nel mondo. Un’edizione, evidentemente, particolare, ma che segna volente o nolente un punto di svolta. “Questo virus - dice il fondatore della Chiocciola, Carlo Petrini, anche lui attraverso un messaggio video - ci offre l’opportunità di un cambiamento profondo di paradigma. Siate creativi, abbiamo bisogno di idee e progetti”. |
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Il cibo che verrà? Bio, healty e green. Una tendenza non nuova, ma che si consolida, anche grazie al momento che stiamo vivendo per l’emergenza Covid, in cui abbiamo riscoperto il valore della natura e dell’agricoltura sostenibile e di qualità, e il legame tra il cibo e la salute. Se ne parla al “Sana Restart” (BolognaFiere, 9-11 ottobre), il Salone del Biologico e del Naturale, settore che si candida ad essere trainante per la ripartenza dell’Italia. La conferma, nei numeri: in controtendenza al resto d’Europa, il 70% degli italiani esclude di ridurre la spesa e la qualità, con la convinzione che “mangiare bene e salutare” costituirà il “primo ingrediente irrinunciabile per la ricetta della felicità nel 2021”. Una grande attenzione per la salute (per il 45%, vero perno per misurare il proprio benessere) che si unisce ad un’altra tendenza emersa nel lockdown, quando gli italiani hanno vissuto un ritorno alla cucina “home made”, destinata a trasformarsi in abitudine consolidata per circa un italiano su 3 per essere sicuro di mangiare cibi più salutari. Abitudini che si riflettono sulle intenzioni di acquisto nel prossimo futuro: il 38% prevede di spendere di più per l’acquisto di cibi e bevande sani e salutari, il 42% per gli alimenti sostenibili, e il dato si alza fino al 49% per i prodotti 100% italiani e locali. |
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La splendida villa palladiana del 1662 che è “casa” della griffe del Prosecco, Villa Sandi, che ha ospitato personalità come Napoleone Bonaparte e Antonio Canova, e la monumentale Villa della Torre, in Valpolicella, gioiello di Allegrini, del 1560: sono le due cantine italiane tra le 5 più “sbalorditive del mondo” segnalate dalla celebre rivista Usa, “Wine Enthusiast”. Insieme a “bellezze enoiche” come la “Cattedrale del Cava” di Codorniù, nel Penedès in Spagna, “The Rhine House” di Beringer, in Napa Valley, e la cantina del Monastero di Shavnabada, in Georgia |
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Pur in tempi difficili come questi, le imprese devono guardare al futuro. Con investimenti patrimoniali, e anche in “capitale umano”. E vanno in questo senso le tante novità in arrivo per Sartori, tra le più importanti realtà della Valpolicella, guidata da Andrea Sartori (realtà con un fatturato 2019 intorno ai 53 milioni di euro, ndr). Arriva un nuovo direttore commerciale di grande esperienza, come Francesco De Alessi, già nel Gruppo Santa Margherita, e viene acquisita la proprietà dello storico immobile di Santa Maria di Negrar, sede dell’azienda, finora in affitto, mentre esce dalla proprietà Paolo Sartori. Partecipazione, la sua, al 30%, che, in un paio di mesi, secondo l’accordo già firmato, sarà acquisita dagli altri soci, come “Cantina di Colognola ai Colli e Lusa. “Viene, quindi, garantita la stabilità dell’azionariato e la continuità manageriale”, spiega una nota ufficiale. |
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I fragili equilibri su cui si poggiano produzione e redistribuzione agricola messi in crisi dalla pandemia. Che mostra i limiti di un sistema globale ingiusto e la follia del sovranismo alimentare, impraticabile e pericoloso. Il sistema deve avere la capacità di ripensarsi, imboccare strade nuove, improntate su relazioni aperte e regole precise, che tutelino il diritto al cibo e l'economica delle filiere. A WineNews, l’ex Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina presenta “Cibo Sovrano - Le guerre alimentari globali al tempo del virus”. |
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